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Rurali trentine, interventi a sostegno del credito cooperativo

Dopo il sostegno “obbligatorio” ai quattro istituti inseriti nel decreto “salva-banche”, l’assemblea delle Casse Rurali ha approvato all’unanimità un “pacchetto” di iniziative di solidarietà interne a sostegno di Folgaria, Primiero e Vanoi, Rovereto e Giudicarie Valsabbia Paganella

Trento – Il presidente Fracalossi ha confermato: “i soci e clienti del credito cooperativo non hanno mai perso nemmeno un euro dei loro risparmi per le difficoltà di qualche Bcc o Cassa Rurale”. Indici di solidità molto al di sopra di quanto richiesto per legge: 15,69% (total capital ratio) in media nelle Rurali Trentine a fronte del minimo richiesto di 10,5%.

Il sistema delle Casse Rurali trentine è solido e reagisce in modo compatto alle richieste di solidarietà che vengono dalle Bcc e Casse Rurali. “Il credito cooperativo nazionale e locale ha sempre trovato al proprio interno le risorse per intervenire nelle situazioni di difficoltà – afferma il presidente della Federazione Giorgio Fracalossi – tanto che mai un socio o cliente di una Bcc o Cassa Rurale ha mai perso un euro dei propri risparmi”.

Dopo l’intervento obbligatorio (e profondamente ingiusto) a favore di Banca Marche, Popolare dell’Etruria e Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara – istituti che non c’entrano nulla con il credito cooperativo e al cui salvataggio il sistema di credito cooperativo trentino ha contribuito suo malgrado con 24,9 milioni di euro – oggi l’assemblea delle Casse Rurali ha approvato all’unanimità un “pacchetto” di interventi a sostegno di banche cooperative e Casse Rurali. Tra gli interventi “nazionali”, il sistema trentino ha contribuito con un primo addebito complessivo 11,3 milioni di euro al salvataggio di Banca Romagna Cooperativa e Banca Padovana.

Gli interventi di sistema per le Casse trentine

La Cassa Rurale di Folgaria, ora Rurale degli Altipiani, il prossimo 31 dicembre ha fissato l’assemblea ordinaria per l’elezione del consiglio di amministrazione e collegio sindacale. Uscirà così dal commissariamento e sarà restituita “in bonis” ai propri soci e alla comunità, dopo un rigoroso piano di razionalizzazione e controllo dei costi. Anche nel periodo di commissariamento, durato un anno e mezzo, i soci e clienti non hanno mai perso la fiducia nella propria Rurale: 1.360 soci nel 2013, 1.278 i soci attuali.

La raccolta totale presso la clientela, dopo un iniziale calo, ha ripreso gli stessi valori di prima della crisi: 269 milioni nel 2013, 268 milioni a settembre 2015. Gli impieghi hanno invece subito una flessione, motivata allo stralcio dei crediti in sofferenza, da 170,2 milioni nel 2013 a 154,7 milioni a settembre 2015. La Cassa continua a fare credito alle famiglie e alle piccole e medie imprese, come è nella mission di ogni Cassa Rurale.

Il sistema di Credito cooperativo trentino interviene per aumentare il patrimonio della Rurale con una cifra che si aggira tra i 3,7 e i 4 milioni di euro, così suddivisi: tra 1,7 e 2 milioni dal Fondo Comune delle Casse Rurali (attraverso la rinuncia del prestito subordinato a suo tempo emesso dalla Rurale) e 2 milioni di euro di prestito irredimibile da parte di Promocoop. Si tratta di una “soluzione ponte” in vista della conversione in azioni di finanziamento.

Altri interventi di rafforzamento patrimoniale di sistema riguardano due Casse Rurali, per le quali l’assemblea ha deliberato un sostegno complessivo di 21 milioni di euro da realizzare attraverso il Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine. In dettaglio sono la Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi (8 milioni di euro di acquisto obbligazioni subordinate per incremento di patrimonio), e la Cassa Rurale di Rovereto (13 milioni in totale tra 5 di prestito irredimibile e 8 di acquisto obbligazioni subordinate). A favore della Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella il Fondo Comune potrà acquistare obbligazioni subordinate emesse dalla Rurale per un importo massimo di 7,1 milioni di euro.

Bilancio di sistema 2015, prime anticipazioni

Il quadro d’insieme del sistema di credito cooperativo trentino è stabile. Innanzitutto la patrimonializzazione, principale indice di solidità di una banca, espressa in termini sintetici dal cosiddetto total capital ratio ammonta in media al 15,69% e si conferma per ogni Cassa Rurale al di sopra dei limiti assegnati dalla Vigilanza ad ogni singola banca, tendenzialmente stabilito nel 10,5%.

Per quanto riguarda le masse gestite, tiene la raccolta complessiva pari a 17,4 miliardi (+2,5%), in leggera flessione i crediti a 11,3 miliardi (-3%). In un percorso di ulteriore riordino del portafoglio crediti deteriorato, che attualmente presenta un tasso di copertura del 35% (di cui 50% sulle sofferenze e 25% sulle inadempienze probabili), i conti economici di quest’anno evidenzieranno un appesantimento aggiuntivo.

Redazione:

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  • Le parole di Fracalossi assomigliano molto a quelle pronunciate dal comandante Schettino poco prima di affondare la Costa Concordia davanti all'isola del Giglio

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