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Rifugisti ambasciatori delle Dolomiti: più condivisione e impegno per la sostenibilità (VIDEO)

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Oltre trenta gestori di rifugio, più della metà di quelli che operano nell’area core del Sito UNESCO, hanno partecipato al sesto incontro annuale della Rete dei Gestori di Rifugio delle Dolomiti Patrimonio Unesco e ospitato quest’anno dal Centro viste del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies a San Vigilio di Marebbe

Dolomiti – Dai tavoli di lavoro che hanno concluso la due giorni è emersa la volontà condivisa di farsi ambasciatori dei valori del Patrimonio Mondiale, senza confini territoriali, attraverso un calendario di eventi nei rifugi e attraverso la prosecuzione della campagna social #vivereinrifugio. L’evento è stato organizzato grazie alla collaborazione del Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies, della Ripartizione Natura, Paesaggio e Sviluppo del territorio della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige e della Cooperativa Turistica San Vigilio/San Martin – Dolomites.

L’incontro autunnale è l’occasione per individuare alcune azioni comuni che valorizzino il ruolo di primi custodi del Patrimonio Mondiale. Azioni che talvolta riescono a cogliere nel segno, come avvenuto nella scorsa estate, durante la quale la campagna di comunicazione #vivereinrifugio, finalizzata a rendere più consapevoli e responsabili gli escursionisti attraverso brevi racconti video di vita quotidiana in rifugio, ha raggiunto oltre tre milioni di visualizzazioni sui canali social della Fondazione Dolomiti UNESCO.

La linea di comunicazione della Rete dei Gestori proseguirà sul sentiero aperto da #vivereinrifugio, ma questa volta i videoracconti punteranno a rispondere direttamente alle più frequenti domande che gli utenti pongono ai gestori, trasmettendo il valore della sostenibilità, della sobrietà e della rinuncia a determinati comfort, come parte integrante di un’esperienza autentica in montagna.

I gestori hanno assunto anche l’impegno di organizzare una serie di eventi estivi nei rifugi, che approfondiscano il riconoscimento UNESCO dal punto di vista geologico e paesaggistico, includendo anche la valorizzazione della cultura e i prodotti localiUn modo per condividere la responsabilità di essere gli unici presìdi presenti all’interno dell’area core del Patrimonio Mondiale e di esserne contemporaneamente ambasciatori nei confronti di milioni di visitatori.

La prima giornata di lavori si è conclusa con l’intervento di Maria Magdalena Hochgrueber Kuenzer, Assessora all’Urbanistica, Tutela del paesaggio e Beni culturali della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige, che ha richiamato il tempo trascorso dal 2009, anno dell’iscrizione delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale: «Da allora, il numero di visitatori provenienti da tutto il mondo è in continuo aumento e, allo stesso tempo, tutti vogliono godere le bellezze di questo paesaggio naturale. Dobbiamo trovare nuovi modi per proteggere questo Patrimonio Mondiale e conservarlo per il futuro», ha sottolineato Hochgruber Kuenzer.

«Per i gestori è stata una stagione estiva impegnativa, soprattutto per la scarsità d’acqua e, in alcune aree, per l’alta frequentazione. L’incontro annuale è un’occasione importante per fare il punto della situazione, consolidare il rapporto tra gestori e Fondazione Dolomiti UNESCO e dei gestori tra di loro. Come sempre è stata forte la volontà di spendersi per progetti concreti che confermano la volontà dei gestori di essere ambasciatori del Patrimonio Mondiale», ha commentato la direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO Mara Nemela.

L’evento si è aperto giovedì mattina con un trekking geologico al Passo delle Erbe guidato dal geologo Corrado Morelli e dal responsabile del Centro Visite del Parco Matteo Rubatscher. Nel pomeriggio, dopo il saluto del sindaco di Marebbe Felix Ploner, un primo confronto sui rapidi cambiamenti in corso nella frequentazione della montagna, determinati anche dalla crisi climatica grazie agli interventi di Carlo Alberto Zanella, presidente del Club Alpino Italiano – Alto Adige e di Martin Knapp, responsabile rifugi dell’Alpenverein Südtirol.

La giornata è proseguita con la presentazione di alcuni progetti sostenibili che possono essere replicati anche in altri territori: dopo l’intervento del direttore Ufficio Natura delle Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige Leo Hilpold, ha preso la parola Elisabeth Berger (Coordinamento Dolomiti UNESCO, Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige) che ha presentato il progetto “Rispetta la montagna”, mentre è toccato a Carlo Runggaldier, direttore della Cooperativa Turistica San Vigilio/San Martin – Dolomites, presentare le sfide e le opportunità derivate dall’essere stati la prima area in Alto Adige a ottenere la certificazione per il turismo sostenibile GSTC (Global Sustainable Tourism Council).

A concludere la giornata, un aggiornamento sul progetto della Rete dei Produttori e Prodotti di Alta Qualità del Patrimonio Mondiale a cura della Rete del Patrimonio Paesaggistico e delle Aree Protette della Fondazione Dolomiti UNESCO, con l’intervento della consulente, Irma Visalli, che ha preceduto l’aperitivo offerto dall’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi insieme alla famiglia Frenner del Maso Lü de Pincia di San Viglio di Marebbe e altre piccole realtà produttrici locali tra cui il microbirrificio Ga.Beer del Rifugio Lavarella. La seconda giornata di lavori è stata infine dedicata al confronto tra i gestori presenti, come avvenuto nelle precedenti edizioni, svoltesi nel 2017 a Predazzo, nel 2018 a Bressanone, nel 2019 in Val di Zoldo, nel 2020 in modalità online e nel 2021 nel Primiero.

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