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Rientrata a Pieve di Bono la protesta dei lavoratori di un cantiere. Sit-in di operai per stipendio anche in Veneto

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È rientrata la protesta di alcuni operai di un cantiere a Pieve di Bono, aperto per la realizzazione del nuovo centro di aggregazione giovanile del Comune

NordEst – Per dare maggiore visibilità alla loro protesta i lavoratori, che lamentano il mancato pagamento di alcune mensilità, sono saliti sul tetto della costruzione.

L’assessore provinciali allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli ha attivato i competenti uffici dell’amministrazione per avviare con gli altri soggetti gli opportuni accertamenti sulla situazione.

“Le autorità si stanno attivando – sottolinea l’assessore Spinelli – al fine di acquisire tutti gli elementi necessari a definire esattamente i contorni della vicenda. I lavoratori interessati, nel frattempo, in seguito alle rassicurazioni che abbiamo presentato loro, sono scesi dal tetto del cantiere. Il nostro impegno è naturalmente di risolvere la questione nel più breve tempo possibile”.

La protesta a Marghera

Un piccolo sit-in di protesta è stato attuato stamane da un gruppo di operai bengalesi di un’azienda di sub-appalto cantieristico, la New World Service, davanti all’ingresso della Fincantieri di Marghera.

I dimostranti, qualche decina, tutti con mascherina e rispettando il distanziamento di sicurezza, hanno esposto pacificamente le loro ragioni, lamentando il mancato saldo degli stipendi di febbraio e di parte di marzo.

Secondo fonti sindacali, la vertenza si inserisce nei rapporti tra la ditta di sub-appalto e la committente diretta di alcune lavorazioni nel sito Fincantieri, che ha versato un acconto per pagare parte delle spettanze. Ma i dipendenti dell’impresa di sub-appalto, con i quali ha manifestato anche il titolare, attendono ancora il saldo.

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