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Obama chiama Renzi: ”Obiettivo comune crescita e posti di lavoro”

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L’iter prima al Senato e poi alla Camera

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>Guarda la diretta Video dal Senato

Roma – (Adnkronos) –  In una nota di Palazzo Chigi il punto sulla telefonata intercorsa tra i due leader: ”Collaborazione Italia-Usa pilastro per pace”. Il 27 marzo incontro a Roma. Il premier a Palazzo Madama (TESTO): ”E’ il tempo del coraggio, servono scelte radicali’‘. E propone, ”la riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale e lo sblocco totale dei debiti della Pa” (VIDEO) (FOTO). Renzi ironico su M5S: ”Bisogna capirli, sono in difficoltà” (VIDEO).

Dibattito al Senato /DIRETTA. Martedì alla Camera. Al Quirinale giura il ministro PadoanCivati voterà sì: ”Voglio restare nel partito”. Sondaggio on line: vince sì a fiducia con il 50,1% (GUARDA). Bersani: ”Fiducia o finisce il Pd”. Delrio: “Letta? Non abbiamo defenestrato nessuno”. Al via il governo: “Non possiamo permetterci errori” (FOTO).

Il giuramento del Premier

Il premier al primo Cdm: niente interviste fino alla fiducia e impegno ad agire insieme. Su Twitter: ”Compito tosto, ma ce la faremo”. La cerimonia della campanella (VIDEO). Letta lascia Palazzo Chigi (VIDEO). Assente al giuramento il ministro dell’Economia Padoan, raggiunto dalla nomina in Australia (FOTO). Esecutivo più giovane, metà rosa. Alfano resta all’Interno, Orlando alla Giustizia, Guidi allo Sviluppo Economico, Franceschini ai Beni Culturali, Martina all’Agricoltura, Galletti all’Ambiente, Mogherini alla Farnesina, Giannini all’Istruzione, Lorenzin alla Salute, Poletti al Lavoro, Lupi ai Trasporti, Pinotti alla Difesa, Lanzetta agli Affari Regionali, Madia alla Pubblica Amministrazione e Boschi alle Riforme. Delrio sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Ecco i ministri (Fotogallery). Napolitano: “Non possiamo perdere questa occasione” (VIDEO).

GOVERNO

Consiglio dei Ministri n.1

Si è svolta a Palazzo Chigi la prima riunione del Consiglio dei Ministri. Nel comunicato stampa i provvedimenti adottati.

Assente al giuramento il ministro Padoan

Sarà Padoan il ministro dell’Economia del governo Renzi, mentre Orlando andrà alla Giustizia, Lupi alle Infrastrutture, Franceschini ai Beni Culturali, Alfano all’Interno e Mogherini agli Esteri. Poletti al Lavoro, Pinotti alla Difesa, Guidi allo Sviluppo Economico, Martina all’Agricoltura, Galletti all’Ambiente, Giannini all’Istruzione e Lorenzin, confermata alla Salute. Lanzetta agli Affari Regionali, Boschi alle Riforme e ai Rapporti con il Parlamento e Marianna Madia alla Pubblica Amministrazione. Delrio sarà il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Rispetto al governo guidato da Enrico Letta, in questo esecutivo, dice Renzi, “ci sono elementi di continuità ed elementi di discontinuità, sta a voi capirlo. Siccome però non siamo al gioco ‘scopri la differenza’, quello che deve essere chiaro è che l’elemento di forza di questo governo è la concretezza”.

Pronto a dimettersi se le cose non dovessero andare? “Vorrei ringraziarla per il messaggio di auguri – replica con un sorriso Matteo Renzi alla giornalista che gli pone la scomoda domanda -. Confermo che in questa vicenda, per come sono andate le cose, molti di noi si giocano la faccia, che per me è più importante della carriera”. “Dovendo fare un governo che deve durare quattro anni, due ore e mezzo di messa a punto sono state ben investite”.

“Per la prima volta ci sono dei sindaci nella squadra di governo – ha detto Renzi -. Il fatto di avere del sindaci è un segnale, un segnale che vuole portare all’interno della discussione politica non solo legittime istanze sempre ascoltate nei palazzi”, come quelle “dei mercati finanziari”, “ma c’è bisogno di ascoltare anche chi il disagio lo vive nei mercati rionali”. “Da domani mattina il governo si metterà al lavoro. Ma ora un pensiero non formale, al netto delle polemiche che abbiamo letto in questi giorni, di gratitudine a Letta”.

“Se posso farlo io” il premier, dice Renzi, “uno che ha meno di quarant’anni, credo debba esser un segnale per tutti i ragazzi che dicono che in Italia nulla e’ possibile. La composizione” della squadra di governo “credo aiuti a recuperare il rapporto tra opinione pubblica e eletti”.

“Il nostro orizzonte è il 2018, la scadenza naturale della legislatura. Ma il primo è metterci al lavoro domani mattina”. “Rischiamo tutto – aggiunge Renzi -, ma lo facciamo con determinazione, convinzione e amore per l’Italia”.

“Vorrei assicurare i cultori di ricostruzioni giornalistiche a tinte forti – ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al termine del colloquio con Renzi -, che il mio braccio non è stato sottoposto, né l’altro ieri, né oggi ad alcuna prova di ferro, lo trovate, spero, in buone condizioni”. “Condivido profondamente l’accento che è stato posto dal presidente Renzi sulla esigenza di adottare in tempi brevi le riforme strutturali per le Istituzioni e per l’economia e il lavoro che non possono ulteriormente attendere”. “Confido -ha aggiunto- che veramente non si perda questa occasione, perché non possiamo concederci il lusso di perderla.

In questo spirito rivolgo il più caloroso augurio al presidente del Consiglio e al nuovo governo”. A Enrico Letta, conclude Napolitano, “desidero personalmente rinnovare il mio sentimento di stima, di fiducia e di gratitudine, sicuro che nel Parlamento e in ogni altra istanza appropriata continuerà a dare un contributo importante nell’interesse del Paese e dell’Europa”.

Saccomanni ha salutato i dirigenti del Tesoro e li ha ringraziati per il lavoro svolto durante il suo mandato: “Mi sento come un agricoltore che ha dissodato il terreno, ha seminato bene, ma febbraio non è tempo per la mietitura, adesso il grano lo raccoglierà qualcun’altro” avrebbe sintetizzato.

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