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Regioni e Autonomia, Boccia firma decreto su minoranze linguistiche: dibattito sempre più serrato

Ripartiti 2,8 mln di fondi relativi al 2019. sempr epiù acceso il confronto con le Regioni sul tema dell’autonomia differenziata

NordEst – Via libera al Dpcm firmato dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, con cui sono ripartiti circa 2 milioni e 800 mila euro, relativi al 2019, per la tutela delle minoranze linguistiche storiche. Lo rende noto il Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie.

Autonomia, dibattito acceso

“Oggi trasmetto alle commissioni parlamentari gli atti relativi all’autonomia”. Lo ha detto il ministro per le autonomie regionali Francesco Boccia in un forum all’ANSA sottolineando che si tratta di un “passaggio formale”. “Spero che Fontana non dica più che eravamo a buon punto – ha aggiunto – perché in realtà erano ad un buon punto solo se uno pensa che si faccia come dice lui” mentre invece si era su un “binario morto”. Il ministro ha poi ribadito che entro fine anno sarà in Parlamento la “legge quadro, il perimetro in cui dovranno entrare le intese che attuano i l’autonomia”.

“Non voglio ripartire da zero ma dai punti di accordo che già sono stati trovati, io non voglio perdere tempo e nel giro di pochissime settimane le regioni che avevano intavolato la trattativa torneeranno al tavolo al Ministero”, ha ribadito il ministro gli Affari Regionali, parlando delle intese con le regioni sull”autonomia differenziata nel corso di un’audizione in Commissione Finanze della Camera.
“In attesa che le delegazioni trattanti ricomincino il lavoro – e ricordo che ho visto i tecnici del Veneto e ho già convocato anche Lombardia, Emilia Romagna e Toscana – sto insistendo sull’autonomia e – ha sottolineato Boccia – sto chiedendo a tutti i presidenti di Regione se non sia il caso di valutare di sedersi al tavolo e attivare il 116. Questo è un consiglio che sto dando a tutte le regioni”.

Sull’autonomia differenziata “penso sia giusto pensare a un commissario di governo per definire in tempi brevissimi i Lep (livelli essenziali di prestazione) con il modello utilizzato anni fa con Alessandro Pajno”, ha evidenziato il ministro intervenendo anche ad un convegn. “Decideremo in Parlamento come fare e a quali condizioni, ma i Lep vanno fatti”, ha aggiunto Boccia precisando a margine dell’evento che “ha senso cambiare schema e proporrò un modello che ci aiuterà ad arrivare al risultato in tempi rapidissimi. Nulla sarà imposto ma sarà tutto condiviso”.

Proposta entro novembre in Parlamento

“Sull’autonomia differenziata “ho intenzione di chiudere la legge quadro entro fine anno. Riteniamo di aver corso molto in questi giorni e di poter recuperare buona parte del lavoro fatto. Penso che se le regioni e le parti sociali sono d’accordo, si possa partire anche entro fine anno per sottoporre da gennaio all’attenzione del Parlamento tutte le intese che potranno essere pronte”, ha concluso il ministro. Tra il 15 e il 25 novembre dovrebbe arrivare in Parlamento una proposta.

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