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Question Time in Consiglio provinciale Trento, tutti i temi trattati di interesse locale

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Ad aprire come di consueto i lavori del Consiglio provinciale in aula è stato il question time. Prima della pausa l’assemblea legislativa ha provveduto alla convalida (unanime) dell’elezione del leghista Alessandro Savoi che già dal mese scorso aveva preso il posto in aula del neoparlamentare Fugatti

Trento – I consiglieri hanno dato il via libera all’ingresso di Savoi in Prima Commissione e nella Commissione interregionale delle Province di Trento e Bolzano, del Tirolo e del Vorarlberg. Maurizio Bisoffi è stato poi designato, su proposta delle minoranze, nel cda della FBK.

Tutti i temi al centro del confronto

Lorenzo Ossanna (Patt)

Percolati e fanghi

delle fosse Imhoff

c’è un progetto?

Il consigliere del Patt ha chiesto al presidente della Giunta quale sia il programma di gestione dello smaltimento dei fanghi e del percolato provenienti dalle fosse Imhoff comunali e private e dalle discariche delle Valli del Noce che oggi rimangono stoccati nei depuratori.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha risposto affermando che in Trentino vengono prodotte 50 mila tonnellate di fanghi all’anno che vengono smaltiti nell’impianto di Villagnedo e fuori provincia. L’emergenza è stata causata dalle difficoltà operative dei compostatori e dalla accresciuta domanda. Le difficoltà sono state causate anche dallo spandimento in campagna in Lombardia vietato per le avverse condizioni meteo. I fanghi disidratati sono stati portati invece alla discarica di Trento a seguito dell’ordinanza del Presidente della Giunta. Con lo spargimento del compost in campagna la crisi è rientrata, ma il problema rimane. Gli impianti di smaltimento Pat stanno lavorando su questo fronte e solo quando sarà finita questa fase si riprenderà con lo smaltimento delle Imhoff. Anche nelle valli del Noce, ha concluso Gilmozzi, la fase critica dovrebbe rientrare entro giugno.

La replica. Il fatto che la normalità tornerà a giugno conforta, ha replicato Ossanna.

Walter Viola (Patt)

Professioni sanitarie

quale riconoscimento

delle competenze?

Il consigliere del Patt ha chiesto alla Giunta quali azioni abbia adottato e intenda adottare per il riconoscimento delle competenze e del disagio nelle professioni sanitarie. Un riconoscimento che non va solo a migliorare le condizioni economiche degli operatori della sanità, ma anche la loro dignità e professionalità.

La risposta. L’assessore Zeni ha risposto che presso l’Apran è in corso, da tempo, la trattativa del comparto sanità. Trattativa che sta attraversando una fase di stasi per la distanza tra le richieste dei sindacati e Pat. Zeni ha ricordato che è stato proposto un milione di euro che si aggiunge ai due già disponibili. Una cifra ritenuta insufficiente dalle sigle sindacali. Si sta valutando, ha aggiunto Zeni, la situazione in coerenza che tutto il comparto pubblico. La valorizzazione delle professioni sanitarie è uno degli obiettivi del nuovo contratto.

La replica. Viola ha affermato che le distanze tra sindacato e Pat ci sono ma non sono incolmabili e ci si augura che venga presto raggiunto un accordo che avrebbe una ricaduta positiva su tutto il sistema sanitario e la comunità trentina.

Luca Giuliani (Patt)

Monte Bondone

è stato attuato

l’odg sul rilancio?

Il consigliere del Patt ha chiesto di sapere lo stato di attuazione dell’ordine del giorno 324 approvato il 26 luglio 2017 che riguarda la valorizzazione del monte Bondone sotto il profilo ambientale, didattico-culturale e turistico, che prevedeva il coinvolgimento dell’Apt, della Sat e del Comune di Trento.

La risposta. L’assessore Dallapiccola ha detto che vanno rispettate le competenze del Comune di Trento sul Bondone. La Pat, dunque, ha cercato di fare un’azione di coordinamento perché non ha competenza diretta sul Bondone. Il Comune di Trento ha dato l’incarico all’architetto Alessandro Olivieri di elaborare un progetto di valorizzazione turistico ambientale, che ora si trova nella fase del confronto con i portatori di interesse del territorio. La Pat per lo sviluppo turistico ha messo a disposizione dei territori del Bondone gli strumenti della Trentino Marketing. La Pat, ha concluso Dallapiccola, conferma l’interesse per lo sviluppo del Bondone, così come altri interessi locali.

La replica. Giuliani ha replicato affermando che è vero che la competenza è di Trento, ma è anche vero che il Bondione si aspetta risposte. E sarebbe opportuno dare un segnale importante alla comunità del Bondone per far capire che la Pat c’è. Partendo magari dalle piccole cose, come la segnaletica dei sentieri e delle ciclopiste.

Lucia Maestri (PD)

Fondo sullo spettacolo

quando la delibera

per farlo partire?

La consigliera del Pd ha chiesto perché la Giunta non abbia ancora proposto la delibera che deve stabilire criteri e destinazione delle risorse del Fondo unico provinciale per lo spettacolo previsto dall’articolo 21 bis della legge sulla cultura, e quando questa delibera verrà approvata e nominata la commissione per la valutazione delle domande.

La risposta. L’assessore Mellarini ha risposto affermando che gli uffici stanno completando l’iter, tenendo conto dei limiti di stanziamento posti dal bilancio e della norme europee sugli aiuti di stata. Il percorso del Fondo unico verrà comunque ultimato, ha concluso Mellarini, ai primi settembre,

La replica. Lucia Maestri ha detto che la data dei primi di settembre per l’avvio del Fondo è una buona notizia per gli operatori.

Giuseppe Detomas (Ual)

Quando riprendono

i lavori per la ciclabile

Mazzin-Alba?

Il consigliere della Ual ha chiesto se nelle prossime settimane verranno ripresi, e con quale tempistica, i lavori per il completamento della ciclabile Mazzin – Alba di Canazei e se questi riguarderanno anche la parte che interessa il comune di Campitello di Fassa.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha affermato che a seguito del rigetto del ricorso al Tar di un privato che ha bloccato il progetto, sono riprese le attività per il completamento della ciclabile. Si sta ultimando la progettazione definitiva del tratto tra Campitello e Alba. E’ stato chiesto il parere dei Bacini Montani perché si passa accanto all’Avisio. La pista sarà di circa 4,600 metri e avrà una larghezza di due metri e d’inverno sarà una pista di fondo. Prevista anche la costruzione di tre ponti. I tempi: la progettazione definitiva sarà completata entro il 2018, comprese le procedure di gara. Inizio dei lavori nel 2019, conclusione nel 2020.

La replica. Soddisfatto della risposta Detomas perché l’infrastruttura è attesa dalla Valle di Fassa.

Rodolfo Borga (Civica Trentina)

Bimbi non vaccinati

perché il no

ai soggiorni estivi?

Il consigliere della Civica Trentina ha chiesto di conoscere le ragioni per la quali la Giunta ha deciso di escludere dai soggiorni socio – educativi estivi i bambini che non hanno ancora assolto gli obblighi vaccinali; se ci sia una legge che lo preveda; e se la Giunta ritenga opportuno rivedere questa scelta consentendo ai bambini di partecipare ai soggiorni almeno la prossima estate.

La risposta. L’assessore Rossi ha affermato che il decreto legge 7 giugno 2017 dà disposizioni precise sulla regolarità vaccinale anche per l’accesso ai servizi educativi quali sono quelli citati da Borga. Però, ha detto Rossi, come s’è cercato di fare per i servizi scolastici, la questione è stata affrontata senza applicare la legge in modo asettico anche perché ci sarebbero introdotte discriminazioni prima della fine delle verifiche dell’Azienda sanitaria. Lo stesso approccio viene adottato per i soggiorni socio – educativi quindi si stanno ultimando le verifiche e per tutti nello stesso momento si chiederà il requisito ai fini dell’iscrizione. Quindi, il modello è quello della scuola, d’infanzia e nidi.

La replica. Borga ha detto che evidentemente gli uffici non danno informazioni corrette alla Giunta. Un conto sono i servizi educativi per l’infanzia, altro i soggiorni socio educativi regolati da due norme diverse. A questi ultimi la normativa la legge Lorenzin, ha detto Borga, non va applicata. Il consigliere ha inviato Rossi ha chiedere agli uffici se i soggiorni socio educativi sono soggetti all’obbligo vaccinale.

Alessandro Savoi (Lega)

Area del Not, perché

non farne un parcheggio

temporaneo?

Il consigliere della Lega ha chiesto alla Giunta se non ritenga opportuno destinare l’area di via al Desert, che dovrebbe ospitare il Not, a parcheggio temporaneo per i pullman turistici con annessi servizi igienici, realizzando un’asfaltatura del terreno già per la prossima stagione estiva.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha affermato che l’area fa parte della gara che sta per essere indetta per il Not. Uno dei requisiti, ha aggiunto, è la disponibilità delle aree. Ora la priorità è quella di metterla a disposizione della gara per l’ospedale, quindi non si può infrastrutturare come parcheggio. La proposta, ha concluso Gilmozzi, non è quindi praticabile.

La replica. Savoi ha fatto presente che il Not è diventato una barzelletta e nessuno sa quando inizieranno i lavori. Ci vorranno di sicuro altri due, tre anni e l’area andrebbe utilizzata. Si pagano anche così, ha concluso, le scelte sbagliate fatte dalla Giunta.

Claudio Civettini (Civica Trentina)

Medici di base

cosa s’intende fare

per le zone scoperte?

Il consigliere della Civica Trentina ha chiesto alla Giunta perché, per coprire i venti posti destinati a medici di base mancanti sul territorio, abbia scelto la strada di indire bandi e graduatorie, e non abbia invece pensato di valorizzare i medici che ogni anno escono dalla Scuola di medicina generale. Civettini ha chiesto inoltre come l’assessore alla salute intenda muoversi per le 4 zone in cui vi sarà carenza di medici di base da qui alla fine dell’anno.

La risposta. L’assessore Zeni ha detto che il tema riguarda il problema del pensionamento dei medici di medicina generale e della carenza di medici in generale. La risposta va fatta, però, sapendo che ci sono norme che la politica deve rispettare. E il rapporto di lavoro dei medici di base è regolamentato dal contratto nazionale del 2009 e da accordi di secondo livello locali. L’accordo nazionale disciplina anche i bandi per la copertura dei posti vacanti ai quali possono partecipare medici in graduatoria o in trasferimento da altre province. 14 sono in Trentino le zone carenti per le quali si stanno stilando le graduatorie che prevedono punti in più per i medici locali. I medici della scuola di medicina generale devono attender un anno prima di accedere alle graduatorie delle zone carenti, ma la Pat ha individuato soluzioni per favorire la loro occupazione. L’accordo nazionale, ha ricordato Zeni, disciplina anche gli incarichi provvisori.

La replica. Civettini ha detto che le criticità sono state presentate dagli stessi medici e la realtà è diversa da quella descritta dall’assessore. Tra l’altro i medici di famiglia sono i più anziani e non si possono attendere le raccolte di firme, come è accaduto a Brentonico, per trovare soluzioni. La Giunta, ha concluso Civettini, ha il dovere di anticipare i problemi.

Walter Kaswalder (Gruppo Misto)

Quali interventi

edilizi su un edificio

di Vermiglio?

Il consigliere del Gruppo Misto ha chiesto all’assessore all’urbanistica quali fossero le possibilità di intervento edilizio fino al 30 novembre 2013 su un edificio del comune catastale di Vermiglio, e quali siano oggi.

La risposta. Rossi ha risposto, sotto il profilo tecnico, che le possibilità di realizzazione sull’area sono quelle previste dalla variante del Prg di Vermiglio con la quale all’area è stata data la destinazione alberghiera e commerciale e di servizio agli impianti. La variante è stata approvata dalla Giunta il 12 dicembre 2016.

Filippo Degasperi (5 Stelle)

Mammografie, perché

i medici trentini

lavorano in Alto Adige?

Il consigliere, partendo dal fatto che i tempi di attesa per i referti degli screening mammografici rimangono lunghi, ha chiesto se sia stato condiviso dalla Giunta il fatto che gli specialisti trentini del settore si rechino in Alto Adige a coprire la carenza di medici specialisti, dietro un compenso di 120 euro all’ora, più 50 di spese.

La risposta. L’assessore Zeni ha affermato che sui tempi di attesa rispetto ai parametri nazionali lo standard trentino è tra i migliori d’Italia. Lo screening è di media complessità per le caratteristiche del Trentino e richiede un grosso impegno organizzativo. I tempi medi sono di 45 giorni medi per i casi negativi che sono la maggioranza. Se viene riscontrato un sospetto tumore e quindi c’è la necessità di una biopsia, l’avviso viene dato entro 24 – 48 ore dalla scoperta. L’efficacia diagnostica del sistema di screening, con i nuovi mezzi di indagine, ha ricordato l’assessore, è migliorata nettamente. L’accordo di collaborazione con Bolzano, ha ricordato Zeni infine, è partito il primo aprile 2018 e ha un impatto minimo sul servizio: fino a oggi i medici trentini hanno assicurato solo due giornate a Bolzano.

La replica. Il consigliere ha detto che si può essere rincuorati in base al dato. Ma gli esiti interessano tutti, non solo quelli sfortumnatamente positivi. I ritardi nella refertazione possono minare l’adesione a questo progetto. Per questo lo sforzo andrebbe concentrato solo sulle pazienti trentine.

Giampiero Passamani (UpT)

Semplificazione

burocratica, a che

punto siamo?

Il consigliere dell’Upt ha chiesto alla Giunta a che punto si trova l’iter degli adempimenti per la fase di comunicazione ai Comuni e alle strutture provinciali delle norme contenute dalla legge sulla semplificazione amministrativa approvata in aula dal Consiglio il 7 marzo scorso.

La risposta. Rossi ha detto che sono state fornite le applicazioni tecniche per due parti della normativa. Per quanto riguarda l’obiettivo della riduzione del 30% dei termini di procedimento è stata avviata la ricognizione che si completerà nel prossimo mese.

La replica. Soddisfatto Passamani che ha ricordato come spesso le leggi vengono bloccate dalla mancata emanazione dei provvedimenti.

Marino Simoni (Progetto Trentino)

Quale informazione

sulla presenza

delle zecche?

Il consigliere di Progetto Trentino ha chiesto alla Giunta di sapere se saranno installati cartelli per avvertire i visitatori del pericolo della presenza di zecche di cui sono infestati i boschi, sui primi interventi in caso di puntura e se verrà effettuata una campagna di vaccinazione gratuita prevcentiva contro l’encefalite da zecca.

La risposta. L’assessore Zeni ha ricordato che le zecche vivono nelle zone forestali e che la loro attività è legata a fattori ambientali come l’umidità. La zecca trasmette agenti virali e batterici anche colpendo il sistema nervoso centrale. La prevenzione si basa sulle comunicazioni alla popolazione riguardanti i rischi derivanti dalla zecca e sulla vaccinazione. La Provincia ha promosso una campagna di informazione ad hoc e sulla prevenzione delle malattie trasmesse dalle zecche. Vista l’attuale crescita del problema, Zeni ha assicurato che sarà comunque cura dell’assessorato da lui guidato dare mandato all’azienda sanitaria provinciale affinché i Comuni trentini si occupino della comunicazione.

La replica. Per Simoni sarebbe opportuno informare i cittadini atttraverso i Comuni in merito al come comportarsi in caso di puntura di zecca, per evitare che i punti di pronto soccorso siano intasati.

Giacomo Bezzi (Forza Italia)

Parco dello Stelvio

ci sono sprechi

per il centro visitatori?

Il consigliere di Forza Italia ha chiesto alla Giunta se corrisponda al vero che siano in atto lavori di ampliamento del Centro visitatori da poco costruita nell’area faunistica del Parco dello Stelvio, nel Comune di Pejo, struttura il cui tetto verrebbe demolito, e se non ritenga di intervenire per evitare uno spreco di denaro pubblico.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha sottolineato che l’area faunistica aperta alle visite con più di 15.000 paganti nel 2017 è molto frequentata. Il Centro visitatori è stato allestito con una completa ristrutturazione nel 2001. Manca però una sala didattica e per questo nel 2016 la Giunta ha deciso di varare un programma di ampliamento. Nel 2017 è stato affidato l’incarico e ora si è in attesa del progetto definitivo ed esecutivo. La spesa prevista è di 246 mila euro e i lavori permetterebbero di evitare una nuova costruzione risparmiando terreno. Tanto più che in quest’area, a causa della pendenza, è molto difficile costruire e i costi di realizzazione di un altro edificio sarebbero molto elevati. Inoltre il manufatto non è nuovo, ha precisato Gilmozzi, perché era stato realizzato 17 anni orsono e il tetto a scandorle non garantisce una lunga durata.

La replica. Bezzi si è detto allibito della risposta mostrando la foto dell’edificio con tetto a scandorle che appare già nuovo. La gente non capisce ccome si possano buttare 300 mila euro per un’opera inutile mentre queste risorse potrebbero essere impiegate per costruire una struttura nuova per i visitatori accanto a quella già esistente.

Donata Borgonovo Re (PD)

Cosa fa la Giunta

per la riduzione

dei pesticidi?

La consigliera del Pd, ricordando che l’Ispra assegna ancora la maglia nera al Trentino per l’uso di pesticidi, ha chiesto alla Giunta quali azioni siano state intraprese dalla Giunta per la progressiva riduzione, fino all’eliminazione, dell’utilizzo di sostanze fitosanitarie dannose per la salute e l’ambiente, visti gli eccessivi livelli di contaminazione delle acque, e quanto si sta facendo sul piano della formazione e dell’informazione degli operatori agricoli.

La risposta. L’assessore Dallapiccola ha premesso che la risposta è molto complessa e avrebbe bisogno di più tempo. Effettivamente il rapporto sui pesticidi in agricoltura nel 2015 e 2016 dimostra da un lato il monitoraggio in atto e dall’altro che i principi attivi rilevati sono più di un centinaio. Vi sono più diffuse tracce di pesticidi nei siti anche perché migliora la capacità di analisi. I contaminati risultano minoritari oltre 2 punti sotto la media nazionale. Si è passati da 13 a 9 casi di siti contaminati. Nel 2015 sono stati prodotti molti sforzi con il piano gestione acque. Gli operatori agricoli sono molto arrabbiati con l’assessore perché sono stati introdotti limiti importanti nell’uso delle sostanze fitosanitarie. Tuttavia i mercati hanno premiato il Trentino perché i metodi applicati per ridurre i pesticidi è apprezzato. Certo tutto questo non basta ma l’impegno della Provincia c’è.

La replica. Borgonovo Re pur non dubitando delle fortune merceologiche dei prodotti trentini, ha detto che avrebbe preferito conoscere le azioni puntualmente messe in atto dalla Provincia per ridurre i pesticidi, come il divieto di effettuare il diserbo chimico vicino ai corsi d’acqua e la prescritta eliminazione entro il 2018 di 80 sostanze fitosanitarie. La Provincia, ha concluso la consigliera, dovrebbe svolgere un ruolo di controllo, accompagnamento e formazione “che mi auguro eserciti”.

Alessio Manica (PD)

Laboratorio Appa

come si affrontano

i problemi del personale?

Il consigliere del Pd ha chiesto come la Giunta intenda affrontare il problema la situazione di malessere dei lavoratori del laboratorio dell’Appa che si trovano inquadrati contrattualmente in modo diverso pur svolgendo le stesse mansioni, eventualmente introducendo una nuova figura specifica con trattamento economico adeguato.

La risposta. Il presidente della Provincia Rossi ha risposto di sì, perché è stata avviata un’attività di analisi organizzativa che investe tutti i settori dell’Appa, compreso il laboratorio. I cambiamenti seguiranno questa valutazione e poi occorrerà un passaggio da un tavolo contrattuale, ma il tema è degno di essere affrontato in una prospettiva di riqualificazione.

La replica. Manica ha apprezzato la risposta perché Appa appartiene ad filiera fondamentale per la qualità dell’intero sistema territoriale.

Mario Tonina (UpT)

Miglioramento boschivo

quando arriva

la delibera?

Il consigliere ha chiesto a che punto siano la delibera e i tempi di adozione con cui la Giunta deve stabilire le tipologie di intervento di miglioramento boschivo e le modalità di erogazione del finanziamento alimentato dagli introiti delle utilizzazioni boschive che gli enti locali devono versare alla Provincia dopo l’abrogazione, con la legge di stabilità 2018, del fondo forestale provinciale.

La risposta. L’assessore Dallapiccola ha sottolineato l’importanza degli interventi in questo settore. Il testo del provvedimento di Giunta per rendere operativa la nuova disposizione sarà disponibile a breve essendo al vaglio dei servizi di staff. Una volta preadottato vi sarà il percorso di confronto con le parti interessate cui seguirà l’approvazione della Giunta.

La replica. Tonina, soddisfatto, ha evidenziato come per il nuovo fondo forestale non si debba tardare ulteriormente, anche perché si tratta di risorse dei Comuni di cui le amministrazioni locali non possono disporre.

Chiara Avanzo (Patt)

Acciaieria di Borgo

cosa è accaduto

il 12 aprile?

La consigliera del Patt, ricordando lo sciopero dei lavoratori dell’acciaieria di Borgo del 15 maggio in segno di solidarietà con i colleghi di Acciaierie Venete, ha chiesto di avere una ricostruzione dettagliata di quanto è accaduto nello stabilimento di Borgo il 12 aprile scorso, quando una siviera, con più di 90 tonnellate di acciaio liquido a 1600 gradi, ha rischiato di cadere sugli operai in seguito al cedimento di una gru di colata. Avanzo ha chiesto poi quali interventi sono stati attuati e verranno attuati da Acciaierie Venete per la sicurezza dei lavoratori.

La risposta. L’assessore Zeni ha risposto che l’evento delle Acciaierie è all’attenzione della struttura preposta. Gli atti non sono ancora disponibili perché gli accertamenti del caso non si sono ancora conclusi. In ogni caso, ha concluso Zeni, l’attenzione della pubblica amministrazione per la sicurezza sul lavoro rimane alta soprattutto per la prevenzione di incidenti come quello citato.

La replica. Avanzo ha preso atto della risposta assicurando che rimarrà in attesa delle conclusioni dell’indagine sul fatto.

Claudio Cia (Gruppo Misto)

Parcheggio del Tegazzo

tra quanti anni

verrà aperto?

Il consigliere del Gruppo Misto ha chiesto alla Giunta perché il parcheggio del Tegazzo, a Pergine, nonostante un iter lunghissimo partito nel lontano 1993, non sia ancora agibile. Cia ha chiesto infine quanti anni dovranno passare prima dell’apertura della struttura.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha ricordato che la vicenda è molto complessa a causa di fallimenti di società, danni, ecc. tutti problemi superati e risolti. Ha poi precisato che i lavori a carico della Pat sono stati ultimati, che fra due settimane verrà consegnato il collaudo tecnico-amministrativo, ed è quindi “ipotizzabile che fra 45 giorni l’immobile sarà consegnato completo di agibilità”. Si dovrà poi predisporre una convenzione con il Comune di Pergine per il controllo dei parcheggi.

La replica. Cia ha ringraziato per l’indicazione dei tempi. Certo meraviglia che per un parcheggio costato tanto sia stato necessario attendere 25 anni. Certe opere pubbliche sembrano più promesse per attirare consenso in vista delle elezioni che non iniziative che poi vengono realmente realizzate. Queste lungaggini no fanno che mettere in dubbio la bontà delle opere progettate e dei finanziamenti.

Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino)

Per arginare

le zecche cosa

si intende fare?

Il consigliere di Amministrare il Trentino ha chiesto alla Giunta se siano state adottate misure, come la pulizia dei sottoboschi per contenere la diffusione delle zecche che albergano soprattutto nelle parti inferiori delle foglie, dove non risulta efficacie l’utilizzo di prodotti chimici o pesticidi, e se sia stata valutata la gravità del problema vista la grande diffusione di questi parassiti e delle patologie a volte irreversibili causate dalle zecche.

La risposta. L’assessore Zeni ha rassicurato Giovanazzi circa l’attenzione prestata al problema dalla Provincia, tant’è che è stata prevista anche la gratuità dei vaccini per le categorie a rischio. Sul fronte forestale e faunistico, il servizio della Provincia evidenzia però l’impossibilità di mettere in atto azioni diffuse di pulizia del sottobosco. Per questo gli interventi si sono concentrati sull’informazione e sulla prevenzione del rischio. Anche il sito dell’Apps fornisce e rinnova ogni anno le informazioni su tutte le misure di prevenzione e sulle modalità di rimozione degli effetti delle punture. Si darà comunque mandato all’azienda sanitaria di trasmettere nuovamente a tutti i Comuni trentini la richiesta di aumentare l’informazione e la divulgazione delle conoscenze su questo problema.

La replica. Giovanazzi ha condiviso l’utilità dell’informazione per ridurre il più possibile le conseguenze delle punture delle zecche. Certo, ha riconosciuto, la pulizia di tutti i sottoboschi nell’intero territorio è impossibile, ma si potrebbero mettere in campo almeno iniziative graduali sperimentando la pulizia di alcune aree per poi valutarne gli effetti.

Graziano Lozzer (Patt)

No profit, prorogare

le convenzioni

con gli enti pubblici

Il consigliere ha chiesto alla Giunta se, visti gli oneri burocratici necessari per ottenere da parte delle organizzazioni no profit l’autorizzazione e l’accreditamento previste dal nuovo regolamento, non intenda prorogare le convenzioni e i rapporti in essere, che scadranno in luglio, fra le organizzazioni no profit e gli enti pubblici durante la fase transitoria di sperimentazione del regolamento.

La risposta. L’assessore Zeni ha ricordato che con una modifica introdotta dall’ultima finanziaria la scadenza delle oltre 70 convenzioni già prorogate dalla Pat e dalle Comunità/Territori è stata posticipata fino al 1° luglio 2021. Le relative procedure di affidamento/finanziamento devono essere avviate entro il 1° luglio 2018 e terminare entro il 1° luglio 2021. In questi tre anni le organizzazioni che stanno operando con l’autorizzazione al funzionamento al 1° luglio o comunque affidatarie di un servizio socio-assistenziale, dovranno dotarsi dei nuovi requisiti previsti per l’autorizzazione e l’accreditamento. Intanto le convenzioni sono tutte considerate transitoriamente autorizzate e accreditate ex lege sulla base del regolamento. Zeni ha precisato che vi sono convenzioni stipulate successivamente al 2008 o 2009 a seconda della legge di riferimento, che non rientrano in questa possibilità di proroga. Per queste non è possibile inserire nuove proroghe perché verrebbero immediatamente impugnate dallo Stato. In ogni caso si sta consigliando a tutte le comunità/territori di avviare dopo il 1° lugliio di quest’anno le procedure per l’adffidamento dei servizi oggetto delle convenzioni non rientranti nella proroga ex lege e già scadute o di prossima scadenza, laddove fattibile e motivabile. L’avvio delle procedure permetterà infatti di prorogare “tecnicamente” le convenzioni in essere fino al subentro del nuovo eventuale soggetto (o dello stesso) per garantire la continuità nell’erogazione dei servizi. In ogni caso, ha concluso Zeni, si può considerare come avvio delle procedure l’approvazione di un atto programmato (quindi non necessariamente l’indizione di un bando) in cui vengano individuati i servizi attivi, le modalità di affidamento/finanziamento sulla base delle linee guida in corso di predisposizione sia per quanto riguarda gli appalti che, soprattutto, per tutti gli strumenti alternativi (coprogettazione, sistema delle rette, sistema dei buoni di servizio, contributi).

La replica. Lozzer ha ringraziato Zeni ricordando che molti operatori delle organizzazioni convenzionate sono volontari.

Pietro De Godenz (UpT)

Ostetriche e infermiere

quando prenderanno

servizio a Cavalese?

Il consigliere dell’UpT, ricordando l’impegno della Giunta di assumere cinque ostetriche e sei infermiere, nella prospettiva della riapertura del Punto nascite ha chiesto a che punto sia l’iter di attivazione delle assunzioni di questo personale e tra quanto potrà prendere servizio a Cavalese.

La risposta. L’assessore Zeni ha ringraziato per aver riportato l’attenzione sul tema. Ha poi ricordato che il personale non medico previsto è stato già contattato e tutti hanno accettato l’assunzione. Le ostetriche con concorso arriveranno quindi entro fine giugno e sempre nel corso del mese prossimo prenderanno servizio anche i due infermieri e i tre operatori socio-sanitari. Nei prossimi giorni, ha concluso Zeni, è previsto un incontro con gli amministratori locali per definire il percorso che concluderà l’iter.

La replica. Soddisfatto De Godenz perché finalmente la strada imboccata è quella giusta permettendo di andare verso la riapertura del servizio. Il consigliere ha assicurato che seguirà con attenzione anche la parte finale del percorso preannunciata dall’assessore.

Gianfranco Zanon (Progetto Trentino)

“La Rocchetta”:

segnalare che

la ciclabile è una strada

Il consigliere di Progetto Trentino ha chiesto alla Giunta se non sia possibile intervenire in località “La Rocchetta” per rendere evidenti ai ciclisti, allo scopo di evitare gravi incidenti, che quella che viene indicata come pista ciclabile che prosegue per Vigo di Ton e Castel Thun è in realtà una strada che può essere percorsa anche dalle auto.

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha spiegato che la segnaletica verticale vuole indirizzare le biciclette verso la statale 43, dove il traffico veicolare è ridotto, ed evitare ai ciclisti l’utilizzo della galleria. Il problema è che la pista ciclabile è esclusiva per i ciclisti solo laddove vi è un apposito cartello che lo segnali. La Provincia non può installare lungo le strade statali o provinciali altre indicazioni che non siano previste dal codice della strada. Servirebbe una segnaletica in cui si chiarisca meglio che si è sulla strada e non dentro una pista ciclabile, ma questo non è attualmente consentito dal codice della strada. L’ideale sarebbe che a livello statale venisse data un’indicazione chiara di questa promiscuità. Al momento vi è però questo impedimento al quale la Pat cercherà di ovviare creando qualcosa ad hoc.

La replica. Zanon ha detto che questa “invenzione” potrebbe risolvere il problema. Meglio ancora sarebbe un percorso riservato alle sole biciclette, ma questo vorrebbe dire che la Provincia dovrebbe mettere in sicurezza quel chilometro e mezzo sia per i ciclisti sia per gli automobilisti.

Convalidata l’elezione di Savoi che diventa anche componente della I Commissione e della Commissione interregionale. Su indicazione delle minoranze Maurizio Bisoffi entra cda della FBK e Diego Tamburini nel collegio dei revisori dei conti dell’Opera universitaria.

Il Consiglio ha poi convalidato a pieni voti l’ingresso di Alessandro Savoi nell’assemblea legislativa già avvenuto il mese scorso. Lo stesso Savoi è stato nominato all’unanimità al posto di Fugatti nella Prima Commissione e con 15 favorevoli (bianche le altre schede del voto a scrutinio segreto) nella Commissione interregionale delle assemblee legislative delle due Province autonome di Trento e Bolzano, del Tirolo e del Vorarlberg. Il presidente Dorigatti ha segnalato che ancora nessuna candidatura è invece pervenuta per la sostituzione dei tre esponenti dell’opposizione della Quarta Commissione che si erano dimessi definitivamente dall’organismo.

Il dottor Maurizio Bisoffi è stato poi designato su proposta delle minoranze, all’interno del consiglio di amministrazione della Fondazione Bruno Kessler (14 favorevoli, 13 bianche e 3 nulle). In precedenza il nome di Bisoffi aveva già ottenuto l’unanimità anche in Prima Commissione. Infine, ancora a scrutinio segreto e sempre su proposta delle minoranze, il dottor Diego Tamburini è stato designato con 11 voti (schede bianche 16 e 1 nulla) nel collegio dei revisori dei conti dell’Opera universitaria.

 

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