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Profughi: Zaia, “disastro annunciato per tutti, migranti e territori. Non lontane le barricate”

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“Renzi a Bruxelles incapace di farsi rispettare”

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Venezia – “Titoli dai giornali di oggi: da Venezia, ‘Profughi, ondata senza fine, ieri 254 arrivi, attesi altri 600’; da Treviso, ‘caos Profughi, il dormitorio scoppia’; da Padova, ‘Profughi, altri 51 arrivi sistemati anche in città’. E’ la cronaca di un disastro annunciato”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’inarrestabile flusso di profughi di Mare Nostrum, del quale danno notizia anche oggi numerosi quotidiani veneti.
“I territori, gli Amministratori Locali, le Forze dell’Ordine, i Volontari – aggiunge Zaia – sono oramai in ginocchio e tra pochissimo saremo di fronte ad una vera e propria emergenza sociale. Il Governo nazionale e l’Europa devono fare qualcosa e in fretta, perché avanti di questo passo non sarà più possibile dare un minimo di dignitosa assistenza a esseri umani che Mare Nostrum sta trattando come pacchi postali, né si potrà garantire la pace sociale in Veneto come altrove”.
Zaia torna a puntare il dito contro l’Unione europea, “cieca, sorda e ipocrita con i suoi complimenti all’Italia accompagnati però da egoistiche chiusure delle frontiere”, e contro il Governo italiano, “incapace di contare qualcosa a Bruxelles su questo come su tanti altri problemi che attanagliano il Paese e le sue Regioni”.
“Renzi e Boldrini devono smetterla di dire cose buone con il difetto di essere irrealizzabili e guardare concretamente ad un fenomeno che, lungi dal fermarsi, aumenterà via via d’intensità. Portino a Bruxelles un pullman di questi disperati e impongano agli euro burocrati di capire una volta per tutte la vastità del problema, costringendo i Paesi membri ad aprire un concreto tavolo di solidarietà, dove tutti, nessuno escluso, si assumano la loro quota parte di solidarietà. E’ la loro ultima occasione per smentire il fatto che è sotto gli occhi di tutti, e cioè che l’Italia è assolutamente incapace di farsi rispettare”.
“In caso contrario – conclude Zaia – arriverà il momento delle barricate, non solo in Veneto, ma in tutto un paese stremato dalla crisi, dalle tasse, dalla disoccupazione e assolutamente impossibilitato a farsi carico da solo di un dramma planetario”.

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