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A “Primiero Incontri” Economia, finanza e nuovo Governo secondo il “Premier mancato” Carlo Cottarelli, venerdì 23 agosto alle 18

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Nei giorni in cui entrano nel vivo le consultazioni per il nuovo Governo, da Primiero in Trentino, arriva l’attenta lettura di un ‘premier mancato’, il noto professore ed economista internazionale, Carlo Cottarelli. Seguirà nei prossimi giorni anche l’intervento del professor Zamagni per un’economia più “etica”

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – Il noto economista e docente Carlo Cottarelli, per alcuni giorni – passato alle cronache – come possibile premier italiano, sarà a Primiero venerdì 23 agosto alle 18 all’oratorio di Pieve per un incontro pubblico organizzato dal Decanato di Primiero. “Come ripartire? Un’analisi e piste di speranza” il titolo emblematico dell’incontro.

Chi è Cottarelli

Laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università di Siena, ha conseguito il master in Economia presso la London School of Economics. Ha lavorato nel Servizio Studi della Banca d’Italia (1981-1987), Dipartimento monetario e settore finanziario, e dell’Eni (1987-1988).

Dal settembre 1988 lavora per il Fondo monetario internazionale (FMI) nell’ambito del quale ha fatto parte di diversi dipartimenti: il Dipartimento europeo, del quale è stato vicepresidente; il Dipartimento monetario e dei capitali; il Dipartimento Strategia, Politica e Revisione, del quale è pure stato vicepresidente, occupandosi tra l’altro di riforma della sorveglianza; il Dipartimento Affari Fiscali.

Nel 2001 è stato senior advisor nel Dipartimento Europeo come responsabile per la supervisione della attività del FMI in una decina di Paesi, ed è capo della delegazione del FMI per l’Italia e per il Regno Unito. In passato è stato capo delle delegazioni del FMI per diversi Paesi europei tra i quali l’Ungheria e la Turchia.

Dal novembre 2008 al 2013 ha assunto l’incarico di direttore del Dipartimento Affari Fiscali del FMI. Inoltre è stato responsabile per lo sviluppo e la pubblicazione di Fiscal Monitor, una delle tre riviste del FMI. Ha scritto diversi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, libri sull’inflazione, politica monetaria e tassi di conversione.

Carlo Cottarelli con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Pier Carlo Padoan il 17 giugno 2010
Nel novembre 2013 è stato nominato dal Governo Letta commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. L’attività del commissario straordinario riguarda le spese delle pubbliche amministrazioni, degli enti pubblici, nonché della società controllate direttamente o indirettamente da amministrazioni pubbliche che non emettono strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati.

Il 1º novembre 2014, su nomina del Governo Renzi, è diventato direttore esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale. Per questo motivo il 30 ottobre del 2014 ha lasciato l’incarico di commissario alla revisione della spesa. In un’intervista rilasciata poco prima del termine dell’incarico ha parlato della difficoltà a relazionarsi, prima ancora che con il sistema politico, con quello burocratico, a suo dire chiuso ed estremamente impermeabile ad ogni azione finalizzata a modernizzarne l’attività.

Dal 30 ottobre 2017 è direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano. Dal settembre 2017 è professore visitatore presso l’Università Bocconi di Milano, dove tiene un corso di Fiscal Macroeconomics.

L’incarico da Mattarella

In seguito al tentativo fallito da parte di M5S e Lega di formare un governo dopo le elezioni politiche del 4 marzo ed alla rimissione dell’incarico da parte di Giuseppe Conte, il 28 maggio 2018 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella convoca Cottarelli gli conferisce l’incarico di presidente del Consiglio dei ministri, accettato con riserva, per la formazione di un governo tecnico provvisorio.

La rinuncia e la nuova crisi

Tuttavia, il 31 maggio Cottarelli rinuncia a sua volta “essendosi nuovamente create le condizioni per un governo politico”, spianando così la strada per la nascita del Governo Conte. Tutto il resto, con la nuova crisi politica, è cronaca di questi giorni in piena evoluzione giorno dopo giorno.

Il professor Carlo Cottarelli, con “I sette peccati capitali dell’economia italiana”, edito da Feltrinelli, ha vinto nelle scorse settimane il Premio Letterario Caccuri 2019 per la saggistica, giunto all’ottava edizione.

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