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Primiero, giovani a lezione dai Carabinieri: “Droghe: perchè dire sempre di no”, ecco la situazione locale

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Il tema “educare” nell’accezione più ampia del termine, trova una collocazione di massima considerazione nel Piano Attuativo della Comunità di Valle del Primiero, approvato con Delibera Consiliare del 19 dicembre 2019. Nei giorni scorsi speciale lezione dei Carabinieri agli alunni dell’Istituto Comprensivo e del centro Enaip

Il Maggiore Enzo Molinari, Comandante della Compagnia Carabinieri di Cavalese e in basso il Maresciallo Luciano Osler, Responsabile del laboratorio analisi sostanze stupefacenti di Laives (Bz) con i colleghi della locale Stazione Carabinieri di Primiero

di Liliana Cerqueni

Primiero (Trento) – Un tema che è riconosciuto focale e punta alla cittadinanza attiva, l’inclusione e integrazione scolastica, allo stile di vita sano, alla prevenzione delle dipendenze, al supporto della responsabilità genitoriale, alla guida nell’orientamento.

Le giovani generazioni, la scuola e la famiglia che le affiancano sono i soggetti, in questa sezione del documento, a cui la Comunità si rivolge con azioni e progetti che mirano a obiettivi molto importanti per il tessuto sociale attuale, con ricadute nel prossimo futuro. In quest’ottica, la scuola in particolare, sempre in prima linea e avamposto nella formazione, si è assunta l’organizzazione di interventi che trattano problematiche legate alla realtà vicina ai giovani, partendo dall’informazione, la conoscenza e la prevenzione.

La situazione locale

Nel Piano Sociale del 2018 sono riportati gli ultimi dati disponibili dell’Associazione Provinciale per le dipendenze patologiche – A.P.D.P Onlus operante in convenzione con la Comunità di Valle di Primiero a sostegno di soggetti e famiglie con problemi di dipendenza – dai quali emerge che dal 2015 alla fine del 2017 il 60% degli assistiti era seguito per dipendenza da sostanze, il 20% dipendenza da nuove tecnologie, il 10% dipendenza da gioco, il 10% per disturbi alimentari.

Riguardo la sola dipendenza da alcol, dal 2014 al 2017 i casi seguiti sono in crescita, passando da 55 a 62. Dipendenze e fragilità da contrastare e sostenere esercitando al contempo una valida politica di prevenzione cominciando dai giovani.

Con il titolo “Droghe: perchè dire sempre di no”, nella giornata del 20 febbraio scorso gli studenti della Formazione Professionale e delle Superiori di Primiero hanno incontrato il Maggiore Enzo Molinari, Comandante della Compagnia Carabinieri di Cavalese, il Maresciallo Luciano Osler, Responsabile del laboratorio analisi sostanze stupefacenti di Laives (Bz) e i colleghi della locale Stazione Carabinieri di Primiero.

Una lezione di vita

Un incontro molto esplicito sull’uso della droga e dei suoi effetti, per demolire le numerose informazioni errate, i luoghi comuni ingannevoli, smascherare l’idea manipolatoria che circola sul tema dell’assunzione delle sostanze stupefacenti, spesso tranello per i più giovani e non solo. Lo spaccio e traffico di droga è la seconda fonte di guadagno al mondo con introiti colossali, un enorme mercato che segue precise regole di marketing e raggiunge i consumatori, in fascia di età sempre più bassa, con dati che raccontano come nelle scuole superiori il 30% degli studenti ha provato almeno una volta l’assunzione.

Dati generali, più o meno in linea con quelli che riguardano la nostra provincia, come riportato nella Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze. I dati divulgati dal Centro Studi del Ministero dell’Interno e dal Rapporto dell’Agenzia europea delle droghe, vede l’Italia al 4° posto nell’Unione Europea, per consumo di cocaina, e al 3° posto per consumo di cannabis; una persona su 5, in età tra i 15 e i 34 anni usa sostanze stupefacenti almeno una volta. Primati allarmanti su cui riflettere.

Principio attivo sempre più elevato

Gli effetti delle sostanze stupefacenti – anche quelle leggere – può devastare dal punto di vista organico e generare rischi legati alla mancanza di controllo e coscienza come gli incidenti. Oggigiorno, nella sostanza stupefacente il principio attivo thc è sempre più elevato e occorre tener conto che l’aggiunta di sostanze da taglio molto dannose ne rafforza la pericolosità, aggravando ulteriormente gli effetti e le conseguenze dell’uso dei cannabinoidi.

E’ stato dimostrato come al di sotto dei 25 anni i danni provocati da marijuana e hashish sul cervello siano ancora più evidenti. “Che valore può avere uno ‘sballo’ rispetto quanto si rischia di perdere e alle ricadute drammatiche, a volte permanenti?” è la domanda rivolta agli studenti presenti. L’esortazione più ricorrente, nel corso dell’incontro, è stata quella di informarsi, di essere consapevoli di ciò cui si va incontro, di rivolgersi a persone preparate per avere conferme, risposte e, se il caso, aiuto.

Tutte le dipendenze, compreso alcol e tabacco (80.000 morti all’anno), creano disagio profondo nell’individuo e nel tessuto sociale che lo accoglie; se ne deve parlare, tenendo alta l’attenzione sul problema senza abbassare la guardia. La famiglia è il primo luogo dove dovrebbe nascere consapevolezza, capacità e volontà di osservazione, coraggio nell’intervenire. La scuola, le forze dell’ordine, le istituzioni, le associazioni sono pronte a supportare e adempiere a ciò che il loro ruolo prevede.

Il Trentino e la droga: le sostanze di ieri non sono quelle di oggi. I Carabinieri del laboratorio analisi sostanze stupefacenti di Laives (Bolzano), durante le loro lezioni in classe non risparmiano ai giovani la verità sulla droga. I loro interventi arrivano sempre al dunque. Raccontano ai ragazzi dei giornali in vendita sul web che vendono semi (con relativi reati connessi), ma anche dei corrieri che viaggiano con gli ovuli nella pancia sui bus low cost, mettendo a rischio la vita. Spiegano chiaramente che mille euro di droga in Colombia, corrispondono mediamente a più di trentamila euro in Trentino. Quindi un guadagno enorme per chi la vende, utilizzando ogni tipo di canale per smerciarla, persino davanti alle scuole. Un traffico del male che annienta le vite sempre e comunque. E se le dosi di coca costano mediamente 30/40 euro, oggi il mercato si è inventato persino le porzioni ridotte per i più giovani, che possono essere smerciate anche a 10 euro. Perchè la droga, fa guadagnare più del petrolio, ne sono convinti anche i trafficanti. Non mancano gli esempi in casa: dal giovane che coltiva le piantine a Trento nella casa della parente defunta, al ragazzo di Rovereto fermato sul treno, dopo aver dimenticato la strada di casa. Ma ci sono studenti che arrivano alla disperazione e si “vendono” per acquistare una dose, gettando le loro famiglie nel dolore. A Pergine un ragazzo è arrivato a vendere pezzi dei motorini o a rubare dai parenti per rimediare una dose, a Levico così come in molte altre città, c’è chi chiede 5 euro per il treno o chi ‘frega’ i soldi dei carrelli nel supermercato per uno sballo. Cambiano le droghe, aumentano gli effetti, ma il consiglio rimane sempre lo stesso: decidete con la vostra testa e non fatevi ingannare dalle mode o dal momento: innamoratevi, girate il mondo, fate esperienze con il cuore e riempitevi di vita. Non serve uno sballo, per sognare ad occhi aperti! Cz

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