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Primiero, Auguri a Raffaele Zeni: spegne 103 candeline all’APSP San Giuseppe (LA STORIA)

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Raffaele Zeni nasce a Tonadico il 22 marzo 1913, quarto di nove figli: festeggiato a Primiero

raffaele

Tonadico (Trento) – Quarto di nove figli, di essi ben quattro (ora deceduti) avevano superato la rispettabile età dei novanta anni. D’altra parte la longevità era una caratteristica di famiglia: il papà Tita era vissuto fino a 94 anni e mamma Checa fino a 92.

Una vita intensa

Dopo aver visto da bambino la prima guerra mondiale , da giovane ha svolto l’attività di contadino. Ha effettuato il servizio militare nel corpo dei bersaglieri. E’ stato poi richiamato nel 1939, per essere inviato in Albania, nella sezione carburanti.

Resiste al fronte

Dopo l’attacco dell’Italia alla Russia, viene spedito sul fiume Don. Qui riesce a tenere i contatti con la famiglia tramite delle cartoline, sottoposte a censura, che conserva ancora. Partecipa alla drammatica vicenda della ritirata di Russia, riesce a salvarsi la vita. Ancora oggi è piuttosto restio a parlare dei migliori anni della sua vita, quelli della giovinezza, passati in guerre assurde. Quando ritorna dalla guerra, trova lavoro a Feltre nel mulino Dalla Favera , percorrendo in bicicletta i 35km sulla strada sterrata: partenza lunedì mattina di buon’ora da Tonadico e ritorno il sabato sera , non senza pericoli, perchè i tedeschi in ritirata requisivano tutti i mezzi possibili per scappare. Pericoli ne correva pure con i partigiani che pretendevano i viveri senza tante discussioni.

100anniGirava la provincia di Belluno e Primiero

Raccoglie granaglie e quanto altro può essere necessario. Nel frattempo intrattiene una fitta corrispondenza con la sua amata Rita che sposa nel 1946. Vanno ad abitare a Feltre in una casetta adiacente al mulino, dove nascono tre dei quattro figli. A metà degli anni Cinquanta ritorna a Tonadico con la famiglia e lavora nel negozio di alimentari con la sorella Albina. E’ sempre in movimento: oltre al negozio, nel tempo libero aiuta il fratello Angelo a raccogliere il fieno nei prati del fondovalle e al maso di Fosna, si impegna a fare i tesseramenti per le Acli., fa la legna per l’uso familiare. Sui settanta anni decide di smettere il negozio, ma non certo le attività extralavorative. A ottantasette anni decide di smettere di guidare la macchina.

A novanta anni perde la sua cara Rita, ma non si perde d’animo. E’ sempre in movimento con le sue attività , anche in casa si prodiga a preparare il pranzo per il figlio Gianfranco, poi ad aiutare la sorella Albina in piccole faccende. Nell’anno 2009 il suo cuore fa le bizze , di corsa in ospedale , dove gli mettono il pace maker, ma lui non si ferma ancora, sempre in azione a fare la spesa, a fare una passeggiata, a Messa e a cantare con il coro parrocchiale.

Arrivato a 100 anni, viene festeggiato oltre che dai parenti, dal sindaco, dai bambini dell’asilo che gli cantano “Tanti auguri a te” e da varie autorità. La presenza di così tante persone lo fa emozionare! Dopo un po’ di tempo, quando il suo fido bastone non è più tale e dopo alcune cadute, per un periodo viene assistito dal figlio Renato e ora lo troviamo in casa di riposo, dove con i suoi familiari martedì 22 marzo ha festeggiato il traguardo dei 103 anni.

Tonadico festeggia i 100 anni di Raffaele Zeni

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