NordEst

Porte aperte nelle Malghe del Trevigiano

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Un appuntamento che ritorna dopo il successo delle edizioni scorse, organizzato dalla Provincia di Treviso e dalle Comunità montane del Grappa e delle Prealpi trevigiane.

Domenica 13 luglio, per i visitatori sarà un giorno di relax e divertimento fra il massiccio del Grappa e le Prealpi trevigiane, alla scoperta delle malghe e dei prodotti tipici di montagna. Malghe a Porte Aperte, si propone di incentivare il turismo montano, la piantumazione di Olivi e Meleti autoctoni e l'indispensabile sfalcio dell'erba e mantenimento del verde. Ad oggi nel Trevigiano, esistono 30 malghe pubbliche visitabili dai turisti. Veri e propri caseifici nei quali sono stati fatti notevoli investimenti per renderli a norma igienico-sanitaria.

Ecco le Malghe che apriranno i battenti

Durante la giornata sarà possibile accedere a ben 23 malghe, dove si potrà visitare le strutture e pranzare a base di prodotti tipici a un prezzo convenzionato di 10 euro. Le malghe che apriranno le porte sono situate nei Comuni di Borso del Grappa (Ostaria Vecia, Cason Vecio, Moda, Pat, Coston, Col Serai, Val dei Lebi), Crespano del Grappa (Ardosetta), Paderno del Grappa (Mure, Cason del Sol), Possagno (Archeset, Paradiso); Miane (Budoi, Mont, Posa Punèr), Segusino (Molvine "Binot"), Valdobbiadene (Faè, Barbaria, Balcon, Endimione, Mariech, Pian de Farné), Fregona (Coro).

Inoltre, in alcune strutture sarà consentito assistere alla lavorazione del latte e alla produzione dei prodotti caseari, con relativa degustazione, in altre sono previste attività collaterali: mostre di foto, feste country con dj, cori di canti popolari, trekking a cavallo per bambini, concerti jazz, camminate naturalistiche guidate. In Val Poise, a due passi da Campocroce, si esibirà (alle 10.30 e alle 16.30) un quartetto di fiati, "Tromboni 4tet", coi maestri dell'Orchestra del teatro Carlo Felice di Genova. Tutte le attività sono di libero accesso e gratuite.

L'antica lavorazione del formaggio 

Le malghe attive nel territorio, condotte da pionieri e custodi di una lunghissima tradizione, rappresentano il più avanzato avamposto in quota dell'attività umana e, in particolare, di quella legata al settore primario. Diversi, infatti, sono i prodotti caseari tipici delle malghe, tra questi i noti formaggi "Morlacco" e "Bastardo".

Guarda il Video di Renato Bortot sulla produzione del formaggio

Un lavoro di valorizzazione e tutela li ha portati alla richiesta di riconoscimento comunitario DOP (Denominazione di Origine Protetta), all'inserimento nell'elenco nazionale dei prodotti tradizionali e alla non meno importante inclusione nei presidi agro-alimentari italiani assegnati da Slow Food. Oltre al valore organolettico, i formaggi di malga rappresentano altrettante "cartoline" di promozione di un turismo sostenibile sulle nostre montagne, attento alla natura, all'ambiente e alla cultura locale, interessato alle vicende storiche dei conflitti bellici che hanno coinvolto il Massiccio del Grappa e il Piave.

Questi i principali prodotti di malga che sarà possibile conoscere e gustare partecipando a Malghe porte aperte:

MORLACCO: la crosta rigata è appena percettibile da fresco, mentre con la stagionatura assume maggiore consistenza e vivacità di colore: da paglierino ad aranciato. Il profumo è marcato, latteo, acidulo con note erbacee. L'aroma e il gusto sono intensi con sentori aromatici. L'eventuale stagionatura, in locali appositi di malga, può superare i 2-3 mesi. La produzione media ammonta a 650-700 quintali per anno. I produttori sono 15. È il formaggio tipico del Monte Grappa. La denominazione sembra derivare dalla popolazione dei Morlacchi, pastori di origine dalmata, che qui si stanziarono attorno al 1.200.

BASTARDO: autentica prelibatezza di antica tradizione, è prodotto esclusivamente con il buon latte degli alpeggi del Massiccio del Grappa. Ha crosta liscia, asciutta e pulita, pasta semidura, granulosa con il protrarsi dell'invecchiamento. Il profumo è gradevole, sa di erbe, fiori e fieno; più marcato da invecchiato. Il sapore è dolce, sapido, poi più aromatico e marcato, sino a diventare piccante: l'invecchiamento può protrarsi anche oltre l'anno. I circa 15 produttori ne lavorano 400-500 quintali all'anno.

FORMAGGIO DI MALGA: presenta crosta liscia, di colore paglierino fino al senape; pasta semidura, paglierino chiaro, nel tempo più intenso; occhiatura sparsa medio-piccola. Il profumo, gradevole e mediamente intenso, ricorda il pascolo; diventa più marcato invecchiando. Il sapore è inizialmente dolce, ma con la stagionatura arriva ad essere piccante.

MONTE CESEN: la sua produzione è limitata all'area del Monte Cesen (m 1569 slm) che si trova a sinistra del fiume Piave e fa parte della catena delle Prealpi bellunesi e trevigiane. Si lavora nelle malghe di Valdobbiadene e in quelle dei comuni limitrofi nel periodo dell'alpeggio (da maggio a settembre). Profumo gradevole: di erbe, fiori e fieno, più marcato da invecchiato. Sapore dolce intenso, piccante dopo il quarto mese.

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