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Piano Casa, Berlusconi: “Decreto legge entro pochi giorni”, soddisfatto il Trentino

Accordo Governo – Regioni  – L’intesa sul piano casa sara’ ratificata in mattinata in Conferenza Unificata e successivamente sempre a Palazzo Chigi, sara’ esaminata dal Consiglio dei Ministri. L’accordo prevede aumenti volumetrici del 20 per cento per le abitazioni uni e bifamiliari e comunque fino a 1.000 metri cubi, e del 35 per cento in caso di demolizioni e ricostruzioni nel rispetto delle biotecnologie e la sostenibilita’ ambientale. Il governo varera’ entro dieci giorni un decreto ‘leggero’ per la semplificazione normativa di esclusiva competenza dello Stato.

L’intesa – L’intesa prevede che entro dieci giorni prenda forma un decreto legge che dovrebbe limitarsi a indicare le competenze del governo in materia e a semplificare le normative, poi – entro novanta giorni – tocchera’ alle Regioni adeguare le proprie leggi alle indicazioni proposte dall’esecutivo. Il punto piu’ importante dell’accordo stabilisce che saranno governo e Regioni a compiere insieme lo studio di fattibilita’ per verificare quali misure adottare a proposito delle risorse necessarie all’edilizia pubblica residenziale. Nell’accordo, infatti, non sono previste risorse aggiuntive da parte del governo a sostegno dell’edilizia popolare.

Soddisfazione dalle Regioni –
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani ha sottolineato che i lavori del piano casa saranno svolti nel rispetto delle norme sulla sicurezza e con lavoro regolare e forme di rendicontazione che mettano in chiaro tutti i lavori che verranno fatti. Le Regioni avranno 90 giorni di tempo per emanare, ciascuna, le norme per consentire l’attuazione del piano casa.

L’intesa raggiunta prevede aumenti volumetrici del 20% per le abitazioni e del 35% nei casi di demolizione e ricostruzione, purchè compiuti con tecniche di bio-edilizia le volumetrie si riferiscono solo all’edilizia residenziale, mentre i centri storici e tutte le aree protette non verranno toccate dal piano casa, nel pieno rispetto dei programmi urbanistici. In extremis si è raggiunto l’accordo per il varo di un tavolo che metta a punto uno studio di fattibilità per verificare quali misure adottare per l’edilizia pubblica.

Il Trentino a Roma – 
L’assessore provinciale all’urbanistica Mauro Gilmozzi, conferma il giudizio sostanzialmente positivo già espresso. "Avevamo chiesto – spiega l’assessore – che il Governo non intervenisse in materia con un decreto e lo abbiamo ottenuto: è stato infatti raggiunto un accordo volontario fra le parti, basato su principi condivisi, tra i quali il rispetto per la nostra Autonomia speciale. Chiarito il piano dei rapporti istituzionali, il Governo si è impegnato ad intervenire con misure di semplificazione nelle materie di propria competenza (come la Via, la Vas, la tutela del paesaggio e così via).

Le Regioni a loro volta si sono impegnate ad aggiornare i loro strumenti urbanistici ispirandoli ad obbiettivi comuni di contrasto della crisi economica. In Trentino, coerentemente con le misure anticrisi introdotte dalla Finanziaria, stiamo già lavorando ad alcuni articoli di snellimento e semplificazione burocratica nel rilascio dei titoli abilitativi edilizi. In questo contesto, con spirito collaborativo, valuteremo, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, altri ulteriori elementi che possano risultare utili al raggiungimento dell’obbiettivo comune di fronteggiare gli effetti della crisi. Va dato atto al presidente della conferenza delle Regioni e al ministro competente di avere saputo condurre una trattativa che ha portato i diversi soggetti su un piano di positiva collaborazione, nell’interesse di tutto il Paese."

In breve dal Trentino

IL COMMISSARIO EUROPEO DANUTA HUEBNER IN VISITA IN TRENTINO

VISITA DEL COMITATO ANDINO PER LA PREVENZIONE DEI DISASTRI
 

Categories: NordEst
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