Primo Piano NordEst Belluno

Pianaz in Val di Zoldo: interventi per 1,5 milioni per ridurre il rischio idrogeologico

Share Button

Intervento deciso in seguito al crollo parziale delle opere costruite in precedenza

Belluno – La frazione di Pianaz in Val di Zoldo (Belluno) è stata pesantemente colpita dall’alluvione del 1966 che, fra l’altro. causò un profondo e ripido dissesto in sinistra orografica del torrente  Maè. A seguito di quell’evento fu realizzato un muro d’argine della lunghezza di circa 110 metri al piede della versante, interessato dal dissesto e una briglia a valle del muro stesso.”Negli anni la dinamica fluviale ha profondamente modificato l’alveo del torrente Maè – fa presente l’assessore regionale alla difesa del suolo Gianpaolo Bottacin – e, più di recente, l’evento alluvionale del novembre 2014 ha contribuito significativamente al crollo parziale delle opere costruite. Proprio a seguito di quest’ultimo evento abbiamo finanziato tre interventi, che stiamo seguendo tramite i nostri uffici del Genio Civile, per ripristinare il regolare deflusso delle acque del Maè”.

Dopo un primo piccolo intervento – effettuato immediatamente e conclusosi con un ripristino provvisorio della funzionalità delle opere che avevano ceduto – con cui è stato rimpiazzato il tratto di muro crollato e  rafforzata la briglia,  “stiamo ora ultimando un secondo intervento – spiega l’assessore – per un investimento complessivo di 520.000 euro, con il quale è stata ripristinata la sezione di regolare deflusso del torrente Maè, mediante l’adeguamento dell’alveo, il consolidamento del suo fondo e la realizzazione di due tratti di difesa spondale, una in sinistra orografica a monte del Rio de Vido ed una in destra”.

“L’attenzione che come Regione stiamo dedicando  nei confronti di tutto il territorio, sempre particolarmente fragile di fronte a eventi di carattere eccezionale – evidenzia Bottacin -, è costante sia in termini di monitoraggio che di interventi di carattere preventivo. Oltre agli interventi in senso stretto, abbiamo infatti in stato avanzato anche un lavoro di censimento georeferenziato di tutte le opere idrauliche realizzate a carico del torrente Maè da parte dei nostri uffici forestali, un lavoro che ci consentirà di capire meglio quali lavori di difesa idrogeologica programmare per il futuro”.

“Nel frattempo, sempre tramite il Genio Civile – conclude Bottacin -, in prossimità dell’abitato di Pianaz  abbiamo progettato anche un terzo intervento, dell’importo totale di 900.000 euro, con il quale saranno ricostruite le opere idrauliche crollate o irrimediabilmente danneggiate e saranno ulteriormente consolidate quelle ancora utili”.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *