Per gli 8 italiani su 10 che non andranno in vacanza durante le Feste natalizie o di fine anno, risulta lampante che la motivazione più forte per giustificare questa privazione è di tipo economica-finanziaria. Le difficoltà colpiscono soprattutto gli impiegati pubblici, gli studenti, i pensionati ed i disoccupati: tra loro, il 31% dichiara di non avere sufficiente disponibilità economica ed il 15% ritiene che i prezzi siano troppo alti rispetto alle proprie possibilità. Anche il desiderio di riconnettersi alla famiglia, però, gioca un ruolo importante: il 23% degli italiani rimarrà a casa per stare con i propri cari.
Chi parte non resta fuori molto tempo. Una quota molto consistente di rispondenti (78%), infatti, non intende prolungare la vacanza oltre i sette giorni. Scendendo nel dettaglio, la maggiore preferenza (51%) si concentra su una sosta di brevissima durata, dai 3 ai 5 giorni. I compagni di viaggio preferiti continuano ad essere i propri cari: anzitutto la famiglia (scelta dal 40% degli intervistati che faranno una vacanza), irrinunciabile specialmente per i 35-44enni; ma anche il partner (27%), soprattutto per i più giovani (25-34 anni) e per coloro che devono gestire una famiglia molto numerosa (con più di 4 componenti); il 22% invece preferisce trascorrere la villeggiatura con i propri amici. Gli unici che si azzardano a programmare una vacanza in solitudine sono i giovanissimi (dai 18 ai 24 anni).
Calano le prenotazioni, e si fanno soprattutto su internet – Decisa riduzione delle prenotazioni, tra il 23 e il 28% in meno rispetto al 2010. Persiste invece la predilezione di gran parte degli italiani (45%) per l’organizzazione e la prenotazione del viaggio in modo autonomo (grazie ad internet, per telefono, ecc.). Viceversa, rispetto agli anni precedenti, si è ridotta di molto la percentuale di persone intenzionate a partire senza prenotare (da 25% nel 2009 al 12%): sembra di poter scorgere dunque, anche in coloro che si concedono uno svago fuori casa, la necessità di essere prudenti, programmando e definendo con precisione le proprie spese.
Trionfa il low-cost – Al ribasso anche la previsione di spesa per persona che mediamente si aggira intorno ai 600/700 euro: si rivela una variazione in negativo del 18% rispetto al 2010 (la stima della spesa media era di circa 800 euro). In particolare, più della metà degli intervistati non ha intenzione di spendere per la villeggiatura invernale più di 500 euro; mentre un ulteriore 30% è disposta a salire di qualche centinaio di euro, senza però andare oltre ai mille. In totale, gli italiani spenderanno 5,2 miliardi di euro per le loro vacanze invernali.
Chi uò sceglie l’albergo, chi non può si adatta – Acquisisce preferenze l’albergo, quest’anno scelto dal 31% degli italiani contro il 23% del 2010, superando anche la scelta di soggiornare presso amici o parenti (dal 26% dello scorso anno al 20%). Seguono in graduatoria i bed & breakfast e le case in affitto. Crolla, rispetto alle vacanze invernali degli anni precedenti, l’utilizzo della seconda casa di proprietà (dal 16% nel 2010 – con dati percentuali simili o superiori negli anni precedenti- al 5% in questo anno 2011); il fatto che l’albergo acquisisca preferenze mentre praticamente tutte le altre tipologie di alloggio ne perdono, sembra suggerire che il divario tra ricchi e poveri è in aumento: anche chi, fino all’anno scorso, poteva concedersi una vacanza poco costosa quest’anno ha dovuto comunque rinunciarvi.
Italia in testa alle mete preferite, ma cresce l’Europa – La meta di viaggio prediletta è ancora il Bel Paese, scelto dal 62%; nonostante ciò, rispetto allo scorso anno, la preferenza è diminuita di 15 punti percentuali. Le regioni italiane più gettonate per trascorrere il periodo di riposo natalizio o di inizio anno nuovo sono il Veneto, seguito dal Trentino-Alto Adige, dal Lazio e Dalla Toscana. Per contro, è aumentata la quota di italiani che decide di trascorrere la pausa natalizia in luoghi internazionali. In particolare, le destinazioni europee sono quelle ad acquistare più punti (da 16% nel 2010 al 27%), selezionate specialmente dai più giovani (18-24 anni).
In vacanza? Meglio rilassarsi che divertirsi – Lo ‘stacco’ invernale degli italiani sarà all’insegna del relax più che dello svago: più della metà degli italiani (52%), infatti, ha dichiarato di aspettarsi riposo e relax dalle vacanze di Natale e/o di Capodanno. Meno di un italiano su quattro, il 24%, è alla ricerca di divertimento ed evasione, mentre un ulteriore 18% vuole cogliere l’occasione per un proprio arricchimento culturale. Di conseguenza le mete più gettonate (33%) sono di tipo culturale (città d’arte, ecc), anche se, rispetto al 2010, queste sembrano perdere appeal; sono soprattutto i laureati a sceglierle. Anche la seconda meta classificata, la montagna, pur mantenendo la propria posizione (21%), perde molte preferenze. E il mare, a sorpresa, accoglie nuovi favori (24%).