NordEst

PD, Pacher stravince con il 70%

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Con quasi 13mila voti, Alberto pacher sindaco di Trento, è stato eletto segreterio del Partito democratico in Trentino. Un vero e proprio trionfo per il primo cittadino

Alle 17 di domenica, sono state 7631 le persone che hanno votato alle primarie del partito democratico. Davvero un numero importante per questo nuovo partito che ha scelto il suo segretario ed eletto i 60 componenti (su 64) dell'assemblea provinciale. Quattro di loro, sono invece membri di diritto. I seggi allestiti in Trentino sono stati 71.

Ecco l'affluenza in ogni seggio aggiornata alle 17

I risultati finali dal sito del partito democratico trentino: 

I risultati definitivi

Pacher verso la guida del Pd

Nella giornata di domenica, il partito democratico è stato il protagonista della scena politica trentina con le primarie in tutta la provincia. Gli elettori potevano scegliere fra Mattia Civico e Alberto Pacher, anche se l'elezione di Pacher è stata fin dall'inizio, pressochè scontata.

Verso le elezioni di ottobre 

E' ormai iniziato il conto alla rovescia in vista delle prossime elezioni provinciali di ottobre in provincia di Trento. Se il centrodestra continua a temporeggiare e a dividersi sul nome definitivo del candidato che guiderà l'intera coalizione, nel centrosinistra le cose non vanno molto meglio.

Vera coalizione o futuro da separati in casa?

Che i rapporti tra Pd e Partito territoriale non siano facili, lo si intuisce nelle dichiarazioni di questi giorni. La decisione di sciogliere la margherita trentina, apre certamente nuovi scenari. Dellai si affretta a smentire divisioni interne e precisa che solo "la stupidità può creare divisioni tra Pd e partito territoriale".

Nasce il partito territoriale 

Il partito di Dellai, si chiamerà invece "Unione per il Trentino" , punta su un'immagine più fresca e vicina ai giovani, grazie ad un nuovo logo. Non usa mezzi termini il governatore per rispondere a Rosy Bindi che a Trento lo aveva criticato per la scissione dei margheritini e si chiede perchè "i dirigenti di Roma vengono in Trentino a rompere le scatole, quando proprio loro hanno consegnato il Governo a Berlusconi".

I consiglieri provinciali più fidati del governatore Dellai, hanno scelto il partito territoriale che ha mosso i primi passi da Miola di Pinè, tenuto a battesimo dal presidente della provincia e dal già coordinatore della lista civica margherita, Giorgio Lunelli. Nel partito democratico fino a ieri osteggiato, trovano posto invece le anime più vicine agli ex Ds. Anche gli autonomisti saranno con Dellai, purchè nella coalizione non ci siano forze di estrema sinistra.

Una delle colonne della margherita trentina, Giorgio Casagranda ha scelto ufficialmente di stare nel partito democratico, dichiarando sul suo sito che "il Partito Democratico del Trentino è l’ideale proseguimento di quel sogno che in molti abbiamo avuto in comune".

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