Primo Piano Trentino Alto Adige Primiero Vanoi

Passo Rolle, il senatore Sergio Divina (Lega) interroga sulla Caserma dismessa della Guardia di Finanza

Share Button

Mentre sembra ormai sempre più vicina la demolizione dell’Albergo passo Rolle – acquisito nelle scorse settimane dalla Provincia – in questi giorni il senatore della lega Nord, Sergio Divina interviene sulla questione della caserma dismessa della Guardia di Finanza. Intanto il dibattito sul futuro del passo prosegue

Passo Rolle – ex-caserma della Guardia di Finanza

Roma – Ecco il testo integrale dell’intervento del senatore Divina:

Al Ministro dell’economia e delle finanze – Premesso che a quanto risulta all’interrogante:

“A Passo Rolle, frazione del Comune di Primiero-San Martino di Castrozza e parte integrante del parco naturale di Paneveggio-Pale di San Martino, posizionato al cospetto del più esteso gruppo delle Dolomiti, è presente, da quasi un secolo, un distaccamento della scuola alpina della Guardia di finanza di Predazzo (la più antica al mondo) che ha iniziato, proprio sul Passo, i primi corsi di addestramento sciistico nel lontano 1922;

col passare degli anni la presenza della scuola alpina a Passo Rolle si è sempre più consolidata fino alla costruzione di una grande caserma intitolata al generale Giuseppe Ferrari nel 1956, e rimasta attiva per 40 anni;

nel 1996 i finanzieri si sono spostati nella limitrofa caserma Cimon-Colbricon, costruita ex novo abbandonando di fatto la vecchia caserma Ferrari. La scelta di costruire una nuova caserma ed abbandonare quella già esistente invece di ristrutturarla fu ai tempi molto contestata, soprattutto per le ingenti risorse pubbliche utilizzate;

allo stato attuale dunque, sul Passo sono presenti 2 caserme, una abbandonata a se stessa ed in evidente stato di degrado, col tetto sfondato dalle nevicate divenuto un rudere a ciel aperto (caserma G. Ferrari) e l’altra (Cimon Colbricon), ancora operativa, ma scarsamente utilizzata per scelte dovute al comando dell’Arma;

considerato che:

questa situazione di incuria e di mala gestione di beni pubblici si ripercuote negativamente non solo sull’immagine della Guardia di finanza, ma anche sulle attività turistiche di tutta l’area;

infatti l’ex caserma Giuseppe Ferrari, diventata oggi un vero e proprio eco-mostro (peraltro pericolante, mal protetto e di facile accessibilità anche per curiosi e ragazzi, dunque potenzialmente pericoloso) è sita proprio sulla sommità del Passo, visibile da chiunque vi transiti e luogo di sosta molto frequentato dai turisti, perché punto da dove si può ammirare uno dei panorami più belli delle Dolomiti, pubblicizzati anche dalla Regione Trentino-Alto Adige all’Expo di Milano 2015;

va ricordato che proprio le Dolomiti sono da qualche anno riconosciute anche come patrimonio dell’Umanità e per questo tutelate dall’Unesco, che richiede la massima attenzione alle regole di rispetto ambientale sui siti protetti;

non è più accettabile dunque a giudizio dell’interrogante il protrarsi di questa situazione, alla luce anche dell’intervento nei confronti di un altro eco mostro presente sul Passo, l’ex albergo Rolle, acquistato dalla Provincia di Trento proprio per essere demolito allo scopo di un ripristino ambientale dell’area;

tenuto conto anche che la Guardia di finanza è sempre stata una risorsa per il Passo ed è ancora considerata tale dagli abitanti e probabilmente la scuola alpina di Predazzo pur volendo da tempo intervenire al riguardo non lo ha potuto fare perché priva delle risorse adeguate,

si chiede di sapere:

se si intenda dotare delle risorse necessarie la scuola alpina di Predazzo per consentirle di demolire o ristrutturare al più presto l’edificio e riqualificare l’aerea ora in completo stato di degrado della Caserma G. Ferrari;

in alternativa se sia stata prevista la possibilità di vendita a privati o la cessione gratuita o altre forme incentivanti per dare in gestione l’area a enti pubblici, quali il Comune di Primiero-San Martino, il Comune di Predazzo, all’ente Parco naturale di Paneveggio o alla Provincia autonoma di Trento (in cambio magari di altre concessioni) allo scopo di sostenere la vocazione turistica del Passo e allo stesso tempo di risolvere il problema, sia d’immagine per la Guardia di finanza che ambientale, paesaggistico e anche di messa in sicurezza, dovuto al degrado dell’area occupata dalla caserma G. Ferrari”.

  • In breve/Il Dibattito su Rolle

Italia Nostra favorevole al progetto “La Sportiva”  – Mentre le trattative per la cessione degli impianti di Rolle, sembrano ormai alle fasi finali, sul futuro del passo interviene Italia Nostra – Trentino. “Passo Rolle senza impianti – si legge nella nota – con la proposta, avanzata da La Sportiva di Predazzo, di smantellare gli impianti da sci del Passo Rolle ha violato il dogma su cui si regge gran parte della “filosofia” turistica trentina: non esiste turismo alpino senza impianti e piste da sci. L’alternativa è convertire il Passo a un diverso turismo invernale. In questo scenario, la proposta de La Sportiva sembra molto promettente e andrebbe sostenuta con convinzione da cittadini e operatori.  La proposta di puntare sulle singolarità del Rolle sembra intimorire una parte dell’imprenditoria turistica, dominata da un’ansia d’omologazione, da una pulsione conformistica che impone d’aderire ai modelli più massificati, anche a costo di trascurare – e persino sacrificare – le proprie eccellenze. Inutile appellarsi alla ragione o all’evidenza: chi propone di scostarsi da quel modello è visto come un pericoloso eretico o un visionario irresponsabile. Se poi quel modello è sostenuto da risorse pubbliche, l’eresia è considerata sabotaggio. Sul Rolle si gioca una partita che è culturale prima che economica. Del resto, i due termini sono interdipendenti: non c’è reale sviluppo economico che non sia preceduto e accompagnato da un’effettiva crescita culturale.Serve un radicale cambio di prospettiva, e mentre dal Linfano e da Serodoli continuano a giungere pessime notizie, si spera davvero che dal Passo Rolle venga la dimostrazione che la tutela del paesaggio – oltre che un dovere costituzionale, un atto di amore per il proprio territorio e di rispetto per le future generazioni – può essere anche un buon affare”.

Maestri di sci contrari al progetto di smantellamento Impianti – Nei giorni sui progetti legati al passo erano intervenuti anche i maestri di sci della Scuola Dolomiti (una delle due scuole locali) bocciando la proposta “La Sportiva”, manifestando il convinto sostegno a favore del rilancio dello sci alpino, quale elemento essenziale dell’offerta turistica invernale del territorio. “Come lavoratori e professionisti che operano e vivono grazie allo sci alpino (e che, per primi, sarebbero toccati dagli effetti negativi del possibile stravolgimento del Protocollo) – ha sottolineato il direttore Rolando Tagliapietra – esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per la posizione assunta da alcuni Amministratori che sembrerebbe mettere in discussione il futuro della messa in rete di Rolle. La piega presa dal dibattito in corso sembra ridurre la discussione ad una contrapposizione tra chi vagheggia la visione ‘green’ di Rolle e chi crede che sia finalmente possibile condividere un futuro comune c.d. ‘white’ del Passo con San Martino. In realtà, entrambe le posizioni possono esprimere fattore di crescita per il nostro turismo. Esse, tuttavia, non dovrebbero confliggere ma, piuttosto, contribuire al progresso comune del Territorio. Siamo cittadini del Primiero e del Vanoi, non sudditi, e non possiamo accettare che gli impegni presi insieme a tutti gli altri firmatari del Protocollo 2015 possano venire messi in discussione. A quanti ci leggono, rivolgiamo l’invito a fare quanto possibile affinché si proceda senza altri indugi a dare avvio alla 3° fase del piano di investimenti per il collegamento (economicamente sostenibile) di San Martino con Passo Rolle, senza nascondere la speranza che – in un futuro non troppo lontano – si possano mettere in rete le nostre ski aree con il Valles, il San Pellegrino e le altre ski aree vicine”.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *