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IL DIBATTITO/Passo Rolle riaperto da venerdì mattina: continua il confronto sul futuro della località

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Riaperto il passo Rolle da venerdì mattina, dopo l’ultima chiusura. Prosegue intanto la raccolta firme online e il confronto sul futuro dell’intero Primiero, che ha urgente bisogno di un rilancio economico e turistico

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Passo Rolle (Trento) –  Non c’è pace per passo Rolle. Dopo l’ultima petizione online lanciata nel febbraio 2014 che ha ottenuto oltre 1200 adesioni, il tema rimane ancora al centro dell’attenzione e il territorio di Primiero si mobilita nuovamente per sollecitare una soluzione urgente al problema del passo.

La nuova petizione online

“La Galleria antivalanghe per Passo Rolle (nella foto) deve essere realizzata – si legge nella nuova petizione lanciata online in queste ore – il Passo Rolle è in crisi con alberghi in liquidazione, case all’asta e strada che nel versante del Primiero è rimasta chiusa anche per 72 giorni d’inverno. E’ una sorta di Sos per il Passo Rolle – si legge – quello che viene lanciato in questa petizione da amministratori, operatori turistici, ma anche semplici cittadini che come pendolari giornalmente devono superare il passo per recarsi in Val di Fiemme e Fassa e viceversa.

Il Passo Rolle – spiegano i promotori – è una perla delle Dolomiti trentine di valore inestimabile, uno dei simboli del Trentino con il suo Cimon della Pala e la Baita Segantini, ed è ridotto piuttosto male. Prova ne sia la condizione molto precaria dello storico Albergo Passo Rolle, in liquidazione, un edificio a due piani interessato da un’asta giudiziaria, un parcheggio che non si presenta certo degno di una località turistica così pregiata, e tanto altro.

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rolle2014Negli anni scorsi si sono mossi gli amministratori locali, che hanno chiesto al presidente della Provincia interventi urgenti per la messa in sicurezza di questa importante strada con azioni che siano risolutive. Ma al momento la Provincia non ha dato indicazioni certe che possano risolvere definitivamente, il problema di assicurare la viabilità del Passo Rolle. Il presidente della locale Commissione valanghe, Luciano Scalet, aveva consegnato dei rendering, proponendo alcune soluzioni che potrebbero sicuramente mettere in sicurezza una volta per tutte il Passo Rasso Rolle.

Con la consulenza del dottore forestale Silvio Grisotto, erano stati presentati agli Uffici competenti Provinciali, dei rendering grafici riguardanti una galleria sotterranea ricavata da uno scavo tipo trincea e ricoperto da prato adibito a pascolo e una galleria artificiale aperta. Sullo stesso tragitto della ipotetica galleria sotterranea, si era anche preventivato uno scavo provvisorio, tipo vallo-tomo e in funzione di opera passiva. La popolazione del Primiero e Vanoi e tutte le persone amanti della Comunitá – conclude la petizione online – chiedeno che la soluzione alla viabilità sul tratto stradale interessato, venga risolta con la galleria giá proposta dalla Commissione Valanghe, unica opera che veramente può superare questo annoso problema che oramai si ripete ogni inverno”.

>Link alla petizione per passo Rolle

>Nei giorni scorsi la protesta dei residenti

L’amarezza corre in rete

“Mi sembra che ormai non servano altre parole”, si legge tra i commenti – alla nuova petizione per passo Rolle. Ma anche: “Il passo Rolle non è importante solo dal punto di vista paesaggistico ma é un valico strategico di collegamento tra Primiero e il resto della regione!”. Qualcuno invece sottolinea: “Firmo perché non muoia il nostro territorio e per la gente che ci va a lavorare!”.

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3 Replies to “IL DIBATTITO/Passo Rolle riaperto da venerdì mattina: continua il confronto sul futuro della località

  1. Sono un altro dei pendolari quotidiani, che durante l’inverno spendono dei loro soldini, del loro sonno, e dei loro sacrifici per le continue chiusure del Passo.
    Per coerenza e protesta auspico che la locale Commissione Valanghe rassegni in toto le proprie dimissioni, scaricando di fatto la patata bollente alla Provincia. A poco servono i proclami se poi durante l’inverno si sta al gioco della Provincia togliendole le castagne bollenti dal fuoco. Coraggio e coerenza servirebbero.

  2. Parla un “reduce”dell inverno 2014 costretto all odissea quotidiana di affrontare il doppio dei chilometri per raggiungere il posto di lavoro…Siamo alle solite:tanti proclami,tante promesse,soldi stanziati…per far che ?niente di niente.anzi….poi dicono che certe cose succedono e ci sono solo a sud….vergogna!è più probabile che facciano il ponte sullo stretto che un tunnel assolutamente fattibile e indispensabile per mille ragioni nel ricco e virtuoso Trentino..ci stanno tagliando fuori dal mondo i nostri.super amministratori….

  3. Primiero e San Martino, come del resto anche Passo Rolle, stanno vivendo il periodo più buio mai vissuto prima. Mentre tutte le località limitrofe, e dico tutte, investono continuamente per tenere alto il nome di località con forte vocazione turistica, la nostra vallata non riesce a togliere un ragno dal buco. Ci stiamo infangando in una situazione paradossale, dove al panorama e al paesaggio più belli e rappresentativi del Trentino si contrasta la più grande disorganizzazione e incapacità di prendere qualsiasi decisione di spicco. E tutto questo, mi chiedo, perché? Forse per l’incapacità dei nostri amministratori finora insediatisi o per le invidie sempre presenti tra vari operatori del settore turistico? Collaborazione ci vuole, questo credo fortemente, e soprattutto buon senso. Perché risolvere il problema della viabilità (almeno quello) deviando la statale sulla Busa Bella è veramente una soluzione impensabile (anche se qualche “tecnico molto competente” in provincia aveva ipotizzato tale soluzione…) Ma bravi, così facendo, una futura pista di rientro da Passo Rolle a San Martino dove la facciamo passare? Attraverso i laghetti di Colbricon? Alle volte sembra proprio che viga la regola dell’incompetenza: più uno è incompetente, più viene ricoperto di ruoli di spicco! Ma allora, cosa aspettiamo a fare questa galleria? Lo potrebbe affermare anche un bambino che a livello paesaggistico è la soluzione meno impattante e permetterebbe anche la definitiva rimozione di quegli orribili paravalanghe che interessano tutto quel versante, e per i quali negli anni sono stati spesi un sacco di soldi, rivelandosi pure un fallimento totale. Con questo ho concluso, speriamo davvero che qualche competente in materia abbia il lume di ragionare stavolta.
    Elmar Fontana, maestro di sci e carpentiere del legno.

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