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Padova, 409 trapianti di rene in 25 anni

Il Centro Trapianti di rene pediatrico dell’Azienda Ospedaliera di Padova compie 25 anni di attività, ed oggi ha festeggiato la ricorrenza presentandosi con un record nazionale: dalla sua attivazione ad oggi ha effettuato 409 interventi che hanno ridato una vita normale ad altrettanti piccoli affetti da patologie renali incurabili. Questo e altri dati sono stati diffusi nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla sanità, del direttore generale dell’Azienda Adriano Cestrone, del direttore sanitario Giampietro Rupolo, della direttrice del Centro Luisa Murer, del direttore della chirurgia pediatrica Giovanni Franco Zanon e di quello dell’urologia pediatrica Waifro Rigamonti.

Non senza un pizzico di giustificato orgoglio, la Murer e Zanon hanno ricostruito 25 anni di attività, ricordando l’era pionieristica vissuta dai loro predecessori, ma anche descrivendo una situazione attuale che ha spinto l’assessore alla sanità a definire la struttura “senza dubbio la prima in Italia ma anche proiettata nell’olimpo internazionale. Un’eccellenza di cui il Veneto è fiero e per la quale, nonostante le immense difficoltà economiche generali non mancherà mai il nostro appoggio”. Tra i record del Centro patavino ne sono stati sottolineati alcuni particolarmente significativi: il primo trapianto da vivente effettuato nel 1991 in un ragazzina di 15 anni con donatore un genitore; il più piccolo bambino mai trapiantato in Europa, del peso di 4.500 grammi, nel 2000; il più piccolo trapiantato da donatore vivente nel 2009 con un rapporto di peso ricevente-donatore di 1 a 7.
Il segreto del successo, è stato sottolineato oggi, sta però nella capacità di fare squadra, con una costante collaborazione interdisciplinare che coinvolge numerose equipes mediche ed infermieristiche, attive e disponibili 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, perché un organo per ridare la vita ad un piccolo può arrivare di notte, a Natale, a Ferragosto.
A Padova si sono così potuti affrontare trapianti in bambini molto piccoli, con patologie malformative molto complesse del rene e delle vie urinarie, accompagnando la fase chirurgica vera e propria con un intenso lavoro sul piano medico e su quello fondamentale dell’assistenza psicologica e dell’accompagnamento dei piccoli pazienti e dei loro genitori in una fase così difficile della loro vita.
Ringraziando i sanitari presenti, l’assessore regionale li ha definiti “un grande esempio di preparazione scientifica ma anche di umanità. Guardandoli negli occhi – ha detto al termine della conferenza stampa – si capisce al volo che questi piccoli sofferenti sono un po’ tutti loro figli e questo fa onore agli uomini e alle donne di questa struttura ben oltre le loro grandi capacità mediche”. In questi anni, oltre che i 409 trapianti di rene, sono stati eseguiti anche doppi trapianti rene-fegato e rene-cuore in collaborazione con gli specifici centri dell’azienda sanitaria patavina.

Categories: NordEst
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