Il ferimento del pensionato mentre passeggiava col cane a Terlago risale allo scorso 22 luglio
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Orsi. Dai laboratori FEM la conferma sull’identità dell’orso di Terlago: “Genetica riferibile a KJ2”
Trento – Colpo di scena nella vicenda relativa alla presunta aggressione di un orso ai danni di un escursionista trentino, al quale l’Enpa rinnova gli auguri di pronta guarigione.
Secondo quanto riferito a Radio 3 Scienza da Claudio Groff, responsabile settore grandi carnivori, servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, “Sarebbe stato il pensionato ad aggredire per primo l’animale e non viceversa”. A sostenerlo è l’Ente nazionale protezione animali, in una nota, a proposito del ferimento, lo scorso 22 luglio, di un uomo che passeggiava col cane a Terlago.
“Groff, citando la testimonianza resagli dallo stesso ferito – prosegue l’Enpa – chiarisce infatti che l’idraulico settantenne di Cadine ha attaccato l’orso a colpi di bastone, perché terrorizzato dalla comparsa improvvisa del plantigrado.
In attesa vengano chiariti ulteriori elementi, quali – ad esempio – l’eventuale presenza di cuccioli o il ruolo giocato avuto dal cane nell’innervosire il plantigrado – continua l’associazione animalista – prende dunque corpo l’ipotesi dell’errore umano. Con buona pace di tutti coloro i quali non avevano perso tempo nell’invocare la forca per il povero orso.
Al presidente Rossi – continua la nota ripresa dai giornali nazionali – e all’amministrazione provinciale di Trento, che hanno dimostrato di non essere in grado di gestire la situazione né di informare o sensibilizzare i cittadini sui comportamenti corretti da tenere – conclude la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi – chiediamo di trarre le necessarie conseguenze, fermando una inaccettabile caccia all’orso. Al Presidente del Consiglio Gentiloni chiediamo di non concedere ulteriori `privilegi venatori´ alla Provincia autonoma di Trento”.