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Orsi e lupi si raccontano a Natale

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Animali nelle Alpi

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Roma – Orso bruno, lupo, gallo cedrone, pernice bianca: sono i protagonisti di una ‘favola’ di Natale con cui queste specie animali raccontano in prima persona la loro ‘storia di fuga dall’estinzione’. L’iniziativa e’ del Wwf che ha presentato il nuovo capitolo del dossier ‘Alpi-Tetto d’Europa al sicuro’, interamente dedicato alle 30 mila specie animali alpine, ai relativi fattori di minaccia e ai progetti di conservazione.

Delle 30 mila specie alpine – rileva l’associazione – si stimano oltre 20 mila specie di invertebrati, circa 200 di uccelli nidificanti, 80 di mammiferi, altre 80 di pesci, 21 di anfibi e 15 di rettili. Vere ‘special guest’ di questo racconto corale sono i cosiddetti ‘relitti glaciali’ della fauna nord-europea, dalla Pernice bianca al Gallo cedrone fino all’Arvicola delle nevi, approdati sulle Alpi a seguito delle varie ere glaciali che hanno interessato l’Europa, a partire da circa 2 milioni di anni fa fino all’ultima, la glaciazione di Wurm, terminata appena 10mila anni fa, e lasciato ben poche tracce del clima tropicale di 65 milioni di anni fa, quando il Vecchio Continente era ancora ricoperto di piante tropicali e animali esotici.

”Oggi per proteggere questo tesoro di biodiversita’ che unisce l’Italia all’Europa – spiega Fabrizio Bulgarini, responsabile Conservazione del Wwf Italia – bisogna continuare a lottare contro minacce come la perdita di habitat naturali e semi-naturali (cioe’ quelli creati dalle attivita’ condotte per secoli dall’uomo, come i pascoli), la caccia,il bracconaggio e ipotesi sempre piu’ reali di sfruttamento non sostenibile delle risorse naturali (foreste, acqua, suolo ecc).

Tutto cio’ e’ notevolmente aggravato dai cambiamenti climatici che stanno provocando un grande impatto sulle Alpi Ognuno di noi puo’ contribuire a costruire un lieto fine per la fiaba Wwf del Natale 2012, regalando a se’ stesso, ai propri cari e alla Natura l’adozione di una specie a rischio e sostenendo cosi’ i progetti di conservazione del Wwf, che si estendono dalle Alpi fino al Bacino del Congo in Africa”.

Nel nuovo capitolo del dossier del Wwf ogni specie racconta la sua storia. Per esempio l’orso bruno narra che la sua popolazione conta ”solo 35-40 orsi in un’area che comprende 5 regioni italiane. La persecuzione da parte della vostra specie sulle Alpi mi ha portato ai margini dell’estinzione… E poi mi accusate di essere un po’… orso!”. ”Mi ha salvato la mia voglia di camminare”, dice invece il lupo che e’ ritornato nel suo amato ecosistema alpino agli inizi degli anni ’90.

C’e’ poi lo stambecco alpino, che ha ”rischiato di scomparire alla fine del XIX secolo fino a ridurmi a circa 100 individui durante i primi anni del XX secolo”. ”Siamo noi i vip delle Alpi”, raccontano invece Gallo cedrone a nome degli altri Galli delle Alpi) Gallo forcello o Fagiano di monte, Francolino di monte e Pernice bianca), in arte ‘relitti glaciali’.

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