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“Orco” a scuola a Treviso. Zaia: “Guai se tornera’ a sfiorare un bambino”

 “Passato troppo tempo prima che venisse fermato”

Treviso – “Quell’uomo non deve poter mai più sfiorare un bambino, né in una scuola né altrove. Si è comportato come il peggiore degli orchi e mi auguro che, al termine del processo, arrivi una condanna esemplare. Quella morale, viste quelle tremende immagini, è già scolpita nel cuore e nella mente di tutti”.

Con queste parole il presidente della Regione, Luca Zaia, commenta la triste vicenda di un maestro che, a Treviso, maltrattava i suoi allievi anche picchiandoli, ed è stato ripreso dalle telecamere della Polizia.

“Esprimo solidarietà e vicinanza umana ai genitori e mando una carezza ai loro figli vittime di una storia da film dell’orrore – prosegue Zaia – ma mi devo anche chiedere come mai non si è riusciti a fare qualcosa prima se, come apprendo, le prime denunce erano partite un anno e mezzo fa. Purtroppo si è data la possibilità all’orco di colpire anche in un’altra scuola oltre a quella dove si erano verificati i primi fattacci e questo non va bene”.

“Una società civile degna di questo nome ha l’obbligo morale prima che giuridico di salvaguardare il bambino in ogni attimo della sua vita, a cominciare dalla scuola, che dovrebbe essere momento di apprendimento ma anche di serenità – aggiunge Zaia. In questo caso non è stato fatto, ed è una macchia difficile da cancellare”.

“Questo essere, che ora, bontà sua, dichiara di vergognarsi – conclude Zaia – ha anche gravemente infangato il buon nome di tutta la categoria degli insegnati, che sono bravi e che nella loro vita professionale spesso per i bambini diventano ben più che un maestro. A loro va tutta la mia stima e l’invito a continuare con orgoglio e impegno la loro missione”.

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