Un viaggio sospeso tra passato e presente in cui lo scrittore Marco Albino Ferrari ripercorre i luoghi del grande alpinista Ettore Castiglioni e indaga sulla sua misteriosa morte avvenuta al confine tra Italia e Svizzera
Primiero (Trento) – Le splendide Pale di San Martino e le “mitiche Aquile” di San Martino saranno parte importante del nuovo film dedicato a Castiglioni che si sta girando in queste settimane anche a Primiero. A luglio ci saranno nuove riprese in zona.
Ma quel che più conta, è che per la produzione è stata aperta una sottoscrizione pubblica online – fatta di piccole cifre (per sostenere i costi del film) – con titoli di coda e ringraziamenti, per tutti coloro che parteciperanno attivamente. Un modo nuovo e molto ‘americano’, per condividere il progetto.
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Le Pale e l’alpinismo di Castiglioni
Ma veniamo al film e alla storia, che tratta di un mistero irrisolto: un viaggio sospeso a metà nel tempo. Dopo quasi tre anni di preparazione, lunghe ricerche storiche, sopralluoghi ed incontri, sono partite nelle scorse settimane le riprese del film documentario incentrato sulla storia dell’alpinista ed avvocato milanese, Ettore Castiglioni. Una delle figure più complesse e rappresentative dell’alpinismo del periodo compreso tra le due guerre. Trentino per nascita, di famiglia borghese, protagonista anche nel tragico destino, delle montagne del mondo. Figura emblematica la sua, alla quale appunto per la prima volta ci si avvicina con la macchina da presa. La prima parte delle riprese si è svolta proprio a San Martino di Castrozza nel gruppo delle Pale, al lago di Calaita, a passo Rolle e in Val Venegia. La produzione si sposterà poi in Val di Fassa, in Valtellina, a Milano, in Svizzera e in Valle d’Aosta.
Il film documentario vede la diretta partecipazione di Marco Albino Ferrari, curatore dell’edizione critica dei diari di Ettore Castiglioni, e avrà come attore protagonista Stefano Scandaletti, che veste i panni dell’enigmatico Ettore Castiglioni. Il docufilm è prodotto da Giuma srl di Trento in collaborazione con Gooliver, Studio All Image ed Avilab srl per la regia di Andrea Azzetti e Federico Massa.
L’opera, va in produzione grazie al sostegno di diversi soggetti interessati alla migliore riuscita di questo documentario filmato ovvero: Trentino Film Commission, il Centro di cinematografia e Cineteca del Cai Centrale, la Sezione C.A.I/S.E.M, la SAT (Società Alpinisti Tridentini), il Credito Valtellinese, la BIM Lago di Como ed il Comune di Tregnago.
E’ sostenuto anche da un progetto di “crowdfounding”, per coprire una parte 10.000 €, del budget necessario a coprire i costi di produzione, che permetterà quindi, secondo le nuove modalità, anche a tanti appassionati di Castiglioni, di sostenerne le spese e fungere da produttori/sostenitori.
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Ettore Castiglioni sarà raccontato nelle montagne e in tutti quei luoghi che lo videro protagonista. Come attivissimo scalatore, che aprì circa 200 vie, tra cui quelle sulla Presolana, nelle Dolomiti di Brenta e sul Pizzo Badile, di cui salì per la prima volta la parete Nord Ovest. Poi negli anni della Seconda Guerra Mondiale, svestita la divisa da ufficiale dell’esercito, aiutò profughi ed ebrei in cerca di salvezza accompagnandoli sino al confine con la Svizzera. E lì lungo quella linea di confine si giocherà il confronto con la scalata più impegnativa, quella con la sua vita.
