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Olimpiadi 2018, Brignone bronzo nel gigante donne e Tumolero bronzo nei 10.000 metri pattinaggio di velocità

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Doppia medaglia di bronzo per l’Italia con Brignone e Tumolero, nello sci e nel pattinaggio velocità alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang

NordEst – Brignone ha confermato il terzo posto della prima manche, regalando all’Italia la quarta medaglia in questa edizione dei Giochi. Quarta la tedesca Viktoria Rebensburg, quinta l’altra azzurra Marta Bassino. Delusione per Manuela Moelgg, che non è andata oltre l’ottava posizione finale dopo aver chiuso davanti a tutte la prima manche.

A CALDO – “Sono molto emozionata adesso. Ma la festa non è finita, io ho ancora tante gare” dice Brignone dopo il bronzo. “Mi sono commossa come mai nella vita, ma mi dispiace tantissimo per Manuela (Moelgg, ndr)”.

“Non riesco a esprimermi – aggiunge -, quando ho visto sette centesimi ero veramente dispiaciuta, perché speravo di essere davanti. Sapevo di non avere fatto una manche perfetta ma ci tenevo molto, perché così avremmo potuto essere in due sul podio”.

PODIO – Brignone aggiunge il bronzo olimpico alla medaglia d’argento conquistata ai Mondiali di Garmisch nel 2011 e riporta l’Italia sul podio del gigante femminile dopo vent’anni. Prima di lei l’impresa era riuscita solo ad altre due atlete: Giuliana Chenal-Minuzzo, bronzo nel 1952 a Oslo, e Deborah Compagnoni, oro a Lillehammer nel 1994 e anche quattro anni dopo a Nagano.

La 27enne valdostana, alla sua terza Olimpiade, quest’anno era già salita sul podio quattro volte in coppa del mondo vincendo in gigante a Lienz e a Bad Kleinkirchheim in super G. Quanto alla Shiffrin, regina in coppa del mondo nel 2017 e assoluta dominatrice di questa stagione, la statunitense si mette al collo il secondo oro olimpico dopo quello di quattro anni fa a Sochi in slalom.

Doppio bronzo per l’Italia

Arriva un’altra medaglia per l’Italia alle Olimpiadi invernali di PyeongchangNicola Tumolero ha vinto il bronzo nei 10.000 metri del pattinaggio di velocità. La medaglia d’oro è andata al canadese Ted-Jan Bloemen con il tempo di 12’39”77 davanti all’olandese Jorrit Bergsma (12’41”98). Tumolero si è piazzato terzo in 12’54”32 regalando così all’Italia la quinta medaglia di questa edizione dei Giochi. Il bilancio è di un oro, un argento e tre bronzi.

Il 23enne Tumolero sale sul podio olimpico all’esordio ai Giochi. L’azzurro di Asiago è allenato da Enrico Fabris, oro alle Olimpiadi invernali di Torino 2006 nei 1.500 metri. In finale, l’atleta delle Fiamme Oro ha fatto registrare un nuovo primato personale di circa 8” più basso del precedente. L’altro azzurro in gara, Davide Ghiotto, si è piazzato dodicesimo.

E’ incredibile – ha commentato Tumolero -, non mi aspettavo questa medaglia. Per me già qualificarmi era un traguardo. Non credevo potesse succedere una cosa del genere. Ho affrontato questa gara senza aspettative, volevo solo dare il meglio di me. Penso che realizzerò solo tra qualche giorno”.

L’azzurro è di Roana come Enrico Fabris, l’olimpionico di Torino 2006 che nel frattempo è diventato il suo allenatore. “Lui è da sempre il mio punto di riferimento e ora essendo il mio allenatore mi dà anche molti consigli sulla tecnica e questo è molto importante”. La distanza in cui ha conquistato a sorpresa il podio olimpico non è nemmeno la sua preferita: “Dopo i 5mila, in cui non sono andato benissimo, ho scaricato tutta la tensione e li ho provati con più serenità. Sono partito più calmo per evitare di scoppiare a metà gara, non credevo potesse succedere una cosa del genere”.

Tumolero dedica la medaglia alla sua famiglia, in particolare a “mia nonna Margherita”. Con lui a Pyeongchang c’è la sorella Alessia e i suoi genitori Diego e Orietta, che hanno un negozio di abbigliamento. “Sono venuti qui a vedermi, quindi questo terzo posto è ancora più importante”. Sono stati proprio i genitori a trasferirgli la passione per il pattinaggio: “Quando ero all’asilo mi hanno iscritto in una società (Sportivi del ghiaccio di Roana, ndr) e sono stato lì fino a tre anni fa, poi mi ha accolto il direttore sportivo delle Fiamme Oro”.

Nella vita ha studiato ragioneria ad Asiago. I suoi idoli nel pattinaggio sono Fabris e Matteo Anesi: “Quando Enrico e Matteo vincevano l’oro a Torino io ero un ragazzino. Le loro prove mi hanno dato grande motivazione”. Lontano dal ghiaccio, uno dei suoi idoli è Valentino Rossi: “E’ un grande campione e mi è simpatico, mi piace come affronta le interviste, mi fa ridere. Il calcio -conclude- invece non mi piace, non lo seguo”.

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