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Nuova emissione di titoli di Cassa del Trentino per finanziare investimenti pubblici

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Accreditata anche dalla Bei la prima tranche di 20 milioni del prestito necessario per la realizzazione del Depuratore Trento Tre 

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Trento – Cassa del Trentino, il “braccio finanziario” della Provincia, ha emesso un nuovo prestito obbligazionario sul mercato internazionale (A3/A – Moody’s/Fitch), per un importo nominale di 60 milioni di euro. Le richieste degli investitori avevano sfiorato i 90 milioni, il che testimonia dell’affidabilità dei titoli emessi dalla società trentina.

E’ stata anche accreditata dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) la prima tranche del finanziamento di 20 milioni di euro – su un totale di 60 milioni – destinato a sostenere i lavori di costruzione del Depuratore Trento Tre. Anche questa operazione è avvenuta a condizioni di mercato particolarmente vantaggiose.

Soddisfatto il presidente Roberto Nicastro, che sottolinea da un lato i positivi riscontri delle operazioni realizzate dalla società trentina, dall’altro l’efficienza e la professionalità di tutto il suo staff. Le condizioni delle operazioni poste in essere da Cassa garantiscono un risparmio di circa 8 milioni di euro l’anno alla comunità trentina, in termini di costi per il finanziamento degli investimenti pubblici di volta in volta realizzati. Parliamo di centinaia di interventi in capo alla Provincia autonoma e ai Comuni, riguardanti sia opere pubbliche di grande impatto come il nuovo depuratore di Trento sia altre di minore entità ma sempre importanti. Anziché concentrare nelle mani di Cassa del Trentino le operazioni di indebitamento, l’alternativa sarebbe far stipulare ai comuni decine e decine di singoli mutui, a condizioni giocoforza meno vantaggiose rispetto a quelle che può spuntare una società unica con un rating molto elevato.

Nuova emissione dunque sui mercati internazionali da parte di Cassa del Trentino, la società pubblica con sede presso il Centro Europa di Trento. Il pricing del prestito obbligazionario decennale, emesso per un importo nominale pari ad euro 60 milioni, è avvenuto il 23 novembre, attestandosi ad un tasso complessivo dell’1,55%.

L’operazione si è chiusa con successo, pur collocandosi in condizioni di mercato estremamente difficili, caratterizzate da un rialzo generalizzato dei tassi sui bond governativi su scala globale. Nonostante ciò, Cassa del Trentino è riuscita a contenere la “deriva” rialzista dei tassi collocando il bond con successo, limitando lo spread sul BTP di durata equivalente a soli 40 bps (l’operazione del giugno scorso si era chiusa con uno spread superiore ai 65 bps). Da rilevare inoltre che sono arrivate richieste per circa 90 milioni, a testimonianza dell’appetibilità manifestata dal mercato su titoli di emittenti di elevato standing creditizio e solidità, come appunto Cassa. In questa operazione, Cassa del Trentino si è avvalsa di Unicredit nel ruolo di arranger.

E’ stata inoltre appena accreditata la prima tranche del finanziamento concesso dalla BEI, di euro 20 milioni, destinata al finanziamento dei lavori di costruzione del Depuratore Trento Tre, una delle principali opere infrastrutturali in fase di avvio sul  territorio. La realizzazione dell’opera è iniziata il 7 novembre scorso, con la sottoscrizione del contratto di affidamento dei lavori di costruzione. La conclusione dei lavori è stimata per il luglio 2019.

Per assicurare la copertura del relativo fabbisogno finanziario Cassa del Trentino ha attivato una linea di credito della BEI che assicura il 50% del costo dell’investimento. Lo scorso 14 novembre sono state concordate con la Banca Europea le condizioni per l’utilizzo della prima tranche del finanziamento; pur in presenza delle citate turbolenze dei mercati finanziari, Cassa ha ottenuto condizioni di estremo favore per un finanziamento di durata venticinquennale, pari ad un tasso fisso finito di poco superiore all’1% (1,069%). Oltre alle condizioni di tasso particolarmente contenute, l’attivazione delle risorse BEI è priva di ogni onere commissionale e fiscale.

Il successo di queste due operazioni conferma l’efficacia del “modello Cassa del Trentino”, basato sul presupposto che fare un’unica operazione di debito, per finanziare centinaia di opere pubbliche risulta meno costoso che far stipulare ai Comuni singoli mutui; ciò anche in relazione al fatto che, avendo Cassa del Trentino un rating superiore non solo a quello dei Comuni, ma anche e soprattutto a quello dello Stato sovrano (due livelli in più, caso difficilmente riscontrabile nel panorama internazionale), le condizioni di tasso sono più favorevoli.

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