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Nomadi fermati dai Carabinieri a Valstagna con l’auto piena di refurtiva: hanno colpito anche a Primiero

Tre nomadi e un minorenne, fermati dai Carabinieri a Valstagna nel corso di un movimentato blitz in via Riviera Garibaldi a Valstagna, hanno colpito anche nel vicino Trentino

NordEst – Oltre alla zona del Vicentino e del Bellunese, i ladri fermati, hanno colpito anche nella zona di Primiero San Martino di Castrozza, presentandosi in alcuni casi come ‘arrotini’ porta a porta. L’ultimo colpo a Primiero, è stato segnalato proprio a Transacqua sabato scorso, in una casa già visitata nelle scorse settimane. I ladri, hanno rubato carne dal congelatore e sempre nella stessa giornata, hanno preso di mira anche una casa in zona Molaren, tra Fiera e Mezzano, senza però asportare nulla.

In serata il blitz a Valstagna

Su una Renault Megane sulla quale viaggiavano quattro nomadi, i carabinieri della compagnia di Bassano e della stazione di Solagna hanno recuperato sabato pomeriggio, parecchia refurtiva, in particolare ori, preziosi e orologi, alcuni dei quali rubati quello stesso pomeriggio in un paio di abitazioni nel Feltrino, in particolare ad Agana di Fonzaso e nel centro di Arsiè. Non solo: un furto sarebbe riferito ad un’abitazione di Primiero – San Martino di Castrozza, dalla quale era stata asportata della carne congelata.

L’auto è stata intercettata intorno alle 17.50 a Valstagna. Sentendosi braccati, gli occupanti del mezzo si sono dati alla fuga a folle velocità lungo la statale 47 ad oltre 150 chilometri orari, spegnendo anche i fari. I malviventi si sono invece imbattuti in altre autovetture delle forze dell’ordine, che hanno sbarrato loro la strada nel centro di Valstagna, e sono stati così catturati.

Il blitz è durato pochi minuti: i quattro a bordo, una volta fermati, hanno cercato di scappare a piedi ma sono stati subito bloccati.

I militari bassanesi del capitano Adriano Castellari e del maresciallo Giampaolo Bao stanno cercando di individuare le altre vittime, oltre ai due feltrini che hanno già riconosciuto sabato sera gli oggetti di proprietà, per restituire i loro gioielli e i ricordi di famiglia.

L’esito dell’udienza di convalida si è tradotto in arresti domiciliari e obbligo di dimora per i malviventi fermati.

Redazione:
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