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‘No vax’ ostacolano lavoro negli hub in Alto Adige creando code e ritardi

Si presentano con avvocati e attestati di centri ayurveda

Bolzano – Non sono pochi i no vax over 50 che in Alto Adige fissano un appuntamento per la prima dose ma poi, durante il colloquio d’anamnesi con il medico dell’hub, pretendono un’esenzione dell’obbligo vaccinale, causando ritardi e attese per gli altri utenti, racconta il coordinatore dell’unità anti-Covid di Bolzano Patrick Franzoni al quotidiano Dolomiten. Alcuni si presentano con una “persona di fiducia” e con referti medici non pertinenti e addirittura con attestati su presunte allergie di centri ayurveda, spiega il medico.

Questi colloqui possono durare anche più di un’ora. In alcuni casi, prosegue Franzoni, si è reso necessario l’intervento della security. L’effetto, lamenta, purtroppo sono tempi d’attesa più lunghi per chi vuole realmente essere vaccinato.
A Merano alcuni no vax sono venuti all’hub in presenza di un avvocato, ponendo al medico un’infinità di domande. Altri – racconta al giornale il medico Christian Wenter – pretendono che il medico firmi una dichiarazione che il vaccino abbia una copertura totale dal coronavirus. Anche a Merano, in alcuni casi, sono dovute intervenire le forze dell’ordine per sbloccare la situazione.
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