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Neve in Val di Non: cedono gli impianti dei frutteti

Nella zona tra Tres e Fondo dove si registrano danni fino a 10 milioni di euro

Val di Non – La neve, arrivata in anticipo, sorprende gli agricoltori della valle di Non, dove si registrano ingenti danni nell’area che da Tres, attraverso la Predaia, porta verso Vasio (Fondo), e la Terza Sponda, in particolare a Tuenno. Secondo le prime stime sarebbero una cinquantina gli ettari, dove la nevicata – seguita dalla pioggia – ha provocato il cedimento degli impianti antigrandine che hanno finito per travolgere i meleti, carichi di frutti pronti per la raccolta.

L’assessore provinciale all’agricoltura questa mattina ha affiancato i tecnici di Codipra ed i responsabili di Melinda per una prima constatazione delle conseguenze dell’evento: “L’annata 2013 si rivela particolarmente negativa. Dopo le piogge della primavera e quelle autunnali, che avevano già rischiato di compromettere il raccolto, la neve ha definitivamente cancellato un anno di fatiche e impegno da parte di molti agricoltori.

A loro va la solidarietà di tutto il Trentino e l’impegno da parte della Provincia autonoma di Trento ad affrontare al loro fianco questa emergenza”. Una ipotetica stima dei danni, ancorché provvisoria, arriva dal presidente di Codipra, Giorgio Gaiardelli, al termine del sopralluogo. “Calcolando la produzione di quest’anno, il rifacimento degli impianti e i mancati raccolti dei prossimi anni, possiamo calcolare un danno tra i 7 e i 10 milioni di euro”. L’assessore all’agricoltura ha anticipato che la Provincia autonoma di Trento interpellerà la Comunità europea per gli interventi straordinari a sostegno degli agricoltori colpiti dal maltempo.

 
La neve ha incominciato a scendere nel cuore della notte in val di Non, coprendo paesi e coltivazioni di meleti con un manto spesso 15 centimetri. Gli impianti agricoli, coperti da reti antigrandine, hanno retto in un primo momento il peso, per poi cedere quando, dopo le 6 del mattino, ha incominciato a piovere. La neve, appesantita dall’acqua, ha portato al collasso le palificazioni antigrandine montate su una superficie stimata di 50 ettari nella fascia che da Tres porta verso Vasio, paese dell’Alta Valle di Non nei pressi di Fondo, la zona della Predaia e la Terza Sponda (Tuenno).
“Solo a Tres – racconta Giorgio Gaiarderlli, presidente di Codipra – registriamo danni per 10 ettari di coltivazioni con impianti antigrandine che, cedendo, hanno travolto le piante di mele, cariche di frutta, proprio a pochi giorni dal raccolto annuale”.
Assieme al presidente di Codipra, ad effettuare il sopralluogo c’era anche l’assessore all’agricoltura nonché i responsabili di Melinda. “La nevicata – sottolinea l’assessore – è arrivata inattesa nel cuore della raccolta delle mele ed ha compromesso la produzione annuale. Assieme a Codipra quantificheremo i danni e valuteremo l’aiuto”.
L’altra zona colpita dai danni della nevicata è Vasio, dove si registrano interi terreni “completamente rasi al suolo dal crollo degli impianti antigrandine”. I tecnici sono ora al lavoro per una prima mappatura delle aree interessate dai cedimenti delle strutture antigrandine, mentre lunedì inizierà il lavoro di monitoraggio per il censimento dei danni.
Un calcolo sommario intanto viene ipotizzato dal presidente di Codipra: “Complessivamente sono una cinquantina gli ettari di melati compromessi, di cui una decina nella zona di Tres. La neve è caduta a pochi giorni dalla raccolta delle mele e questo pregiudica il lavoro di un intero anno per decine di agricoltori”.
Secondo Gaiardelli, il valore del raccolto compromesso dalla nevicata supera il milione e mezzo di euro, buona parte del quale sarà risarcito dalle assicurazioni: “A questo però dobbiamo aggiungere circa 2,5 milioni e mezzo di euro per il rifacimento degli impianti che si estendevano su una superficie complessiva di 50 di ettari e il mancato raccolto dei prossimi tre anni”.
L’allarme è scattato verso l’una della scorsa notte, quando sulla valle di Non era iniziata una copiosa nevicata. Fino alle cinque del mattino e nonostante la neve caduta per una quindicina di centimetri, gli impianti avevano retto e non si registravano cedimenti o danni. La situazione è precipitata nella prima mattina, a partire dalle ore 6, quando alla neve è seguita la pioggia. Le palificazioni e le reti antigrandine non hanno retto all’ulteriore carico ed hanno ceduto, sradicando meli con il relativo raccolto.
Considerata l’eccezionalità dell’evento e la profondità del danno – gli impianti dovranno essere completamente ricostruiti – l’assessore provinciale all’agricoltura ha anticipato che la Provincia autonoma di Trento è orientata a rivolgersi alla Comunità europea per la concessione di aiuti straordinari.

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