NordEst

Natale, I consigli della Forestale

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Per rispettare la tradizione dell’albero di Natale e, allo stesso tempo, l’ambiente il Corpo forestale raccomanda di acquistare gli abeti presso i vivai e suggerisce alcune semplici regole per la salvaguardia delle piante. Gli abeti bianchi e rossi che affolleranno le case degli italiani per poco piu’ di un mese vanno acquistati presso i vivai, per poter essere sicuri – sottolinea la Forestale – di utilizzare piante provenienti da una regolare attivita’ agricola: solo cosi’ potremo essere certi che nulla verra’ tolto alla natura.

Per chi cerca, invece, una soluzione alternativa al tradizionale abete, la Forestale consiglia altre specie di piante sempreverdi che piu’ facilmente si adattano al clima cittadino e che possono resistere maggiormente allo stress del caldo, degli addobbi e della mancanza di luce. Ad esempio l’agrifoglio, il ginepro, il corbezzolo, il viburno, il leccio, l’alloro e la sughera, o l’olivo e le piante di limone, arancio e mandarino. Ecco, inoltre, alcune regole da seguire, secondo il Corpo forestale, per la salvaguardia degli alberi di Natale.

Le piante vendute nei vivai sono contrassegnate da un tagliandino di riconoscimento che indica, oltre alla denominazione del vivaio, il luogo di origine, la specie di appartenenza e l’eta’. Gli abeti presenti sul mercato natalizio derivano per circa il 90 per cento da coltivazioni vivaistiche che occupano stagionalmente oltre mille aziende specializzate, mentre il restante 10 per cento proviene dalla normale pratica forestale, che prevede interventi colturali di ‘sfolli’, diradamenti o potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza dei boschi. In Italia la coltivazione dell’albero di Natale e’ concentrata prevalentemente in Toscana (nelle province di Arezzo e Pistoia) e in Veneto.

Solo in Toscana circa 800 ettari sono destinati a questa coltivazione, soprattutto nelle zone montane e collinari dove si utilizzano terreni marginali, incolti e pascoli altrimenti destinati all’abbandono e al conseguente degrado idrogeologico. Oltre a cio’, ogni anno, per ragioni economiche, l’Italia importa una notevole quantita’ di abeti dal nord e dall’est dell’Europa. Durante il periodo natalizio per la sopravvivenza delle piante e’ bene evitare di appesantire gli alberi con addobbi eccessivi e non usare sostanze decorative che intacchino la superficie delle foglie, come la neve artificiale e gli spray coloranti. Inoltre, durante il periodo di permanenza in casa, le radici della pianta devono essere mantenute costantemente umide.

Nel caso degli alberi senza radici, e’ importante riporli in recipienti pieni di acqua tiepida, ad una temperatura di circa 30 gradi, che ne agevolera’ l’assorbimento. E’ necessario, infine, sistemare le piante in un luogo luminoso, fresco, lontano da qualsiasi fonte di calore. Terminato il periodo natalizio, gli alberi con radici possono essere posizionati all’esterno, sui balconi, o essere piantati nei giardini, ricordando che si tratta di piante che possono crescere fino a 15-20 metri e che le loro possibilita’ di sopravvivenza sono legate, oltre che alle condizioni vegetative della pianta, anche a quelle climatiche che devono essere appropriate alla specie.

Nel caso in cui non si abbia la possibilita’ di piantare l’albero, la Forestale suggerisce di donarlo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti o dai Comuni che provvederanno al recupero della pianta. Dagli alberi ormai inutilizzabili viene ricavato il legno, mentre le piante in migliori condizioni vegetative vengono trasportate e trapiantate in luoghi idonei al loro attecchimento.

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