Tra loro non mancano quelli che dichiarano anche il bisogno psicologico (giovani 36,8%). A giocare i giovani sono spesso indotti, oltre che dalla pubblicita’, dallo stimolo che viene dagli amici: il gioco avviene in casa e al bar, ma per i giovani anche on-line (19,8%). Particolarmente utilizzati sono i videogiochi (44,1%), le carte (45,5%), il gratta e vinci (36,9%). Sono inoltre riconosciuti pericolosi il gioco d’azzardo, le macchinette e le scommesse sullo sport, ma ritenuti innocui invece il gratta e vinci, i giochi televisivi, il lotto e superenalotto, anche se si ritiene possano ingenerare disimpegno nella vita quotidiana.
Solo il 17,5% dei giovani riconosce lo ‘sballo del sabato sera’ come un pericolo. La motivazioni che induce a bere e’ per la meta’ abbondante dei giovani la ‘condivisione di gruppo’, solo un terzo scarso parla di ‘piacere’ e solo il 22,3% del ‘bisogno di vincere la solitudine’. I dati saranno analizzati al 19/o Simposio sulla vita di relazione dal 5 al 7 novembre a Vicenza, in Palazzo Bonin Longare.