Operazione dei Carabinieri di Bolzano
Bolzano – I Carabinieri del Comando Provinciale di Bolzano hanno arrestato un cittadino nigeriano di 33 anni, indagato per il sospetto di aver organizzato e promosso, con più azioni esecutive e per trarne profitto, l’ingresso illegale in Germania o Austria, organizzandone il viaggio, a mezzo di treni, autovetture o pullman, dietro il pagamento di cifre che variavano dai 100 ai 250 euro a persona.
L’uomo, in particolare, è accusato di tre specifiche azioni, che sono ricadute sotto la lente investigativa dei Carabinieri. L’indagine è partita a fine 2017, quando la Procura della Repubblica di Bolzano ha accolto la richiesta di cooperazione della Procura di Stato di Innsbruck che, frattanto, aveva avviato anch’essa delle attività di indagine proprio su alcuni cittadini subsahariani, sospettati di essere responsabili di “intermediazione all’ingresso illegale o introduzione illegale” di cittadini extracomunitari sul territorio austriaco, come spiega una nota dei Carabinieri.
Nel corso dell’operazione odierna sono state eseguite anche sette perquisizioni personali e domiciliari a carico sei residenti in Alto Adige e uno in Trentino, collegati all’indagato ed emersi a vario tiolo nel corso delle indagini.
Tulipani bianchi fioriranno a primavera nell’area di Trento dove fu la Michelin, azienda che ha segnato per oltre settant’anni la storia della città – Si tratta del progetto artistico ‘Fiori dalla fabbrica (Trento, Michelin 1927-1999)’, di Anna Scalfi Eghenter. A piantare le migliaia di bulbi, dal 25 al 28 ottobre, nelle ore di luce, potranno essere cittadini, ma anche scuole, associazioni, enti. Disegneranno sul terreno, con la fioritura, la forma del simbolo che era saldato sul cancello della fabbrica. Un’area lungo il fiume Adige, oggi appena fuori dal centro del capoluogo. L’installazione artistica mira alla valorizzazione dell’area su cui sorgeva la fabbrica Michelin, alla diffusione della storia e al riconoscimento condiviso del suo valore culturale e sociale nell’ambito della cura dei beni comuni. Interlocutore è il Comune e lo strumento di condivisione un patto di collaborazione firmato, tra gli altri, da un’associazione artistica, Arte Sella, e da ex operai Michelin.