Valsugana Tesino Primiero Vanoi Belluno Dolomiti WebTv

Meteo Triveneto, innevamento eccezionale sulle Pale di San Martino e rarissimo gelicidio oltre i 2500 metri

Share Button

Gli appassionati dell’Associazione MeteoTriveneto, nella giornata di domenica 29 dicembre 2019, sono saliti sull’Altopiano delle Pale di San Martino, tra le Dolomiti. Ecco i dati rilevati

NordEst – Come di consueto, l’associazione ha effettuato i rilevamenti di temperature nell’ambito del progetto di monitoraggio sperimentale dei siti freddi, una collaborazione che vede MeteoTriveneto insieme al CNR/Isac e il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino monitorare i siti più freddi d’Italia, nei quali in diverse occasioni sono stati sfiorati i -50°C (il record spetta a Busa Nord Fradusta con -49,6°C rilevati il 10 febbraio 2013, seguiti dai -49,5°C rilevati a Busa Riviera il 5 febbraio 2019.

Quest’anno nessun record di temperatura

“Ma si registra – conferma Giampaolo Rizzonelli – una quantità di neve mai vista a fine dicembre in 11 anni di monitoraggi e soprattutto un raro episodio di “gelicidio” (pioggia congelantesi). Il 18 dicembre ha ricoperto di ghiaccio gran parte dell’Altopiano, a tal riguardo anche Mariano Lott e Roberta Secco, storici gestori fin dal 1994 del Rifugio Rosetta posto a 2581 metri sull’Altopiano non hanno ricordi di un simile evento di pioggia congelantesi”.

La neve abbondante

La quantità di neve caduta è notevole, tant’è che l’Associazione ha “perso” gran parte della propria strumentazione sepolta da metri di neve, che in alcuni siti (Busa di Manna 2 ad esempio) ha superato i 7 metri di spessore (grazie anche all’accumulo eolico), nelle immagini si vede il confronto tra il sito di Busa di Manna 2 29 dicembre 2019 e in estate.

Busa di Manna in inverno e in estate

Il fatto che la strumentazione sia stata seppellita dalla neve comporterà la perdita di tutti i dati dai datalogger termometrici posti all’interno degli schermi solari, questo nonostante l’Associazione si fosse premunita di posizionare gli stessi a fine settembre a circa 4 metri dal suolo con un ulteriore palo “sentinella” di circa 2 metri.

Il gelicidio in quota

“Solitamente questo fenomeno – spiega Rizzonelli, esperto di MeteoTriveneto – si verifica quando in quota entrano masse d’aria calda, mentre al suolo è presente uno strato (“cuscino”) di aria fredda con temperatura negativa, formatosi in genere grazie ad una notte serena che ha permesso alle temperature in fondovalle di scendere sotto lo zero e creare una situazione di inversione termica. Quindi, temperature negative per alcune centinaia di metri sul fondovalle/pianura e temperature positive per diverse centinaia di metri in quota, seguito l’arrivo di venti “caldi”.

Cosa succede in caso di precipitazioni?

Dalle nubi (poste a quote molto più elevate) inizia a cadere neve, la quale attraversando lo strato di aria calda si scioglie, ad un certo punto però la pioggia incontrerà lo strato di aria fredda con temperatura negativa, posto a poche centinaia di metri dal suolo verso la pianura/fondovalle, e quindi l’acqua si ghiaccerà non appena toccherà il suolo dove la temperatura è ancora inferiore allo zero. Si formerà pertanto su strade, automobili, cavi elettrici, rami di alberi, eccetera, un suggestivo ma quanto insidioso strato di ghiaccio. In questo caso invece il gelicidio si è verificato a quote superiori ai 2500 metri”.

I dati analizzati

Gli appassionati di Meteotriveneto Stefano Zamperin, Filippo Mengotti e Giampaolo Rizzonelli in questi due giorni hanno analizzato i dati di radiosondaggi, stazioni meteo dell’associazione stessa poste sulle Pale di San Martino, ma ancora non si è riusciti a capire come una bolla d’aria calda abbia potuto portare il 18 dicembre la pioggia fino oltre quota 2600 metri.

Sta di fatto che il manto nevoso sull’Altopiano era particolarmente insidioso, lastre di ghiaccio estesissime consentivano lo spostamento solo con ramponi, ramponcini, ciaspole con ramponi o sci d’alpinismo.

Altre immagini

 

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *