Primo Piano Trentino Alto Adige Valsugana Tesino

Mercatone Uno, grande attenzione da parte della provincia

Share Button

Le difficoltà del gruppo Mercatone Uno coinvolgono 79 punti vendita, 3700 dipendenti e 600 nell’indotto

resized_Mercatone-Uno

Trento –  La Provincia segue con grande attenzione l’evolversi della situazione del gruppo Mercatone Uno. Lo ha confermato il vice presidente Alessandro Olivi che  ha incontrato i rappresentanti sindacali.
“Ci siamo attivati da subito, appena informati della situazione del gruppo – ha sottolineato Olivi – aprendo un canale di comunicazione con l’azienda. Abbiamo chiesto che la situazione del punto vendita di San Michele all’Adige sia considerata nella sua complessità ed abbiamo ottenuto la garanzia che il radicamento della trattativa a livello nazionale non porti all’omologazione di ogni scelta al ribasso, senza tenere conto anche del livello di efficienza e di redditività che nei diversi territori il gruppo esprime con le sue unità.

Siamo infatti ben consapevoli che a San Michele le cose funzionano meglio che da altre parti. Ci aspettiamo che si parta dalla difesa degli snodi che funzionano, dagli elementi di forza della rete, per interloquire anche con nuovi possibili partner. Su questo principio c’è totale sintonia con il sindacato”.

La situazione del gruppo Mercatone Uno, 79 punti vendita, 3700 dipendenti e 600 nell’indotto, è seguita anche dal Governo e sarà oggetto di un incontro che si terrà a Bologna il prossimo 5 febbraio tra la proprietà e i rappresentanti dei lavoratori. “Ho parlato con il responsabile del personale – ha aggiunto il vice presidente Olivi – chiedendogli di declinare sul territorio le informazioni che emergeranno da quell’incontro e su questo ho avuto assicurazioni. L’azienda tra l’altro conosce il buon livello delle performance del punto vendita di San Michele.”

Sono 62 i dipendenti del negozio trentino, tutti a tempo indeterminato. Una ventina inoltre sono le persone impiegate nell’indotto, fra trasporti e montaggio.
All’incontro hanno partecipato Clelia Sandri, sindaco di San Michele all’Adige, Roland Caramelle, segretario della Filcams Cgil, Alessandro Stella, della Filcams Cgil, Alfio Sorbello e Domenico Russo, delegati sindacali. Il vice presidente Olivi era accompagnato da Claudio Moser, dirigente generale del Dipartimento Sviluppo economico e lavoro.

“Abbiamo chiesto questo incontro – ha spiegato Roland Caramelle – per rappresentare una situazione che riguarda un gruppo che, sul piano nazionale, aveva già applicato il contratto di solidarietà che però non aveva toccato San Michele. Quest’anno il 19 gennaio la proprietà ha fatto richiesta di concordato preventivo. Chiediamo attenzione per i lavoratori e le loro prospettive future”. L’incontro si è concluso con l’intenzione di aprire, subito dopo l’appuntamento nazionale del 5 febbraio, un “tavolo trentino” per affrontare la situazione del punto vendita di San Michele.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *