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Meloni contestata a Trento, duello a distanza con Schlein

Contestazione anarchica a Trento durante l’intervento della premier Giorgia Meloni al Teatro Sociale nell’ambito del Festival dell’Economia. I manifestanti si sono portati in una via limitrofa al teatro e sono stati controllati a distanza da un nutrito spiegamento di poliziotti in assetto antisommossa. Botta e risposta a distanza Meloni – Schlein. Molti anche i ministri arrivati a Trento

L’arrivo della premier Giorgia Meloni a Trento (ph Festival Economia)

 

Trento – “Io non ho bisogno di fare cassa sul superbonus ma di limitare l’emorragia perché i nostri conti non la reggono e non produce quanto promesso, a livello di Pil”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite del Festival dell’economia a Trento, spiegando che “quello che stiamo facendo sul superbonus per molti è impopolare ma quando si viaggia a costi di 220 miliardi di euro, come il Pnrr, per ristrutturare il 4% degli immobili, una stretta la devi mettere altrimenti rischi di andare fuori controllo”.

“C’è una ragione per cui temo che in un sistema come quello italiano il salario minimo non dia la risposta che si sta cercando: noi abbiamo un’altissima contrattazione sindacale”, ha ribadito la premier. “L’Unione europea stessa, quando parla di salario minimo dice ‘nei sistemi che non sono come quello in Italia’. Se ho la legge sulla retribuzione minima oraria a 9 euro – ha aggiunto -, quel parametro non è aggiuntivo, può diventare sostitutivo. In buona parte i contratti hanno una retribuzione oraria più alta di 9 euro. Quante possibilità ci sono che siano più i lavoratori che vedono abbassarsi il salario rispetto a quelli che se lo vedrebbero aumentati? Con una norma sul salario minimo ci sono rischi di depotenziare la contrattazione collettiva. Bisogna fare attenzione. Poi, che esista una sacca di lavoro povero su cui bisogna intervenite in maniera precisa sono d’accordo”.


Botta e risposta con Schlein

La segretaria Pd, Schlein a Trento (ph Festival Economia)

 

Meloni e Schlein hanno parlato dallo stesso palco a poche ore di distanza una dall’altra. Sulle responsabilità che la premier scarica sull’opposizione: “Se la sinistra avesse fatto tutto bene – ha risposto Schlein – io nn sarei stata eletta segretaria. Ma chiedo a lei per quanto tempo vuole continuare a scaricare le sue responsabilità su altri”.

Sulla questione salario minimo: “Voglio chiedere a Meloni se si rende conto che ci sono tre milioni e mezzo di poveri che lavorano e che serve il salario minimo. Contratti con compensi al di sotto dei 9 euro all’ora sono inaccettabili”. “Il premierato – dice Schlein – con l’elezioni diretta del presidente del Consiglio fa saltare gli equilibri istituzionali e indebolisce il Parlamento e quindi la democrazia”.

 

Redazione:
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