Il ministro Centinaio a Trento, incontro con il presidente Fugatti e gli assessori Zanotelli e Tonina
Roma – Piena unità di intenti e volontà di collaborare per affrontare le questioni più importanti sul tappeto. E’ quanto emerso a Trento nel corso di un incontro fra il ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e gli assessori Giulia Zanotelli e Mario Tonina.
La titolare dell’assessorato all’agricoltura ha esposto al ministro, aprendo l’incontro, la situazione dei danni subiti dal settore agricolo e forestale del Trentino a causa della recente ondata di maltempo. Ha poi affrontato il tema della Politica Agricola Comune (PAC) per il 2021-2027, ovvero l’insieme delle norme e dei finanziamenti europei per lo sviluppo del settore, sottolineando come sia importante che in queste scelte venga tenuta in considerazione la specificità dell’agricoltura di montagna.
Giulia Zanotelli, infine, si è soffermata sulla delicata questione dei grandi carnivori, orso e lupo in particolare, per i quali la Provincia rivendica la possibilità di una gestione più autonoma. Il presidente Fugatti, insieme all’assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina, ha ribadito al ministro come per la nuova amministrazione provinciale sia prioritario contrastare lo spopolamento delle zone di montagna, per le quali è fondamentale il presidio del territorio offerto dagli agricoltori.
“Dobbiamo sostenere i giovani – ha detto Fugatti – che vogliono rimanere o tornare nelle valli e per farlo dobbiamo riuscire a garantire servizi e sviluppo”. Temi ribaditi anche dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali del mondo agricolo trentino, presenti all’incontro, Gianluca Barbacovi di Coldiretti, Paolo Calovi della CIA, Diego Coller di Confagricoltura e Flavio Sandri di Acli Terra. “Un confronto interessante – ha detto il ministro Centinaio – concordando sulle problematiche poste, per le quali ha garantito piena collaborazione. Nella manovra finanziaria – ha sottolineato – abbiamo cercato di mettere tutti i fondi disponibili per dare risposte ai territori colpiti dal maltempo, risorse per ora non sufficienti, che però abbiamo la volontà di implementare.
Porteremo, comunque, anche in Europa il tema delle calamità naturali. Dobbiamo attuare una politica agricola – ha aggiunto – che sia più vicina agli agricoltori, favorendo le produzioni legate al territorio e certificate”. Il ministro ha poi ribadito il personale impegno per contenere la fauna selvatica per il quale ha auspicato un tavolo di lavoro nazionale al quale possano partecipare tutti i soggetti interessati. “Su questo tema serve un piano – ha detto – perché dobbiamo evitare che la questione diventi un problema di ordine pubblico”.
Sui finanziamenti europei il ministro ha evidenziato la necessità di evitare tagli indiscriminati e l’aumento della burocrazia, come sembrerebbe profilarsi dall’ipotesi di PAC 2021-2027. “E’ evidente tuttavia – ha spiegato – che occorra evitare che i finanziamenti europei restino inutilizzati e dunque le regioni che non sono in grado di spenderli devono girarli a quelle virtuose, capaci di trasformarli in sviluppo dei territori”.
Pieno appoggio da parte di Gian Marco Centinaio anche sulle politiche che la Provincia intende porre in essere per sostenere le zone di montagna. Al riguardo, ha ricordato come siano stati stanziati 70 milioni per i giovani che vogliono intraprendere l’attività di imprenditore agricolo.
Il ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo ricorda che in una nota che tra gli eventi compresi nel riparto: “non figurano le recenti avversità che hanno interessato il territorio a partire dal 28 ottobre in quanto, tenuto conto anche del breve periodo di tempo trascorso, le Regioni interessate non hanno ancora presentato richiesta nei termini previsti dalla normativa”. Tuttavia l’Amministrazione, alla luce della gravità dei danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura e del settore forestale, fa sapere, si è attivata e ha contribuito alla stesura di una prima Ordinanza di protezione civile per il settore. E’ stata poi avviata una ricognizione dei danni con le Regioni propedeutica anche alla presentazione della richiesta di attivazione del Fondo di solidarietà dell’Unione europea, con cui sarà possibile integrare finanziariamente la dotazione. “Destano quindi perplessità – conclude il ministero – le proteste non fondate nella sostanza su un iter sostanzialmente ordinario, portato avanti in questi mesi, condiviso con le Regioni coinvolte e che ha avuto l’intesa da parte della Conferenza Stato Regioni”.
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