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Lupi della Lessinia salvati ancora una volta dal Consiglio di Stato

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Giovedì scorso, 28 settembre, il Tar aveva dato il via libera alla Provincia per uccidere i due esemplari problematici. Gli animalisti esultano: “Fugatti ne prenda atto e cambi la sua politica”


 

NordEst – Il Consiglio di Stato sospende l’abbattimento dei due lupi della Lessinia, “condannati a morte” dalla giunta Fugatti, Camera di Consiglio fissata per il 9 novembre 2023. Il decreto 41 firmato il 24 luglio dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, segnava una svolta nella gestione dei grandi carnivori. Il decreto autorizzava «la rimozione tramite abbattimento di due esemplari di lupo (Canis Lupus) nella zona di Malga Boldera (Sega di Ala) il cui alpeggio ricade nella parte trentina dei Monti Lessini.

Negli scorsi giorni il Tar si era espresso alla stessa maniera del Consiglio di Stato che il 14 settembre fa aveva dichiarato improcedibile il ricorso presentato dalle associazioni animaliste Lav, Lndc e Wwf. Il Consiglio di Stato, dopo il pronunciamento del Tar di Trento, ci ha ripensato e ha deciso di sospendere l’abbattimento.

“Siamo davvero felici che il Consiglio di Stato abbia deciso di salvare i due lupi condannati a morte dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Il provvedimento di uccisione, oltre ad essere crudele, presentava numerose ed evidenti falle che il nostro avvocato Valentina Stefutti ha più volte rimarcato” Lo dichiano le associazioni Enpa, Leidaa, Oipa.

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