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Lo smartphone si fa banca: il boom e il futuro, del mobile banking

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Ricariche telefoniche, interrogazioni su saldi e pagamenti, acquisti online e offline, ricerca di ATM e punti prelievo, trasferimenti di denaro e bonifici, queste sono le operazioni principali che i giovani eseguono ormai quotidianamente tramite lo smartphone

 

NordEst – Per giovani intendiamo gli under 35, i cosiddetti Millennials, ovverosia coloro che sono nati da metà degli anni ‘80 in poi. I nativi digitali, per intenderci, quei fortunati – o no? – che non si sono dovuti domandare cosa, o dove, fosse il Web, perché sono nati connessi e hanno cominciato a tappare ancor prima di imparare a scrivere. Non stupisce, dunque, che con il loro smartphone questi giovani facciano un po’ tutto, comprese le operazioni bancarie più comuni.

Il Rapporto annuale sul Mobile Banking realizzato dal Consorzio ABI Lab in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, mette in luce come i Millennials siano abilissimi ad usare le App che campeggiano sullo schermo del loro telefono cellulare.

Dai dati emerge che il livello di istruzione di chi utilizza il Mobile Banking è decisamente alto: il 43% ha un diploma di scuola superiore e il 23% una laurea e c’è da considerare che tra i Millennials è grande la fascia di chi ha appena compiuto 18 anni e sta ancora affrontando il suo percorso universitario.

Altro dato che colpisce è che quasi il 90% è titolare di un conto corrente e possiede una carta di debito; si fermano al 76% coloro che hanno una carta di credito e al 67%, invece, quelli che hanno preferito la comodità di una carta prepagata.

Del resto, oggi, con l’avvento del Digital Banking, sono sempre più numerosi i prodotti finanziari innovativi, tra conti correnti online e carte di pagamento che si gestiscono completamente dallo smartphone, come la carta Hype, ad esempio, uno dei prodotti di punta di Banca Sella studiato proprio per soddisfare le esigenze dei clienti più giovani.

I Millennials, tuttavia, dimostrano di essere anche saggi, nonostante l’attitudine innata alla mobilità. Sono, infatti, anche dei risparmiatori, forse anche più dei loro genitori: il 47% degli intervistati, infatti, possiede dei prodotti di investimento e il 40% ha un conto deposito.

Le soluzioni diventano, insomma, sempre più smart, intuitive e facili da utilizzare e fanno sembrare le carte di credito standard o i conti correnti tradizionali sempre più obsoleti. Dal conto corrente gestito con l’home banking siamo passati al pagare la spesa al supermercato con lo smartphone, ma siamo solo sul sentiero che porta verso il futuro.

Dal recente Salone dei Pagamenti, la manifestazione che si è svolta dal 9 all’11 di novembre al MiCo di Milano e che ha dimostrato di essere uno degli eventi di riferimento del settore del Digital Payment, è emerso, infatti, che sono già disponibili soluzioni ancora più fantascientifiche, come la lettura dell’iride per il riconoscimento sicuro o la prenotazione di voli con un semplice tap, mentre magari si chatta con un bot.

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