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Levico Terme, 56enne morto intossicato: indagini in corso sulla morte per esalazioni

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L’autopsia potrebbe essere effettuata nelle prossime ore. Nel giorno della morte di Gabrielli, i tecnici chiamati due volte per forte odore di gas, ma la vittima in casa aveva solo mezzi di riscaldamento elettrici

Levico Terme (Trento) – Dolore a Levico per la scomparsa dell’uomo. Sandro Gabrielli, 56 anni, del posto, era molto conosciuto in zona, lavorava infatti per il Progettone. E’ stato ritrovato a terra senza vita nella sua abitazione, in vicolo delle Rocche, in centro storico. Accanto a lui il cane che però si è salvato.

Dopo alcune segnalazioni per un forte odore di gas, verso le 22 della sera di mercoledì, gli inquilini della palazzina in centro a Levico, allarmati dalle esalazioni si sono rivolti ai vigili del fuoco. Tutti i residenti sono stati fatti evacuare ma all’appello mancava Sandro Gabrielli, al campanello del pianterreno non rispondeva.

Sfondata la porta è stato ritrovato, privo di vita, inutili i tentativi per rianimarlo. Sul posto i vigili del fuoco di Levico e i carabinieri di Borgo che dopo mezzanotte stavano cercando di capire da dove provenisse il monossido. Sul posto anche il sindaco di Levico Gianni Beretta che ha portato il cordoglio della comunità ai familiari della vittima.

A provocare la morte secondo una prima ricostruzione sarebbe stato il monossido di carbonio, ma sarà l’autopsia ad accertarlo. Nel suo appartamento però, l’impianto di riscaldamento è elettrico e ad energia elettrica è alimentato anche il boiler per l’acqua. In più, la vittima infatti non aveva stufe. Saranno le indagini in corso a fare chiarezza.

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