In una lettera pubblicata sui ‘bollettini parrocchiali’, il grazie per l’accoglienza a Primiero e per la vicinanza ai bambini della Terra Santa
Primiero (Trento) – “Ho molto apprezzato il tempo trascorso insieme – scrive padre Ibrahim Faltas (
– e soprattutto mi ha sorpreso la partecipazione così numerosa della gente. L’idea della fiaccolata della pace è stata per me un momento di preghiera molto forte, che mi incoraggia ad accendere ancora di più la luce di tante altre fiaccole nel mondo, in modo che veramente la pace e la vita possano brillare in questo tempo di buio e di tenebre. Grazie di cuore per aver pensato alla Terra Santa, alla pace, ai bambini che a me stanno molto a cuore, sono vittime innocenti del gioco della guerra dei potenti”.“L’offerta che mi hai lasciato la utilizzerò per aiutare tanti bambini, che vivono il disagio della mancanza del lavoro dei loro genitori, che perdura dal 7 ottobre. Caro don Giuseppe, ora che abbiamo acceso insieme questa fiaccola della pace, dobbiamo tenere acceso l’interesse della gente verso la Terra Santa, come sai fare tu, e soprattutto proseguiamo insieme in questo cammino di amicizia e di unità nella preghiera. Non vogliamo rimanere soli, abbiamo bisogno di amici, amici veri che pregano per noi e per la pace. Con gratitudine e riconoscenza, ti aspetto a Gerusalemme. Un caro saluto e fraternamente uniti nella preghiera”.
Chi è padre Faltas
noto per aver vissuto e partecipato alle dure vicende del conflitto tra Israeliani e Palestinesi durante l’assedio armato alla Basilica della Natività di Betlemme nel 2002. In questo contesto si è distinto per la sua qualità di mediatore giacché attraverso il dialogo è riuscito, in quella drammatica occasione, a trovare una soluzione tra le due parti in conflitto. È autore del libro “L’Assedio della Basilica della Natività” e di numerosi scritti sul tema della pace.