NordEst

L’addio di Detassis alle sue montagne

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Il trentino saluta uno dei più grandi alpinisti di sempre.                                        Lo chiamavano il re del Brenta perchè di quella catena conosceva ogni segreto.

Se ne è andato nella sua casa di Madonna di Capiglio, che ha sempre amato per le montagne che la circondano e per il suo ambiente unico. Bruno Detassis è stato uno dei protagonisti della montagna e tra i primi alpinisti italiani a superare il sesto grado.

Diventò il punto di riferimento per molte generazioni, sia per il grandissimo livello tecnico delle sue imprese,sia per il suo carattere di uomo. Sono sue anche alcune delle più belle vie dirette nel Gruppo del Brenta, ora compreso nel Parco Adamello-Brenta.

La vita di Detassis 

Apprendista fabbro in una fonderia trentina, a 20 anni lasciò il lavoro per andare a gestire il rifugio "XII Apostoli", il suo primo rifugio nel Brenta.

Nel '56 fu protagonista dell'attraversata delle Alpi con gli sci, l'anno dopo partecipò ad una spedizione in Patagonia con Cesare Maestri e nel 1989 salì per la 183/a volta sul Campanil Basso, all'età di 79 anni, per festeggiare i 90 anni della prima ascensione della vetta.

Nel giugno 2000 per festeggiare i 90 anni del decano delle guide alpine trentine furono organizzate una festa a palazzo Geremia, sede del Comune di Trento. Il Trentino perde così una delle figure più belle,che hanno scritto alcune delle pagine più importanti nella storia di montagna.

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