NordEst

L’abbraccio del Vanoi a Zortea

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Vanoi in lutto per Zortea – Un cuore di rose bianche, una immagine che lo ritrae nella sua consueta voglia di vivere e quella sua gente che lo ha accompagnato nell’avventura amministrativa da sempre. Domenica pomeriggio  il Vanoi si è stretto alla famiglia di Luigi Zortea, presente in prima fila e lo ha voluto ricordare con un momento intenso di preghiera.

C’erano i rappresentanti locali, tutte le associazioni, i sindaci (anche dal Bellunese con cui operava da tempo), i rappresentanti della Provincia e tanti cari amici con cui Zortea ha condiviso momenti felici. Il Coro Vanoi ha aperto la celebrazione con un canto molto emozionante, dopo la Santa Messa, sono seguiti i ricordi e le testimonianze di chi lo ha conosciuto, l’amarezza per la sua scomparsa, il dolore per l’assenza che lascia nella sua amata valle. Particolarmente toccante, dopo tutti gli interventi di associazioni e politici, il ringraziamento finale di Massimo Zortea (figlio di Luigi) che ha ricordato il valore del padre come uomo, prima di essere amministratore e sindaco, che ha lavorato con il cuore per la sua comunità.

Il ricordo del Consiglio Comunale –
Un mazzo di fiori al suo posto e un’assenza che pesa come un macigno per la vallata. Nei giorni scorsi anche il Consiglio comunale aveva ricordato Luigi Zortea, con un ricordo molto schietto. Qualcuno dei consiglieri rileggendo suoi vecchi passi dal giornale Vanoi Notizie, altri improvvisando poche parole, altri ancora tirando fuori vecchi ricordi dal cassetto. Dalla battuta di caccia all’impegno sociale, dall’opposizione politica ai contrasti più che naturali su alcuni temi locali.  L’assemblea si è chiusa piuttosto velocemente, diversi consiglieri non hannno preso la parola, lasciando il posto alla Giunta che dovrà affrontare le molte tematiche urgenti. Tra le altre, le prossime elezioni previste tra novembre e dicembre. In molti nel Vanoi, sono convinti che non sarà facile colmare il vuoto lasciato da Luigi Zortea. 



Il saluto di un Lamonese

Cittadini,
Un UOMO COME LUIGI ZORTEA può morire solo nelle carni:
il suo spirito resterà con NOI. Tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo in VITA,
lo ricorderanno come se fosse ancora vivo. Nella disgrazia che ci ha colpito tutti, Luigi racchiuso nella sua tomba liquida, ci lascia il ricordo di come era da vivo: e così vogliamo ricordarlo.
Uomo solare, un viso onesto, scolpito, da eroe antico. Sempre preoccupato di fare il SUO DOVERE , non voleva essere ringraziato per quello che faceva:
— era un mio dovere –, rispondeva.
In tempi moderni, quando in molti non sanno cosa sia il loro DOVERE, questo è un grande VALORE! LUIGI NON " SI FACEVA CARICO DELLE RICADUTE SOCIALI": Bensì interveniva prima che i problemi diventassero TALI. PRIMA DI SINDACO, lui era UOMO!
Mi ricevette alcuni anni fa , alle 8 di sera era l’ audizione: mi disse vai pure a funghi prima,
fermati da me al tuo ritorno… Parlammo delle vite consumate dei cittadini in attesa di Amministratori MIGLIORI !Io di Lamon, gli parlai della mia breve esperienza fatta al ritorno dal 3° Mondo: dove trascorsi la mia giovinezza …pensando a giorni migliori. Gli confidai che allora pensavo …. il PEGGIO fosse ormai alle spalle. Invece .. al ritorno, trovavo Amministratori che non parlavano alle loro genti …occupati com’erano a dare alla cittadinanza gli scontati circenses…
Mi trattava come fossi un suo Amministrato, un cittadino del suo tanto AMATO " CUORE VERDE" . In nome di una ERA , di Una Nuova Civiltà che andava costruendo sulle rive del VANOI!
Un ESEMPIO PER TANTI !
Grazie , Luigi

Toni Boldo


Il ricordo di un Amico dal Trevigiano



http://inconfidencial.com.br/in/media/clediney/gabao_luigi_400b.jpgUn amico. In giro per il mondo ho conosciuto tante persone ma pochi sono stati gli amici, uno di questi era Luigi Zortea. Amico non tanto per frequenza di rapporti ma per affinità di sentimenti, per coincidenze culturali, per desiderio di ampliare le conoscenze reciproche. Si parlava di tutto: di montagne, di sentieri, ma anche di mare e, perché no, anche di navi dal momento che anche lui era stato in crociera e si rammaricava del fatto di non essere riuscito a visitare la sala macchine. Si parlava anche di viaggi transoceanici in aereo, io ne avevo fatti tanti, lui forse non ne aveva mai fatti ed era proprio questo viaggio in Brasile che lui aveva tanto desiderato, ad essergli fatale.

Il Brasile, questa terra lontana e meravigliosa, Rio de Janeiro, Copa Cabana, il Redentore, Avenida Rio Branco, il Pan de Azucar, chi li ha visti almeno una volta non può dimenticarli, luoghi di prorompente bellezza, paradisi incantati che racchiudono il fascino dell’esotico e del moderno fusi assieme, un mare dai colori di giada che da la sensazione che null’altro possa esistere oltre il suo orizzonte. E’ stato varcando questo orizzonte che un destino crudele ha voluto ghermire una vita assieme ad altre vite. Un uomo di montagna che muore in mare, in questa contrapposizione tra mare e terra che fa degli uomini artefici del loro fato. Questo mare e questa montagna che hanno in comune la maga solitudine.



Luigi Zortea “Gigi delle Acli”

Luigi Zortea era un riferimento importante per tutti noi aclisti del Primiero, non solo in virtù della sua vasta esperienza nel movimento e come Addetto Sociale, ma anche grazie alla sua energica capacità propositiva e progettuale. Da sempre aclista convinto ha saputo farsi interprete del suo tempo per ricercare soluzioni ai problemi, con occhio attento al sociale e alle necessità dei meno fortunati. Egli rappresentava la memoria storica delle Acli di Primiero, testimone di tanti fatti, iniziative e cambiamenti.

Fin da giovanissimo ha intuito che se si lasciava prendere da qualcosa di grande, avrebbe potuto evitare il rischio di una vita banale e scontata. Le ACLI sono state per lui una passione, la forza scatenante del suo molteplice impegno tanto da meritarsi il soprannome “Luigi delle ACLI”.
Ispirandosi ai valori della tutela, della solidarietà, dello spirito democratico e della partecipazione, ha intrapreso nel 1960 il suo impegno professionale come Addetto Sociale, alle dipendenze del Patronato di Primiero, attività che svolse fino al 1982.

Fondatore e responsabile fin dagli anni sessanta della Sezione Ricreativa delle ACLI di Primiero, sostituita poi dal Circolo Rigotti, ha saputo sempre essere instancabile animatore e guida in numerose gite organizzate a favore dei soci. Nel 1965 fu tra i soci fondatori della Cooperativa Edilizia Luigi Negrelli di cui divenne successivamente e per molti anni Presidente; anche in questo caso un preciso impegno per realizzare il diritto di ogni cittadino, anche il meno abbiente, ad abitare in una casa di sua proprietà.

Attento a tutti i servizi delle Acli presenti sul territorio e quindi vicino anche al CFP Enaip di Primiero, da diversi anni ricopriva il ruolo di componente del Consiglio d’Istituto in rappresentanza delle ACLI.
Se le Acli di Primiero e i loro servizi rivestono oggi un ruolo significativo nella nostra comunità, questo è sicuramente anche merito di Luigi.

Interlocutore attento e preparato, sapeva sostenere con convinzione idee e proposte, rispettando posizioni e punti di vista diversi. Ha dimostrato che il confronto è sempre possibile, anche se si hanno visioni diverse, che è doveroso trovare sempre la miglior soluzione ai problemi, che è raggiungibile la mediazione senza il venir meno della stima reciproca.
Sapeva interagire facilmente con gli altri attraverso quei suoi modi eleganti, talvolta anche ricercati, ma sempre adeguati alle diverse situazioni e nel rispetto dei diversi ruoli. Sapeva ascoltare e cogliere in modo attento i bisogni delle persone, riuscendo ogni volta a far intravedere possibili vie d’uscita.

Luigi aveva intrapreso il suo impegno nel movimento delle Acli inserendosi con competenza nel solco tracciato da un altro grande aclista: Attilio Rigotti, venuto in Primiero per prestare assistenza agli operai impegnati nella costruzione della diga della Val Noana, che avviò i primi servizi Acli sul territorio, compresi primi corsi di formazione professionale precursori dell’odierno CFP Enaip.
Luigi amava ricordare la figura di Rigotti e sua è la seguente descrizione:

“…una persona nei confronti della quale io serbo perenne ricordo e gratitudine: era un uomo creatosi dal nulla, un uomo che ha lavorato nei cantieri, che ha fatto il sindacalista, che ha fatto scuole limitate, ma che aveva una grande intelligenza….aveva una grande cultura umana, pratica. Due uomini per molti aspetti simili.. Anche Luigi si era costruito da solo, ritagliandosi con impegno e determinazione un importante ruolo nella comunità.

Un uomo sempre molto esigente con se stesso, preciso, rigoroso, ma al tempo stesso aperto e disponibile anche ad offrire le proprie conoscenze e capacità.  In questi giorni proviamo tutti un senso di vuoto e un profondo disorientamento; ci sentiamo tutti più soli. Come aclisti siamo convinti che il modo migliore per ricordare Luigi e i suoi compagni di viaggio, sia quello di continuare l’impegno sul solco da lui tracciato, sicuri che questo fosse anche il suo desiderio!


La Presidenza di Zona Acli
Primiero – Vanoi – Mis


Ricordando Luigi

In questo periodo è stata in più ambienti ricordata la figura di Luigi Zortea. Così vuole accompagnarlo il Circolo PD del Primiero-Vanoi. Luigi si era costruito un credito come Sindaco di Canal S. Bovo, come professionista, come compagno di vita politica, come attivista volontario nella solidarietà e nella cooperazione, come Gigi, il “Gigi delle ACLI”. Luigi è stato uno che ha creduto fino in fondo che realizzazione personale ed indotto sociale non fossero una contraddizione ma un unicum che portasse all’impegno totale.

E’ stato una di quelle figure che hanno saputo affrontare avversità, contrasti e critiche, oltre che riconoscimenti, attestazioni e plausi, con quel distacco che permette di agire nonostante tutto, andare avanti per la propria strada e perseguire i propri obiettivi. Andava fiero delle sue origini contadine fatte di vita messa a dura prova, avversità, fatica ed impegno straordinario, rispetto a vite più facili e fortunate, ed era pronto a citarle come esempio di perseveranza, fiducia e speranza che dovrebbero muovere le azioni e creare senso nell’operato di ciascuno.

Diceva esattamente quello che pensava, con quel suo modo di porsi agli altri che testimoniava un’educazione d’altri tempi, una cerimoniosità ed un’enfasi che caratterizzavano i suoi interventi e le sue dissertazioni ufficiali, conferendo alle sue parole una solennità particolare. Luigi era una persona che amava pensare che le opportunità e le possibilità fossero alla portata di tutti e tutti avessero il diritto ed il dovere di aspirare ad una vita migliore, fosse che fosse l’attività spicciola, le esigenze di famiglia, una prospettiva di futuro in un dato campo economico, la risoluzione di problemi contingenti a vario contenuto.

Luigi costituiva un pezzettino di memoria storica di esperienze che hanno accompagnato la vita della gente di Primiero, di Canal S. Bovo e del Vanoi, i loro percorsi, i loro bisogni e le vicissitudini. Aveva visione, Luigi Zortea, ed avere visione significa essere un passo avanti, anche a costo di essere a volte impopolari, criticabili, oppugnabili. Significa semplicemente “lavorare” a favore della gente nella prospettiva di andare incontro ad un cambiamento reale e assolutamente vincente, anticipare i tempi, prevedere reazioni. Ricordo Luigi Zortea impegnato, coinvolto, motivato, entusiasta e sempre pronto ad agire nelle questioni di un Primiero che sta affrontando i temi epocali economici e sociali più impegnativi, quelli che mettono a dura prova la popolazione, le famiglie, le giovani coppie, i figli del futuro, il substrato che farà la differenza tra oggi e quello che avverrà. Gigi Zortea aveva forza d’animo e volontà di andare avanti nelle tematiche che hanno costituito nella sua vita le colonne portanti del suo agire. In una delle sue ultime telefonate emergeva la preoccupazione e la volontà di “esserci” a livello territoriale, ora, in questo momento delicato di passaggio, sempre e comunque, aldilà degli impegni contingenti, delle trasferte e delle rappresentanze oltreoceano.

Il Circolo PD di Primiero-Vanoi ti ricorda, Gigi, con i tuoi compagni di percorso Gianni Lenzi e Rino Zandonai e ti ringrazia di quanto hai saputo dare in termini di esperienza, confronto e partecipazione reale. Tu hai creduto, confermato fino alla fine, che fosse possibile una svolta di cambiamento effettivo, costruttivo e collaborativo per un Trentino che sta affrontando nuovi scenari, per un Primiero che sta muovendo i primi passi in realtà nuove e rappresenta una dignità ed una specificità che meritano attenzione. Grazie.

Liliana Cerqueni, Segretaria del Circolo PD Primiero-Vanoi

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