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Bolzano, Ripartizione Foreste Alto Adige raccomanda massima prudenza con fuochi d’artificio. Divieto in Trentino

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La siccità delle ultime settimane ha innalzato il rischio di incendi nelle zone boschive del Trentino Alto Adige

incendio caldaro

Bolzano/Trento – La situazione meteorologica in Alto Adige, con l’assenza di precipitazioni che perdura ormai da settimane, porta con sè anche l’aumento del rischio di incendi nelle zone boschive. Il direttore della Ripartizione provinciale foreste, Paul Profanter, ricorda che “va rispettato il divieto generalizzato di accendere fuochi ad una distanza inferiore ai 20 metri dal bosco”. Profanter, inoltre, chiede alla popolazione di “usare la massima prudenza quando si maneggiano possibili fonti di innesco delle fiamme come mozziconi di sigaretta e fiammiferi. In maniera particolare se si transita con impianti di risalita nelle aree boschive dei comprensori sciistici”. Un altro fattore di rischio, nel caso in cui dovesse perdurare la siccità, è inoltre costitutito dall’impiego di fuochi d’artificio per San Silvestro.

Le zone maggiormente a rischio rimangono i versanti esposti al sole dove erba e arbusti sono rinsecchiti causa l’assenza di precipitazioni, in caso di incendio la popolazione è chiamata ad avvisare nel più breve tempo possibile i Vigili del fuoco tramite il numero di emergenza 115.

Ulteriori informazioni sui comportamenti da tenere in caso di incendio sono a disposizione sul web agli indirizzi:
www.provincia.bz.it/foreste e
www.provincia.bz.it/protezione-civile/cosa-fare/incendi-boschivi.asp.

La situazione in Trentino

Divieto di fuochi d’artificio, petardi e altri artifici pirotecnici fuori dai centri abitati

Divieto assoluto d’accensione e lancio di fuochi d’artificio, di cosiddette lanterne cinesi e lo sparo di petardi e scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici, su tutto il territorio provinciale al di fuori del perimetro dei centri abitati, con decorrenza immediata, fino a provvedimento di revoca: lo prevede l’ordinanza firmata dal presidente Ugo Rossi, a fronte di una nota della protezione civile che comunicava lo stato di particolare siccità, specialmente nei boschi e nei pascoli, vigente in Trentino, a causa della mancanza di significative precipitazioni piovose e nevose nell’ultimo periodo, che naturalmente aumenta il rischio di incendi.

L’ordinanza invita inoltre i sindaci a verificare” se sussistono i presupposti, con riferimento ai centri abitati e alle aree sciistiche, per adottare gli opportuni provvedimenti, anche di natura contingibile e urgente, per fronteggiare particolari situazioni di pericolo”. Infine, invita “chiunque, a cui spetti, all’intensificazione dei controlli circa il divieto di fumo presso le aree degli impianti sciistici”.

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