NordEst

Istat, Crescono gli stranieri in Italia

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Cresce in Italia la percentuale di cittadini stranieri residenti che secondo il bilancio demografico nazionale dell’Istat e’ pari a 6,5 ogni 100 individui residenti. Un dato che risulta in crescita rispetto al 2007 (5,8 stranieri ogni 100 residenti). Dalla fotografia dell’istituto nazionale di statistica emerge anche che l’incidenza della popolazione straniera e’ molto piu’ elevata in tutto il Centro-Nord (rispettivamente 9,0 e 8,6% nel Nord-est e nel Nord-ovest e 8,3% nel Centro), rispetto al Mezzogiorno, dove la quota di stranieri residenti e’ solo del 2,4%.

Come gia’ da diversi anni, l’incremento demografico del nostro Paese e’ garantito da un saldo migratorio con l’estero positivo. Nel corso del 2008 sono state iscritte in anagrafe come provenienti dall’estero 534.712 persone. Il numero di iscritti dall’estero e’ risultato in linea con quello del 2007. Tuttavia si registra un rallentamento dei flussi dei cittadini europei neocomunitari, a favore di una maggiore incidenza di quelli dei cittadini provenienti da Paesi extra UE. In particolare, mentre nel corso del 2007 l’incremento della popolazione straniera era dovuto per il 65% all’incremento del numero di stranieri provenienti dai paesi di nuova adesione all’UE, nel 2008, tale percentuale si riduce a meno del 40%.

Al contrario, piu’ della meta’ dei comuni del Mezzogiorno (51,4 per cento) e delle Isole (58,8 per cento) sperimentano una diminuzione di popolazione, dovuta prevalentemente a una concomitanza di dinamiche migratorie e naturali negative, che interessano rispettivamente il 33,0 e il 43,4 per cento dei comuni.

Tuttavia – rileva l’Istat – in quest’area del Paese permangono e si intrecciano dinamiche diverse: se da un lato e’ evidente la diminuzione delle nascite e l’invecchiamento della popolazione che tocca in particolare l’Abruzzo e il Molise (con il 24,3 e il 27,2 per cento dei comuni in decremento a causa del saldo naturale negativo), ma anche regioni a tradizionale fecondita’ elevata, dall’altro vi e’ ancora una quota di comuni che presenta una dinamica naturale positiva, grazie alla quale incrementa la propria popolazione.

Si tratta del 17,4 per cento dei comuni della Puglia e del 12,2 per cento dei comuni della Campania. A questi si affiancano comuni che perdono popolazione sostanzialmente solo per una dinamica migratoria negativa, particolarmente presente nei comuni della Calabria (11,0 per cento, pari a 45 comuni), della Basilicata (8,5 per cento, pari a 7 comuni) e della Campania (6,4 per cento, pari a 35 comuni) e in entrambe le isole (5,4 per cento, pari a 21 comuni in Sicilia e 4,5 per cento, pari a 17 comuni in Sardegna).

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