X

Investe un pedone e scappa, aveva la patente scaduta da due anni

Carabinieri in azione in Valsugana

L’episodio a Pergine, l’uomo è stato denunciato

Carabinieri di Borgo Valsugana in Trentino

 

Trento – I carabinieri della Stazione di Sant’Orsola Terme hanno denunciato un sessantenne per il reato di fuga a seguito di sinistro stradale con feriti. L’uomo, sabato notte, è infatti scappato dopo aver investito un ragazzo di 22 anni che stata attraversando viale Dante a Pergine sulle strisce pedonali.

I carabinieri, giunti sul posto pochi minuti dopo la richiesta d’intervento, si sono messi subito sulle tracce dell’auto in fuga diramando le ricerche tramite la centrale operativa e hanno iniziato ad ascoltare i testimoni che avevano assistito all’investimento, nessuno dei quali era riuscito tuttavia a leggere il numero di targa dell’autovettura in fuga. Esaminando le immagini tratte dalle telecamere cittadine, i carabinieri sono riusciti ad individuare il numero di targa dell’auto e ad identificare conducente.

Nel frattempo l’uomo, un operaio residente in alta Valsugana, ha deciso di presentarsi spontaneamente in caserma ammettendo le proprie responsabilità e affermando di essere fuggito perché spaventato. A seguito di ulteriori accertamenti, i carabinieri hanno scoperto che l’uomo aveva la patente scaduta da due anni. Oltre alla denuncia, il sessantenne è stato sanzionato per omessa precedenza a pedone su strisce pedonali e guida con patente scaduta.


In breve

Il Tribunale di Trento ha condannato a 6 anni di carcere un quarantenne della Val di Non che il 26 novembre del 2022 aveva tentato di strangolare l’ex moglie a Borgo D’Anaunia. Era accusato di tentato omicidio pluriaggravato (con premeditazione), stalking pluriaggravato e porto abusivo d’armi. La condanna a 6 anni è una pena ridotta perché l’uomo ha risarcito la vittima con 20 mila euro. Gli avvocati dell’uomo, Andrea de Bertolini e Giovanni Rambaldi, hanno provato a sostenere che non c’era volontà di uccidere ma solo di spaventare. Tesi rigettata dal Tribunale che ha confermato tutte le accuse. La donna è stata difesa dall’avvocato Nicola Zilio.


Nel grave incidente che si era verificato lunedì all’altezza di Sciaves in Val Pusteria è morto il 19enne Simon Innerbichler di San Giovanni in Val Aurina. Il ragazzo è morto nel pomeriggio in ospedale a seguito delle gravi ferite riportate. La sua ragazza di 19 anni che era con lui se l’è cavata con ferite di media entità. Feriti, ma non gravemente, anche i tre occupanti della macchina contro cui si era schiantata la macchina di Innerbichler. Si tratta di una famiglia di Brescia.

Redazione:
Related Post