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Inverno con temperature gelide sulle Pale: sfiorati i – 50 °C nei siti freddi, dalle rilevazioni di Meteo Triveneto

Ancora una volta le “frost hollow” delle Pale hanno registrato temperature prossime ai -50°C, senza tuttavia raggiungerli e anche questa volta non è stato superato il record italiano di temperatura minima assoluta, rilevato a Busa Fradusta nel febbraio del 2013 pari a -49,6°C

San Martino di Castrozza (Trento) – Purtroppo la nevicata di inizio febbraio ha ricoperto di neve alcune installazioni, come quella di Busa di Manna 1 (il cui termometro non è stato recuperato) e quella di Busa del Miel, che è stata recuperata ancorché i dati rilevati dal 1° febbraio in poi non siano validabili a causa della copertura nevosa o della troppa vicinanza al suolo del sensore. Nonostante un autunno/inverno non particolarmente nevoso, l’altezza della neve in alcuni siti ha superato i 3 metri di spessore.

La temperatura più bassa di -48,3°C è stata rilevata a Busa del Miel il 5 febbraio alle 05.10 di mattina, mentre nel vicino sito di Busa Fradusta la minima si è fermata a -48,0°C lo stesso giorno. Per quanto riguarda i monitoraggi operati dall’Associazione Meteotriveneto sono una collaborazione con Meteotrentino, il CNR/ISAC e il Parco Naturale Paneveggio e Pale di San Martino.

Nella giornata di sabato 23 febbraio i responsabili del progetto di monitoraggio dei siti freddi di Meteotriveneto, Giampaolo Rizzonelli e Stefano Zamperin, sono saliti sulle Pale di San Martino per recuperare i datalogger (termometri che misurano la temperatura ad intervalli di 10 minuti) e verificare le temperature rilevate nei siti freddi dell’Altopiano.

Nel grafico qui seguito (vedi Fig. 1) viene analizzato l’andamento della temperatura nel sito di Busa Fradusta tra il 3 febbraio (quando stava terminando una nevicata) e la mezzanotte del 5 febbraio (giorno in cui si è rilevata la temperatura di -48,0°C). Oltre alle minime, molto interessanti sono stati i repentini aumenti di temperatura, ovvero 18,3°C in soli 15 minuti e 28,7°C in soli 60 minuti, per non parlare poi dell’escursione termica giornaliera pari a ben 42,6°C.

  • In breve

King of Dolomites 2019. Il nuovo re delle Dolomiti di questa settima edizione è il fotografo Marc Obrist, grazie al suo originale ed emozionante scatto del Rider Raphael Öttl sulle nevi modellate dal vento, messe in risalto dalla luce. “Always changing structures of snow fading with the elements. Becoming drifting sparkles in the sky roaming as far as the wind will carry them”, queste le parole a corredo della foto vincitrice, che ha saputo raccontare l’azione del vento riproducendola con la nuvola alzata dal rider. È stato inoltre premiato Ruggero Arena per i temi ACTION e ALPINISM, mentre per il tema LANDSCAPE – Premio “Alessandro Miola”, Giovanni Danieli, che si aggiudica anche il premio copertina di 4actionsports con la sua foto del Rider Giovanni Zaccaria. >Tutti gli scatti premiati a questo link

Successo per i Campionati Lions sulle nevi di San Martino di Castrozza: a breve la consegna dei fondi all’associazione “Mano Amica”. Per tre giorni, la celebre località turistica trentina ha accolto i soci Lions, familiari ed amici dei Club. Nel cuore la voglia di fare del bene contribuendo al service individuato dal Lions Primiero San Martino di Castrozza e del suo presidente Edy Zagonel: l’acquisto di apparecchiature e arredi per la residenza “Le Vette” per le cure palliative del nosocomio di Feltre (Bl) per l’assistenza ai malati terminali. Fondi che saranno consegnati nei prossimi giorni con una breve cerimonia ufficiale. Non è mancato il sano spirito agonistico durante le competizioni: 180 gli iscritti allo slalom , oltre cento per il chilometro lanciato, un’ottantina nel fondo individuale e 12 staffette. Le previsioni di brutto tempo hanno causato delle defezioni negli arrivi, ma la località li attende alla prossima occasione. Tra i club migliori si sono distinti Domodossola (il gruppo più numeroso) e la Val Trompia, ma i primierotti, benché pochi perché impegnati nell’organizzazione, si sono difesi bene. C’è chi ha primeggiato vincendo sia nello slalom che nel fondo aggiudicandosi pure la combinata, chi è arrivata sul podio in tutte e tre le specialità, chi, partecipando o nell’una o nell’altra ha vinto o è arrivato comunque a podio. C’è stato pure chi, partito per ultimo avendo dovuto supervisionare allo slalom, ha battuto tutti nella propria categoria. E tra le categorie più agé, un nostro fondista ha primeggiato in metà tempo rispetto al secondo. L’organizzazione Lions con il supporto di tanti e preparati volontari si è dimostrata perfetta, con una programmazione eccezionale riconosciuta da tutti, soprattutto nel riuscire a portare a termine la gara di sci a Ces nonostante le condizioni meteo avverse, grazie anche all’efficienza degli addetti agli impianti sciistici. Solo la prova di velocità è stata esclusa dal programma agonistico per palesi motivi di sicurezza. Non sono mancati i momenti di emozione per il Club Primiero San Martino di Castrozza, come la consegna di uno dei numerosi trofei, quello dedicato alla memoria di Remo Brunet, socio fondatore, da parte della moglie, la Signora Giovannina, al campione assoluto di fondo. Tanto si è prodigato Remo, tanto continua con grazia e gentilezza lei. È stato pure ricordato il socio Marco Debertolis con il trofeo consegnato al campione italiano nel gigante.

Redazione:
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