Venerdì i primi interrogatori di garanzia
Trento – A pochi giorni dall’ordinanza del Gip di Trento che ha disposto gli arresti domiciliari per nove delle 77 persone coinvolte nella maxi inchiesta su una presunta associazione a delinquere per condizionare gli appalti in Trentino Alto Adige, iniziano ad arrivare al Tribunale del riesame i ricorsi contro le misure cautelari.
I primi a depositare l’istanza sono stati i legali della sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, che da subito ha respinto ogni addebito. Previsto anche il deposito del ricorso da parte del legale del commercialista Heinz Peter Hager, ritenuto dagli inquirenti il collegamento tra gli imprenditori del Trentino Alto Adige e il magnate austriaco René Benko.
Altre posizioni, potrebbero chiarirsi già nei prossimi giorni, quando sono previsti gli interrogatori di garanzia. Venerdì davanti al Gip compariranno la sindaca Santi e l’architetto Rossa, mentre le altre udienze si svolgeranno la prossima settimana. Al momento Benko si trova in Austria a piede libero, ma rischia l’arresto in caso di espatrio.
Dalle indagini, spunta anche un “progettino politico” da contrapporre al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e alla sua giunta di centrodestra: è quanto emerge dalla maxi inchiesta della Procura di Trento. L’idea era quella di puntare su due esponenti del Pd.