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Il Vanoi si stringe alla famiglia di don Luigi Roat: nei giorni scorsi a Caldonazzo l’ultimo saluto. Dieci sacerdoti scomparsi in poche settimane

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Dieci anziani sacerdoti trentini spirati nell’arco di tre settimane in Trentino, dopo essere venuti a contatto con il coronavirus

Don Luigi Roat, già parroco di Prade e Zortea nel Vanoi

 

Trento – Nei giorni scorsi, una grande folla nella parrocchiale di San Sisto ha dato l’ultimo saluto a Caldonazzo a don Luigi Roat, nativo della zona ma per tanti anni cura d’anime in diversi paesi del Trentino.

Classe 1932, fu parroco inizialmente a Roncegno, poi a Pieve di Bono, a Prade e Zortea, Caderzone, Vigalzano, Centa San Nicolò e ultimo, dal 1996 al 2012, a Novaledo.

Il rito funebre accompagnato dal coro e dalla fisarmonica, è stato celebrato dall’arcivescovo don Lauro Tisi con accanto diversi sacerdoti della Valsugana venuti per porgergli l’ultimo saluto.

Oltre all’arcivescovo hanno usato parole di gratitudine per il suo operato il sindaco di Caldonazzo Elisabetta Wolf, rappresentanti di associazioni locali e pure i nipoti. Un gruppo di alpini e pompieri lo ha poi accompagnato al cimitero per la sepoltura nella cappella dei sacerdoti.

Sono dieci i sacerdoti anziani spirati nell’arco di tre settimane in Trentino, dopo essere venuti a contatto con il coronavirus.

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