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Trieste, Suv nel cuore del Carso: è polemica

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In occasione del raduno “Alle Porte dell’Est”, 100 fuoristrada in una zona naturale protetta

alle porte dell'est
Duino Aurisina (Trieste) – Domenica 10 novembre, in occasione del raduno “Alle Porte dell’Est”, circa cento fuoristrada attraverseranno gran parte del fragile territorio carsico che fa parte della Rete Natura 2000 ed è tutelato come Zona a Protezione Speciale. La gara si svolgerà in un ambiente con un equilibrio delicato e tutelato dalle Direttive europee “Uccelli” e “Habitat”. Va assolutamente fermata o si corre il rischio di incorrere in una procedura di infrazione da parte dell’Europa».

Domenica 10 novembre 2013, si svolgerà il raduno “Alle porte dell’Est” che vedrà un centinaio di fuoristrada percorrere 80 chilometri nel cuore del Carso in Friuli Venezia Giulia. Dalla baia di Sistiana (TS) fino a Savogna (GO) e Doberdò (GO) tornando sull’altopiano di Duino Aurisina (TS), i Suv attraverseranno un territorio parte della Rete Ecologica Europea “Natura 2000”, classificato Zona a Protezione Speciale (ZPS – IT3341002 Aree carsiche della Venezia Giulia) e Sito di Importanza Comunitaria (SIC – IT3340006 Carso triestino e goriziano).

Il raduno ha già sollevato le proteste degli ambientalisti di Duino Aurisina, seguite da quelle dei residenti di Doberdò. Il Sindaco Paolo Vizintin, appoggiato da tutta la sua Giunta, ha negato il permesso «allo svolgimento di qualsiasi attività inerente la manifestazione» nel suo comune, inoltrandolo agli organizzatori, alle Province di Trieste e Gorizia, alla Forestale e ai Carabinieri.

L’articolo 5 comma 1 lettera o) del Decreto 17 Ottobre 2007 in materia di “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)” stabilisce il divieto di “svolgimento di attività di circolazione motorizzata al di fuori delle strade, fatta eccezione per i mezzi agricoli e forestali, per i mezzi di soccorso, controllo e sorveglianza, nonché ai fini dell’accesso al fondo e all’azienda da parte degli aventi diritto, in qualità di proprietari, lavoratori e gestori”.

La Regione Friuli Venezia Giulia, con Legge Regionale 14 giugno 2007 numero 14, ha recepito tale previsione con l’articolo 3 comma 2 lett. e), vietando “lo svolgimento di attività di circolazione con veicoli a motore al di fuori delle strade, ivi comprese quelle interpoderali, fatta eccezione per i mezzi agricoli e forestali, per i mezzi di soccorso, controllo e sorveglianza, nonché ai fini dell’accesso al fondo e all’azienda da parte degli aventi diritto”.

La manifestazione in programma sarà un pericolo enorme per il delicato ecosistema carsico, comportando anche inquinamento acustico e atmosferico. Per un buon tratto il percorso attraverserà un territorio classificato Zona a Protezione Speciale (ZPS) tutelato ai sensi della Direttiva “Uccelli” 2009/147/CE e Sito di Importanza Comunitaria (SIC) tutelato dalla Direttiva “Habitat” 92/43/CEE: aree protette dall’Unione europea della Rete Natura 2000.

La Regione Friuli Venezia Giulia deve intervenire, facendo osservare la Legge Regionale che ha approvato nel 2007 e quindi fermando la manifestazione e revocando le autorizzazioni concesse. Diversamente si rischia di incorrere in una procedura di infrazione da parte dell’Europa. È inaccettabile che decine e decine di fuoristrada mettano a repentaglio flora e fauna di un ambiente particolarmente delicato e prezioso come quello carsico.

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