E’ stato accolto con grande soddisfazione nela sede del gruppo, il proscioglimento, arrivato in queste ore

Trento – Il Giudice per le indagini preliminari di Trento ha pronunciato sentenza di non doversi procedere perché il fatto non sussiste: la vicenda, che aveva destato molto scalpore, era legata alle indagini che ipotizzavano infiltrazioni mafiose nell’economia trentina.

La Guardia di Finanza aveva requisito beni pari a 70 milioni di euro tra vigneti e fabbricati, legate a due tenute siciliane di proprietà della compagnia trentina, acquistate fra il 2000 e il 2003. Erano quattro gli indagati con l’accusa di riciclaggio aggravato dall’aver agevolato gli interessi di cosa nostra.