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Glaciologo Cnr: i ghiacciai delle Alpi dimezzati in 100 anni

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Nel 2050 spariranno quelli sotto i 3500 metri

Una immagine del 2012 del ghiacciaio della Fradusta sulle Pale di San Martino

NordEst – Negli ultimi cent’anni, i ghiacciai delle Alpi hanno dimezzato la loro estensione. E al 2050, rischiano di sparire tutti quelli sotto i 3.500 metri, perchè le temperature odierne non permettono piu’ la sopravvivenza dei ghiacci eterni sotto quella quota. In sostanza, le Dolomiti potrebbero restare senza ghiacciai. La causa e’ il riscaldamento globale, provocato dall’uomo.

A dirlo è un glaciologo del Cnr, Renato Colucci. “I ghiacciai alpini di Italia, Francia, Austria e Svizzera si stanno ritirando a una velocita’ senza precedenti in migliaia di anni – racconta -. Nell’ultimo secolo, e’ scomparso il 50% della copertura e di questo il 70% e’ sparito negli ultimi 30 anni”.

“Dalla meta’ degli anni Ottanta, le temperature vanno solo in salita – prosegue il ricercatore -. Fino ad allora, anche sotto i 3.000 metri, d’estate rimaneva sempre un po’ di neve sopra il ghiaccio, che lo preservava e creava la riserva necessaria per formarne di nuovo. Ma oggi, osserviamo spesso la quasi completa asportazione del manto nevoso in estate. Il ghiaccio rimane esposto al sole e si fonde. In media si perde da mezzo metro a un metro di spessore all’anno”.

Secondo Colucci, se non si ferma il riscaldamento globale, nel giro di trent’anni spariranno i ghiacci eterni dalle Alpi Orientali e Centrali, e rimarranno solo sulle Alpi Occidentali, quelle piu’ alte: “Se prendiamo la media delle temperature degli ultimi 15 anni – spiega -, questa non e’ compatibile con l’esistenza dei ghiacciai sotto i 3.500 metri. I ghiacciai delle Alpi sotto quella quota sono destinati a sparire nel giro di 20-30 anni”.

Riviera di Manna Pale di San Martino (Foto Ass. Meteo Triveneto)

Gli studi dei glaciologi spiegano bene perche’ tutto questo sta avvenendo. “I carotaggi fatti sui ghiacci di Groenlandia e Antartico – spiega ancora Colucci – ci dicono che nell’ultimo secolo l’aumento della CO2 nell’atmosfera e’ stato cento volte piu’ rapido che in qualsiasi altra epoca negli ultimi 800.000 anni. E la responsabilita’ non puo’ che essere dell’uomo”.

Il fenomeno dello scioglimento dei ghiacci riguarda tutte le catene montuose del mondo. “Paesi come Peru’, Cile e India contano sui ghiacciai montani per l’approvvigionamento idrico, e potrebbero avere problemi – conclude Colucci -. La sparizione dei ghiacci polari potrebbe sommergere isole e localita’ costiere. E lo scioglimento del permafrost, il terreno ghiacciato delle steppe, libererebbe enormi quantita’ di metano, il gas serra con l’effetto maggiore”

Ghiacciaio del Monte Bianco, in arrivo la neve. Sindaco, nessun pericolo per Courmayeur: La nevicata, prevista prevista, potrebbe favorire il rallentamento della massa instabile. L’area interessata dallo scivolamento del ghiaccio non interessa centri abitati. Conte: ‘L’allarme deve scuoterci’. “Non c’è alcun ghiaccio che può cadere su Courmayeur, non sta cadendo il Monte Bianco, non c’è alcun pericolo per la popolazione siamo di fronte a un fenomeno glaciologico definito”. Lo ha ribadito oggi il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, incontrando nella sala del municipio gli abitanti e gli esercenti della Val Ferret dopo l’allarme per la caduta del ghiacciaio Planpincieux. “Purtroppo – ha ammesso il primo cittadino – al momento non c’è un arco temporale predefinito, cioè non c’è la possibilità di definire quando finirà l’allerta”.L’arrivo di una perturbazione porterà una diminuzione delle temperature ed una leggera nevicata sul massiccio del Monte Bianco, anche sul ghiacciaio di Planpincieux, che minaccia di crollare. Condizioni che potrebbero favorire il rallentamento della massa instabile. In base alle previsioni dell’ufficio meteo della Valle d’Aosta, nella zona cadrà qualche centimetro di neve fino a quota 2.200-2.300 metri.”La notizia che un ghiacciaio sul versante del Monte Bianco rischia di collassare è un allarme che non può lasciarci indifferenti. Deve scuoterci tutti e mobilitarci”, ha detto il premier Giuseppe Conte, nel suo intervento davanti all’assemblea generale delle Nazioni Unite.

Webcam sul ghiacciaio di Planpincieux (Aosta)

Vista della fronte glaciale del Ghiacciaio di Planpincieux (Courmayeur, Valle d’Aosta)

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