NordEst

Giro di vite sull’Itea

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Netto cambiamento di rotta sulla politica di assegnazione delle case popolari in Trentino. In seguito alle polemiche dei mesi scorsi, la giunta Dellai ha deciso di introdurre regole più rigide per l'assegnazione degli alloggi Itea agli extracomunitari e anche ai cittadini stranieri ma comunitari, per cercare di rispondere a chi si lamenta, in quanto in Trentino è nato o risiede da molti anni, di sentirsi discriminato.

Come vengono assegnate oggi

Oggi il 50% delle domande di alloggi pubblici vengono presentate da extracomunitari, ma nel concreto le assegnazioni rappresentano il 15% del totale (nel 2006 sono state 81 su 526).

Le soluzioni prospettate 

Due le soluzioni prospettate per arginare il fenomeno: fissare un tetto agli alloggi riservati agli extracomunitari – l'ipotesi è quella del 10% – oppure elaborare un punteggio che consideri gli anni di residenza in Trentino, almeno 3, per i cittadini comunitari.

Particolare attenzione verrà riservata nella distribuzione degli alloggi affinchè non si verifichino concentrazioni di stranieri in pochi complessi Itea per evitare di creare ghetti. Novità previste anche per i parametri ICEF. Se ne riparlerà nella seduta straordinaria di giunta già fissata per mercoledì.

Per la Lega è campagna elettorale 

Non si fanno attendere le prese di posizione del mondo politico con Maurizio Fugatti della Lega Nord che accusa Dellai di cercare di correre ai ripari e di tutelarsi in vista delle elezioni provinciali.

Contro il tetto del 10% si schiera invece la CGIL trentina, mentre il Patt con il segretario Ugo Rossi rivendica la paternità del provvedimento.

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